E’ stata una giornata proficua quella passata domenica 11 settembre ad Arezzo, caratterizzata da un clima ballerino, prima caldo poi improvvisamente piovoso e tonante, tanto veloce nel venire come nel ripartire. Largo ai giovani, visto che il weekend appena trascorso era valevole per l’assegnazione dei titoli regionali allievi e allieve.
Fa segnare lo SB Andrea Antongiovanni sui 200, allontanando anche un po’ l’aura cupa degli infortuni che l’avevano funestato ad inizio stagione. Il ragazzo viareggino, dopo aver disegnato una bella curva, si è involato sul rettilineo facendo il vuoto ed andandosi a prendere il titolo in 22”87. PB anche per Giacomo Bianchini che, dopo aver vinto il titolo dei 400 a Firenze, scende per la prima volta in carriera sotto i 24 secondi, segnando 23”95. Su i suoi limiti personali Marco Pellegrini con 25”22, il quale ha vinto lo scontro interno con Marzio Signorini (25”67).
L’altro titolo regionale è arrivato dalla pedana del lancio del martello femmine, nella quale Ilaria Sangiacomo, con 39,12 al terzo turno, è riuscita a tenere alla larga l’empolese Biancalani, mettendosi quindi al collo l’oro di campionessa toscana.
Argento sempre da una pedana , ma questa volta quella del peso, vinto da Diego Paolini, allievo di Prof. Carnevali, che con un lancio da 13,90 (suo secondo lancio di sempre col 5 kg) ha lasciato il passo solo al fiorentino Silei. Soddisfazione per Paolini che ha continuato la buona strada intrapresa in quest’ultimo biennio dal nuovo e giovane gruppo di lanciatori di peso e disco.
Doppia gloria per Fabio Denza, che oltre a conquistarsi un bell’argento sui 400hs, porta a casa il suo primo tempo sotto i 57 secondi, fermando il cronometro a 56”34, quasi un secondo di PB. Fa due secondi di personale anche Michele Del Corona, che con 1’00”43 adesso può solo pensare ad abbattere il muro del minuto.
La conta delle medaglie allieve per la domenica si conclude quindi col bronzo nel salto triplo di Dennis Nesimoski, che al quinto turno di salti ha toccato i 12,70, mettendo fa sé e la medaglia di legno 26 cm. Nella stessa gara 12,07 per Nicola Palomba e 11,67 per Lorenzo Russo. Stessa posizione in classifica per le due saltatrici Angelica Liut e Francesca Bechere: Liut 5^ nel triplo con 10,50 , mentre Bechere ha agguantato la 5^ piazza nell’alto con 1,40.
Voltiamo pagina ed andiamo agli assoluti.
Sembra che la decisione di far tre gare in due giorni abbia portato i suoi frutti per Marco Landi: 2° nei 100 , 1° nei 400 sabato e 1° nei 200 ad Arezzo con 22”17; conti alla mano sembra che il nostro velocista classe ’93 si sia nuovamente imposto sul Gran Prix del settore velocità, staccando di buon margine i diretti avversari Angeli e Bruschi. Nei 200 assoluti femminili, 27”10 per Ilaria Germani, sesta piazza del computo finale.
Dopo aver vinto il salto in lungo nella giornata di sabato, ha provato anche Ilaria Cariello a fare il colpaccio, decidendo sul pullman d’andata di presentarsi in gara anche nel salto in alto contro la rivale al titolo del Gran Prix Letizia Marzenta (specialista dell’asta). Ilaria, pur non provando mai l’alto, si è ben distinta, mostrando anche una discreta tecnica, arrivando fino ad 1,58 e mancando di pochissimo gli 1,61m. Dal saccone alla sabbia per l’atleta di Massimo Favoriti, che subito dopo l’ultima prova di alto è andata a prendersi la rincorsa per la gara di salto triplo, portata in fondo con l’onorevole misura di 11,91 , seconda solo ad una Benedetta Cuneo non così brillante. Purtroppo per Ilaria, anche la Marzenta ha tentato il tutto per tutto segnandosi nel triplo ed agguantandone la terza piazza, mettendo così qualche punto tra lei ed Ilaria.
Restiamo sui salti, dove un pimpante Andrea Foresi ha aggiunto ben 20 cm di personale al salto con l’asta, raggiungendo quota 3,80 in una giornata
non proprio adatta alla specialità visto il forte vento. Terza prestazione personale di sempre invece per Luca Secchi nel triplo, 12,68 per lui.
Restiamo in pedana ma sui lanci, col martello di Matteo Crivelli. Il nostro lanciatore è riuscito a difendere strenuamente la terza piazza con 48,07 , cercando quindi l’arrembaggio ai gradini più alti del podio restando però ancorato ad un ottimo bronzo.
Concludiamo quindi questa finale del Gran Prix assoluto tornando in pista.
E’ trascorso quasi un anno dall’ultima volta che Emilio Marconi ha saggiato i 400hs, e dopo aver raccolto soddisfazioni sul giro di pista piano, è tornato a provare le barriere in vista del CDS. 56”13 il tempo di Emilio che sfrutterà anche la prossima uscita a Siena per ritrovare la sensibilità necessaria. Ostacoli lunghi anche per Rachele Codevico, la quale ha fermato il cronometro a 1’12”31.
Last but not least la vittoria in solitaria di Sharon Guerrazzi negli 800, iniziati in testa e finiti in testa nel crono di 2’17”00, ben sette secondi sulla prima inseguitrice.
Alessandro Bacci