APPLAUSI PER BOCCIA, GORI E LE LUNGHISTE A MARINA DI CARRARA

Con la seconda edizione del Meeting del Marmo a Marina di Carrara si è chiusa la prima parte della stagione toscana su pista. Organizzazione mista tra la Spectec La Spezia che, notizia importante anche per noi, il 14 settembre riaprirà il suo impianto dopo 20 anni di attesa e Castelnuovo Magra che ci metteva soldi e forza lavoro. Ne è venuto fuori un buon meeting, anche se cinque ore di gare non si sopportano più.

Noi c’eravamo in buon numero e con prestazioni di discreto livello. Tra tutte il miglior risultato tecnico

femminile con Francesca Boccia che, nel buio della sera e con ormai pochi intimi a seguire la gara, ha saltato m. 3,85 nell’asta al primo tentativo provando ancora una volta l’attacco ai 4 metri che non è più una chimera per lei. Sul podio anche Eva Gushchina e Veronica Domenici (2,50).

Il nostro miglior risultato in campo maschile è da assegnare al mezzofondista di Saverio Marconi Giorgio Gori, attendista per

600 metri in mezzo al gruppo e poi scatenato alla campana con un progressivo degno di un atleta più esperto. Una volta preso il comando, non lo ha più lasciato, arrivando sempre in spinta sul traguardo dei 1000 in 2’42”61 che, per un cadetto al primo anno, è un risultato molto importante. Buon progresso anche per Mattia Barlantini che, alle prime esibizioni da mezzofondista non sembrava molto portato, ma che il suo bel progresso a 2’58”33 fa ben sperare. Non corre volentieri la distanza perché troppo corta Nicola Ruffini (3’07”97) e ancora acerbo, ma sicuramente molto più volonteroso del fratello maggiore, Giacomo Balestri (3’24”09 che è il suo PB). Nella gara femminile, molto meno affollata è salita sul terzo gradino del podio Valentina Gussoni anche se il suo tempo di 3’39”67 non è certo memorabile.

Podio interamente bianco verde nel salto in lungo femminile, una cosa che succede abbastanza spesso alle atlete di Massimo Favoriti.

La pedana è abbastanza sorda e non ci sono risultati di alto livello ma sempre e comunque interessanti con Ilaria Cariello vincitrice con 5,76, Valentina Arcamoni seconda con 5,13 e Giulia Favoriti terza con 4,82. E’ andata meno bene ai maschi con Michael Mazzantini, sesto con 6,25 e Stefano Meazza che, dopo l’argento agli italiani master, si cimentava con i giovani arrivando in finale con 5,93 un solo cm. meno di quanto capace a Orvieto qualche settimana fa.

Meglio le femmine dei maschi anche nei 200 con l’allieva Chanda Bottino, terza assoluta in 25”92, Alessia Milani vicino al PB con 27”69, Matilde Baldanzi che il suo primato lo faceva (31”21) e la master Marina Mariottini (32”22). Per i maschi frenate, rispetto alle recenti prestazioni, per Matteo Rinaldi (24”13) e Nicholas Tori (24”70).

Tra gli ottocentisti buona prestazione di gruppo con il ventenne Gabriele Spadoni a soli 4 centesimi dal PB con 2’00”30 e che rosica per la mancata occasione di riuscire a fare il suo primo meno due minuti sulla distanza e gioia negli occhi per i due pupilli di Luciano Benvenuti, una vita ad allenare

velocisti e saltatori, e ora con in mano due eccellenti sedicenni che nella serie minore battagliano a suon di PB. Interessante il progresso di Manuel Carli (2’03”01) ma da non sottovalutare quello di Tommaso Savoca Corona (2’04”48) che sono solo alla loro seconda prova sulla distanza dopo cross e distanze lunghe il primo e gare di velocità il secondo. Tra le femmine Sharon Guerrazzi, reduce dall’exploit di poche ore prima a Orvieto si è limitata a seguire il ritmo dell’empolese Stefania Dallasta perdendo allo sprint (2’18”20 contro 2’18”40) a conferma che, pur essendo migliorata sulle distanze della velocità, non ha quel cambio di ritmo necessario per il successo nei finali di gara. Bel progresso della diciannovenne atleta di Francesco Mottola Alessia Baldi (2’28”00) che incomincia a trovare soddisfazione nel gareggiare più spesso e consistente progresso anche per l’allieva di primo anno allenata da Rachele Angella Soukaina Mahboub (2’36”70).

 

Nel buio della notte carrarina ben tre serie di m. 3000 con miglior risultato del ventenne Raffaele Poletti, inserito nella serie migliore ma che purtroppo ha dovuto farsi la gara da solo non essendo in grado di tenere il ritmo imposto dai vari El Otmani e Chemutai e finisce sfiduciato in 8’56”68. Serie più abbordabile per gli altri con Daniele Conte (9’21”94), Antonio Bombace (9’27”48), Lorenzo Imparato (9’36”15) e Simone Esposito unico a riuscire a migliorarsi nonostante abbia fatto tutta la gara in solitudine (9’46”46).

In apertura di manifestazione tante gare per esordienti, ragazzi e cadetti, necessari di questi tempi per avere un pubblico numeroso sugli spalti (a

Marina di Carrara le tribune sono state abbattute e sostituite con una di tubi innocenti con 30 seggiolini). Negli 80 cadetti 10”54 per Jonathan Marcuccio e 10”67 per Jacopo Naele Fiorini; nell’analoga gara femminile 11”68 per Emma Porciatti e 11”93 per Virginia Del Corona. Completamente assenti i ragazzi, due PB per le ragazze sui 60 con Agnese Rossi in buon progresso con 9”43 e Marc Mathilde (9”52). Più lontana Giada Traina (10”90) che si rifarà nei 1000 con il PB di 3’44”32 poco dietro la compagna Mathilde Marc accreditata di 4’44”26 ma a suo volta davanti alle gemelle Sofia (3’45”68) e Linda Leoncini (3’58”60). Anche se è l’ultima che citiamo è stata la prima a gareggiare e la prima a salire sul podio ed è la biondissima nuotatrice, in questa occasione velocista esordiente, Mia Ada Irina Porciatti che ha corso i 50 in 8”75.

 

 

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