BAIOCCHI 8’48”45 A FERRARA TRAINA E SCOLI VINCONO A PRATO

Alla ricerca di facce nuove e relativi stimoli Saverio Marconi ha portato un paio dei suoi atleti alla 25esima edizione del Ferrara Meeting ed ha pienamente centrato, almeno con uno dei suoi, l’obiettivo cercato. Nicola Baiocchi che un anno fa, da cadetto, era nel trio italiano dei migliori mezzofondisti ha fatto un passetto avanti correndo i 3000 in 8’48”45 che lo piazza al momento come secondo dei nati 2005. Nicola, che ha perso tutta la stagione invernale per problemi conseguenti all’infezione covid, sta ora dimostrando appieno le sue ottime qualità corredate anche da un apprendimento tattico ben superiore alla sua età cronologica. Non è stato raggiunto, purtroppo, il secondo obiettivo che era fare il minimo negli 800 da parte di Andrea Neri. Ha gareggiato nella seconda serie giugendo quarto in 1’59”29, tempo leggermente superiore a quanto gli era riuscito a La Spezia, vicino al tempo limite ma ancora non sufficiente.

Un buon numero di bianco verdi si è trasferito sabato a Prato per un Meeting utile per i risultati dell’ammissione al CDS 2021. Purtroppo anche questa volta il vento non ha aiutato gli atleti picchiando forte contro il rettilineo d’arrivo e disturbando, vista la sua intensità, anche le altre gare. Nel salto con l’asta, prima gara in programma, poca gloria per gli uomini di Giacomo Giusti. Quarti Jacopo Naele Fiorini e Federico Di Napoli appaiati a 3,85 mentre Federico Cavallini si fermava alla misura d’ingresso di 3,70. Va molto meglio a Rebecca Raiola che, un paio d’ore dopo, riesce a superare, al secondo tentativo, l’asticella a 3,30 aggiungendo 10 cm., dopo 2 anni, al suo personal best. Rebecca ha ancora 20 anni e una grande passione per la specialità, combinazione che può indicare ancora ulteriori progressi.

Vita dura sugli ostacoli e sul rettilineo dei 100 metri. Dalia Carcea è in evidente difficoltà nei 100 ostacoli chiusi a fatica in 18”01, tempo che non faceva da una vita, ma correre contro un muro di vento (-2,6m/s) è veramente dura. Non va meglio sui 110 hs allievi a Francesco Mattiolini. Il suo 16”57 è la sua peggior prestazione dell’anno ma anche qui, seppur meno intenso (-1,3m/s), il vento contro si fa sentire.

Nella velocità pura la migliore è Margherita Guarducci quarta con 12”89 (-2,9m/s), poi c’è la sedicenne Emma Canessa con 13”40 (-1,6m/s) pochi centimetri avanti alla compagna Margherita Del Corona che ha fermato il crono su 13”42 mentre più lontana è Matilde Baldanzi con 15”31. Tra i maschi si è esibito solo Davide Giusti che ha avuto almeno la fortuna di gareggiare in un momento di relativa calma (-0,6m/s). 11”75 il suo tempo d’esordio sulla distanza che ne certifica la possibilità di progressi anche nel suo favorito salto in lungo.

La prima vittoria della giornata è arrivata dalla covata dei giavellottisti di Mario Poropat. Il cucciolo Simone Rizzacasa ha saputo trovare le traiettorie giuste e, con l’attrezzo da 700 grammi, ha conquistato la vittoria migliorandosi di 6 metri e portando il suo personale a m. 36,60. Più dura la vita per Denis Martiniano tra gli assoluti. Più forza e più vicino atterra il giavellotto. Sarà terzo con m. 53,29. Si rivede anche il versiliese Mario Iengo capace di tirare il giavellotto a m. 48,54.

Passetto avanti per Alessia Milani nei 400 corsi in 1’03”20, stabile nell’alto Valentina D’Agostino con il suo 1,49 che le regala un quinto posto e un passabile 45”68 della 4×100 maschile composta da Davide Giusti, Andrea Franchini, Francesco Mattolini e Alessio Spagnoli, quartetto un po’ improvvisato ma necessario per la possibile ammissione alla finale nazionale del CDS.

La marcia chiude la giornata e regala le migliori cose ai colori sociali.Sia le donne che i maschi gareggiano sui 5 km. Le prime fanno doppietta con Giada Traina e Valentina Piserini. La cosa fa rumore perché se per Giada vincere in solitudine con 24’59”70 è cosa normale, per Valenrina arrivarle vicina con il nuovo personale di 25’41”22 non lo è, visto che ha battuto in volata Ilaria Camilla Galli della Firenze Marathon, la marciatrice dominatrice in Toscana tra le donne nell’ultimo decennio. Graditissimo e felice anche il rientro in competizione di Martina Quartararo, per la quale si temeva l’abbandono. Arriva quarta in 26’08”33 a due secondi da quanto aveva fatto due anni fa, dimostrando di aver ripreso appieno una condizione buona. Encomiabile, come sempre, Giulio Scoli capace di chiudere in 21’27”20 gareggiando contro se stesso e doppiando tutti i suoi avversari. Uno come Giulio, se nella nostra marcia non ci fosse, andrebbe inventato.

B.G.

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