Approfittando anche dell’assenza di Margherita Milani, che prossimamente sarà impegnata nella fase nazionale del Trofeo Coni di tetrathlon, Aurora Bardarè si è imposta con pieno merito nei Campionati Provinciali di Tetrathon che si sono disputati a Cecina. Quello di Cecina è un impianto che si presta con le doppie pedane di vortex e di lungo e che era già stato testato nel 2018 addirittura con la finale regionale. Nota lieta per la categoria il cronometraggio elettrico che ben raramente accompagna le gare giovanili, fondamentalmente per i costi, ma anche per il numero esiguo di operatori presenti in Toscana solo a Firenze, Grosseto e Lucca.
Aurora ha vinto con merito grazie ai suoi 2357 punti, un centinaio più dell’atleta locale Veronica Cini, ma la tredicenne atleta di Curzio e Federica era già imbronciata dopo la prima gara dei 60 ostacoli dove è rimasta ben lontana dal suo limite con 10”39. Il suo miglior salto nel lungo di 4,16 e un, per lei, modesto tiro di m. 25,26 nel vortex non le risollevavano lo spirito ma, un finale vibrante dei 600 (2’08”46) per inseguire la cecinese che stava scappando, le permettono di salire sul più alto gradino del podio.
Un po’ in ripresa dopo la non brillante esibizione di una settimana fa a Piombino per Sofia Del Moro. Settimo posto per lei che a livello giovanile equivale ad una medaglia di cartone, ma la figlia di Serena Fontanelli non dimenticata quattrocentista ostacoli degli anni ’90, dopo un 11”86 nei 60 hs., un 3,53 nel lungo progrediva nel vortex con m. 19,23 e di ben 7 secondi nei 600 (2’00”65) per un complessivo punteggio di 2000. Brava!
La terza piazza bianco verde sarà di Emma Pieri, anche lei come Sofia al primo anno di categoria, e che ha affrontato la competizione al massimo della condizione con quattro personali su quattro gare. 12”12 nei 60 hs (2 decimi di miglioramento), 3,80 nel lungo (più 8 cm.), m. 16,68 nel vortex (più 1 metro), 2’06”35 nei 600 (meno 8 secondi) sono il bottino per un 12° posto con 1874 punti. Cosa si vuole di più?
Un posto dietro con 1817 punti finirà Aurora Sarti, più esperta ma dopo un normale 10”81 nei 60 hs. incappava in un disastroso 2,66 di lungo che peserà tanto sul suo punteggio. Ci sarà poi un tiro di vortex a m. 21,57 e uno sfiduciato 600 in 2’10”89. A ruota finirà (14esima con 1790 punti) Giulia Del Corona, arrabbiata e con un salutare piantino dopo il suo 11”74 nei 60 hs, ma ringalluzzita nel lungo grazie ai due cm. di miglioramento (3,72), di nuovo imbronciata dopo i soli 13,78 di vortex ma sollevata dai ben 7 secondi tolti al suo PB nei 600 con 2’08”82.. Direi non male!
La squadra era completata dalle due giovanissime gemelle Giovannetti. Alice sarà 18esima con 1485 punti e Sofia 21esima con 1306 ma le ragazzine in primavera avevano dimostrato buone propensioni per la marcia poi però abbandonata. Alice nell’occasione ha denotato progressi nei 60 hs (3 decimi con 12”81), nel lungo ha saltato m. 3,05, ha migliorato di 1 mt. nel vortex con 16,97 e di 6 secondi nei 600 con 2’13”84. Sofia correva per la prima volta gli ostacoli in 14”10, uguagliava il suo personale nel lungo con 3,05, il suo vortex cadeva a m. 16,16 e i 600 facevano fermare il cronometro a 2’13”79.
Per 20 punti (2427 a 2407) Francesco Savi lasciava il titolo maschile ai cugini della Libertas che si imponevano con Del Vecchio. Ottima però la gara del bianco verde in buona crescita fisica e tecnica progredito a 9”79 nei 60 hs., molto vicino al suo massimo nel lungo (4,32), progredito di 5 mt. nel vortex (38,03) e con 3 secondi di meno ha portato a termine i 600 (1’47”85).
Iacopo Storai sarà quinto con 2083 punti ma è del 2007 e quest’estate è andato più al mare che al campo scuola. Ha però qualità che si spera utilizzerà in atletica in futuro. Non male il 10”11 nei 60 hs. (il suo 9”1 di Marina di Massa è stato con molta probabilità un abbaglio dei crono), ha saltato m. 4,22 in lungo, la tirato il vortex un po’ meno lontano del solito (m. 29,51), e chiusi i 600 in 1’53”17.
Gara sotto tono per Andrea Garofoli con 9”84 negli ostacoli, solo 3,75 nel lungo per i problemi di rincorsa, meno brillante del solito anche nel vortex (34,40) e un normale 2’00”61 nei 600 per un totale di 1937 punti e sesto posto sul podio.
Sarà nono con 1828 punti Gabriele Ceccarini, capace di migliorarsi negli ostacoli (9”98), di saltare m. 3,40 nel lungo, aggiungere una manciata di cm. al vortex (21,02) e stabilire il suo PB nei 600 con 1’51”34.
Si sono contesi il 10° posto Laerte Manteri e Gabriele Altini. L’ha spuntata con 1706 punti il biondo dai lunghi capelli Laerte sul figlio del mezzofondista allenato negli anni ’90 da Saverio Marconi che si è fermato a 1675. Le prestazioni di Laerte sono: 10”56 (PB nei 60 hs.), 3,58 (PB nel lungo), 35,04 (PB nel vortex) e 2’05”21 (PB nei 600): bravissimo per i tanti progressi! Per Gabriele 11”49 nei 60 hs., 3,64 in lungo (PB), 29,82 nel vortex e 1’55”64 nei 600 tempo quest’ultimo che indica la sua propensione per la specialità di famiglia.
Bravo anche il piccolo Giovanni Tascini, che prima o poi sboccerà in altezza visti i genitori. 19esimo con 1466 punti risultati da 10”81 negli ostacoli (PB), m. 3,68 nel lungo, m. 21,20 nel vortex e 2’05”69 nei 600 (PB).
C’erano anche tre gare extra che sono servite a tenere in attività alcuni atleti da tempo fermi o alcuni che cercano il minimo per gli italiani cadetti.
Tra i primi Giacomo Bianchini che aveva la necessità di testare la sua condizione al rientro sui 400 dopo i mesi di sosta susseguenti all’infortunio occorso in maggio proprio su quella pista. Non aveva avversari in grado di impensierirlo ma il suo 49”93 in piena solitudine nei 400 sono un risultato soddisfacente e la base sulla quale costruire non tanto quello scorcio di stagione che resta ma il 2020. Nella stessa gara anche Giulio Meini che ha abbassato il suo PB a 56”00.
Due le cadette in competizione con Federica D’Agostino che ha superato 1,43 nell’alto e Matilde Trudu che ha lanciato il disco a m. 22,78.
B.G.