Si pensava che, con la chiusura degli impianti indoor di Carrara e di Firenze la stagione invernale fosse ormai messa nel dimenticatoio, ma non avevamo fatto i conti con la lungimiranza di Simone Francalacci che ha inventato e sviluppato l’impianto indoor della Fiera di Venturina. Giusto per i grandi che ci sia una interruzione delle gare per riprendere la preparazione adatta all’attività all’aperto, ma per i giovanissimi è proprio il caso? Nasce così una manifestazione riservata soltanto ai ragazzi e ragazze di Livorno e Pisa ed il successo è stato enorme, con un affluenza che ha riempito le tre ore di gare come non era mai successa nelle precedenti e fa conoscere l’impianto della Fiera di Venturina ad un nuovo pubblico.
I nostri erano tantissimi e presenti in ogni finale. Ha incominciato nel padiglione B un terzetto di successo. Nella gara del peso le nostre ragazze hanno occupato i tre posti del podio con la già esperta Matilde Ungheretti che vincerà l’oro con m. 7, 62, con le più giovani Giulia Pellegrini capace di gettare la palla di gomma da 2 kg. a m. 7.10 e Emma Bortolotti a m. 6,47. Non conosciamo le loro propensioni ma, uscire dal gruppo almeno 1 volta la settimana per mettersi nelle mani di un tecnico come Cristina Sanfilippo non sarebbe un eresia. In gara, poco sotto, al quinto posto Elena Balestri con 6.11 un posto avanti a Chiara Pelagatti capace di gettare la palla a m. 6.04. In campo maschile, invece, meno fortuna con Mattia Rotini impegnato contemporaneamente anche nell’alto e capace di arrivare settimo con m. 7.58.
Una medaglia, di bronzo, sarà conquistata nel salto in alto da Jacopo Sorbo al suo esordio nella specialità. Il tredicenne bianco verde ha leve lunghe ma, come spesso succede a quell’età, sembrano quelle dei puledri appena nati. Dovrà lavorare tanto ma il suo 1,25 è solo un punto di partenza. Con la stessa misura, ma un posto dietro in classifica per i nulli, c’è Fabio Savi che l’aria dell’atletica di un certo livello la respira in casa grazie al fratello maggiore. A 1,20 si ferma Lorenzo D’Attoma e a 1,15 Mattia Rotini in ansia per la gara di peso da fare nell’impianto adiacente.
Rimanendo sempre nella pedana dell’alto che, essendo trasversale a quella della velocità, costringeva le atlete a fermarsi ogni volta che partiva una serie e a spostare gli ostacoli per coloro che iniziavano la rincorsa a sinistra, ma a quell’età non ci si fa caso. Ottavia Becuzzi rimane sola in pedana a 1.25 e a quel punto dopo un 1,28 e 1,34 tenta il personale a 1,40. E’una misura nelle sue gambe ma dovremo aspettare la maggior tranquillità delle gare all’aperto. Sul podio salirà, come terza, anche Anna Crisà con 1.20 e dietro di lei ci sarà Maddalena Pucci con 1.15, Giulia Garzelli ed Emma Bortolotti con m. 1.00.
Le gare sul rettilineo iniziano con i m 50 ostacoli dei cadetti. Solo 5 atleti iscritti alla gara e quindi tutti avranno diritto a fare anche la finale con gli ostacoli da 84 cm. La prova sarà vinta da Edoardo Borchi, al primo anno di categoria ma che sembra averli superati da anni. Buona struttura, a lungo incerto tra calcio e atletica ha in casa due monumenti come il padre Leonardo (7,43 nel lungo) e la madre Ilaria Cortopassi (12”57 nei 100) e sembra avviato abbastanza bene. Fa il primato personale in batteria con 7”63 e in finale si accontenta di vincere con 7”82 lasciando il primo degli avversari a 5 metri.
Protagoniste, anche se non vincenti, nell’analoga gara femminile Sofia Del Moro e Giulia Del Papa. Sofia. che ha nella mamma Serena Fontanelli, quattrocentista ad ostacoli di ottimo valore nei primi anni ’90, un esempio da seguire, viene da un 2021 disgraziato per gli infortuni muscolari. Ora sta più attenta non gareggiando sempre e dovunque. Vince la sua batteria in 8”65 davanti alla compagna Giulia che chiude in 9”08. In finale, pur dovendo abbassare il capo alla pisana Maddalena Boscarolo, fa il personale portandolo a 8”47. Immediatamente alle sue spalle la compagna d’allenamenti Giulia Del Papa (9”00) brava per essere anche di un anno più giovane ma che strutturalmente sembra più una sprinter.
Anche i ragazzi hanno i 50 ostacoli, ma all’altezza dei 60 cm. che danno la possibilità di competere anche ai più piccoli. Non superano le batterie Christian Fabbrizi con 9”95, Fabio Savi, reduce dall’alto, con 9”49 e due dei quattro componenti la quarta batteria: Michele Cappagli (9”63) e Michele Lumetta (10”90). Si ritroveranno in due in finale: Giulio Del Moro e Tommaso Magherini. Giulio, fratello minore di Sofia, vince la quarta batteria in 8”51 e arriverà come terzo sul podio nella finale con 8”35. Immediatamente alle sue spalle Tommaso Magherini con 8”74 che deve guardarsi le spalle dalla madre che dopo una bella carriera di velocista ora è diventata la starter giudicata come migliore tra le italiane dell’ultima generazione.
L’ultima gara con gli ostacoli, prima di lasciar campo libero agli sprint, è quello delle ragazze. Cinque serie con vittoria nella prima e 9”83 della nostra Sveva Lombardi, tempo che le permette l’accesso alla finale, permesso non concesso alla seconda Giulia Garzelli che terminerà in 10”48. Esordio non fortunatissimo per l’esordiente Matilde Martinelli nella seconda con 11”39. Paga dazio anche l’altra esordiente Vittoria Della Vida terza nella terza batteria con 10”54 e lotta senza speranze nella quarta Bianca Ganni con il suo 11”22. Nell’ultima serie fa il miglior tempo Ottavia Becuzzi con 8”47. Ottavia sul finire del 2021 si è laureata campionessa toscana dei 60 ostacoli all’aperto ma ancora ad alcuni mesi di distanza ha forti difficoltà a mettersi in moto dopo la partenza. E’ molto alta per la sua età e riesce ad esprimersi al meglio solo sul lanciato. Tanto per cambiare anche in questa occasione fa il personale in finale, rimangiando le avversarie tra l’ultimo ostacolo e l’arrivo. Ottavia termina con 8”42 e si migliora anche Sveva che corre in 9”67 ed un miglioramento di 16 centesimi che non è poca cosa.
Si passa poi alle gare di sprint puro. Tra i cadetti di coach Alessandro Bacci presente il solo Laerte Tamberi che, a lungo assente dalle gare, vuol lasciare un segnale della sua presenza. Laerte vince la terza serie con il primato personale di 6”81 e in finale si supera migliorandosi ancora con 6”75 che gli assegna la medaglia d’argento. Non lo vedevamo da tempo e lo troviamo piacevolmente trasformato da possibile buon velocista. Le cadette sono due, le già viste sulle gare con ostacoli Giulia Del Papa che si qualificherà per la finale vincendo la seconda batteria con 7”44 e Sofia Del Moro che farà lo stesso vincendo la terza in 7”35. Nella finale non c’è storia, come nella gara ad ostacoli la pisana Boscarolo vince alla grande e Giulia Del Papa sovverte i pronostici conquistando la seconda piazza in 7”35 con Sofia Del Moro terza in 7”39.
Sono 7 i velocisti bianco verdi alla conquista dei 5 posti per la finale. Nella prima batteria non ce la fa Christian Fabbrizi (9”64), e nella seconda fa la stessa sorte Michele Lumetta (9”09). Il primo a riuscirci sarà Jacopo Sorbo vincitore della terza in 7”71. Non fa il colpo Tommaso Magherini secondo nella quarta batteria con 8”11. Passa il turno , pur come secondo nella quinta Giulio Del Moro con 7”39 e nella sesta si nota il successo del dodicenne Michele Cappagli che accede alla finale con 7”40. Fuori dai giochi Lorenzo D’Attoma con 8”38. In finale sembrano tutti molto stanchi: il migliore sarà il più esperto Giulio Del Moro bronzo con 7”40, davanti a Michele Cappagli 7”44 e Jacopo Sorbo 7”79.
Chiudono la giornata e l’impianto le velociste ragazze, ben 13 su 38 contendenti. Solo Matilde Ungheretti , che già aveva vinto il getto del peso, riuscirà a superare il turno con 7”86. Non male, ma i posti erano solo 5, le altre sono Rubina Danesi settima con 7”99, Anna Crisà nona con 8”04, Sveva Lombardi undicesima con 8”08, Giulia Pellegrini quindicesima in 8”19, Vittoria Della Vida e Marta Matteucci diciassettesime in 8”30, Emma Nuti ventunesima in 8”43, Maddalena Pucci ventiquattresima in 8”55, Chiara Pelagatti ventiseiesima in 8”69, Elena Balestri ventottesima in 8”76, Bianca Ganni ventinovesima in 8”77 per chiudere con Marika Miele trentasettesima in 9”41. In finale la Ungheretti si spegneva e terminava quinta con 7”93.
Un po’ di bianco verde c’era anche tra coloro che premiavano: Marilena Cianchi e Antonella Nencini mezzofondiste della fondazione della sezione femminile arrivate a Livorno al seguito di Gino Ficini, il tecnico di origine piombinese che ha lavorato a lungo nella nostra società e recentemente scomparso.
B. G.