Importante rientro di Lorenzo Dini nell’attività internazionale, gareggiando nel Galà dei Castelli nella svizzera Bellinzona. Rispetto alla precedente esperienza belga l’atleta, seguito da Saverio Marconi, ha gareggiato nei 5000 in una serie ridotta di numero, ma di altissimo livello, come ormai consuetudine dominata dai keniani (primo il 24enne Cornelius Kipruto Kangogo in 13’21”26 e secondo il ventinovenne James Kidet in 13’22”24). Lorenzo è stato a lungo insieme all’altro italiano Said El Otmani arrivandogli immediatamente dietro con 13’42”37 che è il suo nuovo record personale di ben 8 secondi. Congratulazioni in attesa di veder riformata la coppia con Samuele.
Il 31°Meeting Internazionale di Padova ci ha regalato un’altra bella soddisfazione da parte di Joao Bussotti. L’ex bianco verde, ora tesserato per il C.S. Esercito ha migliorato, e non di poco la sua recente prestazione di Lignano sui 1500. Questa volta si è messo dietro anche alcuni che lo avevano preceduto come l’ungherese Kazi e lo statunitense Dumbar. Ha tenuto il ritmo della lepre passata in 54”9 ai 400, 1’52”9 agli 800, 2’23”7 ai 1000 e 2’54”0 ai 1200 dove è iniziata la bagarre. Jo, velocizzato, ma non ancora abbastanza da competere con speranze di vittoria in campo internazionale, terminava quinto scendendo ancora sotto i 3’38” (3’37”33) preceduto dal solito keniano Jonathan Kiplino Sawe (3’36”56), il gibutiano Ayanleh Souleiman (3’36”75), lo statunitense Andrew Hunter (3’36”77) e il neozelandese Nick Willis (3’36”97).
Anche dai giovani sono arrivate buone notizie. Per noi sono dovute al fatto che ci siano ancora dei giovani
e degli allenatori disponibili a fare 6 ore di pulmino per recarsi numerosi a Boissano, riviera ligure di ponente, per gareggiare contro avversari nuovi senza le assurde restrizioni delle gare toscane. Gare in contemporanea con gli adulti, ovviamente ognuno con i propri attrezzi se lanciatori, quattro prove nei concorsi invece dei tre ai quali erano abituati da tempo, pedane da 7, 9 e 11 metri nel triplo con atleti che gareggiavano contemporaneamente e senza problemi, misurazioni (anche nel triplo) con il geometer che faceva guadagnare tanto tempo e avversari insoliti venuti anche dalla lontana Val D’Aosta, dal Piemonte e dalla Lombardia.
Quasi tutti hanno avuto la gioia di salire sul podio e particolarmente raggiante il giavellottista allievo Lorenzo Russo, in difficoltà nel lanciare contro vento ma con il suo 39,11 riusciva ad aver ragione dell’aostano Lautaro Mazzarella. L’altro successo è arrivato, sempre nel giavellotto, dalla cadetta Emma Porciatti con m. 35,38 nell’unico lancio atterrato correttamente, con gli altri tutti annullati per atterramento piatto ma molto più lontani.
Lo junior Denis Martiniano niente ha potuto contro il genovese del Cus Denis Canepa, atleta da oltre 60 metri, ma ha fatto un significativo passo avanti, con m. 44,35, rispetto alla brutta gara del Martelli. Doppio impegno per il biondo Daniele Colombo, per due volte sul secondo gradino del podio, nell’alto con 1,45 dietro l’aostano Tamburin e negli 80 corsi in 9”82 (PB)con vento regolare (+1,5 m/s) dietro il locale Thomas Morello. Medaglia d’argento, ideale perché per lui c’è stato il regalo di una bottiglietta d’olio locale, per il lanciatore di peso Matteo Ferretti felice, comunque, per il PB di m. 13,18 dietro il genovese del Cus Ardenna.
Un po’ sottotono, ma inevitabile per la loro lunga e stressante stagione che le ha viste sempre protagoniste, Roçio Alejandra Gigena e Giorgia Cerretini. La saltatrice in alto si è fermata a 1,49 lasciando spazio alla brava ligure Andrea Burdese che avrà come avversaria anche agli italiani cadette; la saltatrice di triplo è sembrata molto più stanca e dopo due nulli è riuscita a mettere un salto buono a m. 10,28 perdendo lo scontro con la brava, ma non irresistibile genovese Irene Cassinelli.
Ha gareggiato con il suo consueto entusiasmo su due gare Chiara De Lorenzis con un sesto posto nei 300 ostacoli (55”79) e nell’alto (ennesimo 1,35). Sempre sui 300 ostacoli, ma al maschile, quinta piazza per il silenzioso Federico Garofoli (46”73) mentre il chiacchierone Andrea Giovannetti giungeva sempre quinto nel giavellotto con m. 25,84 meditando di passare, dopo la marcia, i salti e i lanci al mezzofondo una volta passato allievo. Fa i suoi piccoli e continui progressi Giulia Chelini, settima nel triplo con m. 8,86 e tante esibizioni di salti acrobatici al termine della competizione.
Sarà contento anche coach Carnevali che il suo lanciatore junior Diego Paolini dopo una serie non eccellente è riuscito, all’ultimo tentativo, a gettare il peso da 6 kg. oltre la linea dei 13 metri (13,11) che gli valeva l’olio santo del secondo arrivato.