E’ passata quasi una settimana dalla chiusura degli EYOF di Baku (European Youth Olympic Festival) ed abbiamo ancora bene in mente stampati i grandissimi risultati espressi dai nostri due portacolori in azzurro nella capitale dell’Azerbaijan: Rachele Mori e Tommaso Boninti.
Partiti come i più giovani della spedizione (Tommaso addirittura ancora non ha compiuto 16 anni), i due biancoverdi sono tornati con un bottino veramente cospicuo: Rachele si è presa prima il PB ed il nuovo primato toscano U18 in qualificazione (69,24m) e poi l’argento continentale in finale con un grande ultimo lancio (69,04m) che da quinta l’ha proiettata sul podio; Tommaso, a sua volta si è preso il primato toscano u18 nelle qualificazioni dei 400m, collezionando successivamente il settimo posto nella finale ed il quarto con la staffetta 100-200-300-400 con una gran frazione in 47”5 dopo tre impegni precedenti.
Ma adesso la parola tocca a loro dopo i nostri infiniti complimenti, quindi, ecco cinque domande a cui hanno risposto i nostri azzurrini per spiegarci come hanno vissuto questa importante trasferta internazionale.
Prima grande esperienza in campo continentale, come è stato? cosa vuol dire essere stati convocati in maglia azzurra in queste occasioni?
TOMMASO: ” E’ stata una grande esperienza, senza dubbio indimenticabile dato che è stata la prima, e poi, per una persona abituata a gareggiare con atleti toscani o al massimo italiani in qualche occasione, trovarsi accanto ad avversari provenienti da tutta Europa è stato sicuramente emozionante.
Indossare la maglia azzurra è stata una sorpresa: l’anno scorso non credevo nemmeno di fare il minimo per gli italiani mentre invece mi sono trovato ad avere uno dei migliori tempi in Italia ed essere convocato dalla nazionale, senza dubbio, davvero. una bellissima sorpresa.”
RACHELE: ”È stata un’esperienza che porterò sempre con me, la prima internazionale e comunque con avversarie anche più grandi di me. La tensione e soprattutto l’emozione c’erano sicuramente vedendosi atlete di tutta Europa accanto.
Indossare la maglia azzurra è sempre un’emozione e un motivo in più che ti spinge a dare il massimo per onorare la propria nazione; a Baku per me è stata la seconda chiamata in nazionale dopo il triangolare svolto ad Ancona a marzo ma è come se fosse sempre la prima volta con un grande senso di responsabilità ma anche tanto onore.”
Parlando delle vostre gare, come le avete vissute? Ne siete soddisfatti?
TOMMASO: ”E’ stato difficile controllarle, prima di ogni gara l’ansia e la paura di sbagliare si facevano sempre sentire, fortunatamente in gara svaniva tutto e mi ritengo più che soddisfatto per aver fatto un grande PB in batteria, e anche se in finale non sono riuscito a ripetermi sono contentissimo di come è andata tutta la settimana, gareggiare con la maglia azzurra addosso è un emozione indescrivibile…”
RACHELE: ”Della mia gara sono molto soddisfatta, anche per come sono riuscita a gestirla. Ai primi lanci ero tesa anche perché ero in finale con le più forti d’Europa. Poi, piano piano, sono riuscita a sbloccarmi un po’ e quando all’ultimo lancio sono entrata in pedana dando tutta me stessa e ho sentito quel 69.04m sono scoppiata in lacrime dalla felicità, non ci credevo.”
La vita nel villaggio olimpico, i compagni e le altre squadre; come si svolgeva la routine?
TOMMASO: ”Il villaggio era davvero grande, era diviso in palazzi abitati da tutti gli atleti dei vari sport provenienti da tantissime nazioni, nelle giornate in cui non gareggiavamo abbiamo avuto modo di riposarci e divertirci insieme a tutti i compagni. ”
RACHELE: ”La vita nel villaggio olimpico è stata un’esperienza bella anche quella. Aver trascorso 8 giorni con ragazzi provenienti da altre nazioni e fare nuove amicizie è stato bello. Io la sera in sala ricreazione ho giocato a biliardino con ragazze polacche, portoghesi, greche e una partita anche con le ungheresi! Ci siamo divertiti molto. In quei momenti non ci sono rivali ma solo condivisioni di divertimenti e conoscenze che ritengo sia anche importante a livello formativo.”
Siete tornati da Baku come i migliori Toscani di sempre della vostra fascia di età di come ci si sente?
TOMMASO: ” aver fatto il record toscano U18 è stato molto bello soprattutto perché al primo anno ed è arrivato in modo totalmente inaspettato, auguriamoci di riuscire a fare ancora meglio l’anno prossimo.”
RACHELE: ”è sicuramente una grande soddisfazione ma non deve essere un traguardo anzi un punto di partenza.”
Classica domanda di chiusura: avete già fissato obiettivi per il prossimo futuro?
TOMMASO: ”Obiettivi per adesso non ne ho; quelli di questa stagione li ho tutti centrati, ora mi prendo un periodo di vacanza e quando tornerò penseremo a preparare gara dopo gara cercando sempre di migliorare.”
RACHELE: ”Lavorare duro e cercare a piccoli passi di raggiungere altri obiettivi, ma questo momento non so ancora le prossime gare quando saranno quindi adesso un po’ di vacanza! ”