BOCCIA, FANTAZZINI E LEMMI CONQUISTANO LA FINALE

1_26_06_2016 Nella seconda giornata dei Campionati Assoluti di Rieti, la più attesa era Ilaria Cariello che aveva meritatamente conquistato la finale del salto in lungo. Purtroppo la brava atleta bianco verde, complice il tempo inclemente e l’impegno non indifferente di accedere alla finale anche del salto triplo,
ha fallito entrambi gli obiettivi. Nelle qualificazioni del triplo dopo una prima prova a 11,85 e un successivo nullo si migliorava a 11,89 che non era però sufficiente per entrare in
finale. Andava peggio nella finale del lungo, dove l’atleta di Massimo Favoriti rimaneva senza un risultato valido incorrendo in tre nulli.
Un vero peccato perché Ilaria era forse
nella miglior forma della sua vita atletica e le occasioni di mettersi in mostra non sono molte.
2_26_06_2016Buone prestazioni da tre degli altri quattro atleti bianco verdi in gara. Molto facile l’impegno nell’alto di Andrea Lemmi, al quale bastava un saltino a 2,05 per qualificarsi
per la finale, più impegnativo quello di Francesca Boccia che doveva quasi fare il suo personale per entrare in finale. 3_26_06_2016Francesca dopo un errore a 3,60 superava agevolmente l’asticella a 3,80 e per il secondo anno consecutivo si misurerà con le migliori italiane in lotta per il titolo. Una gioia, ma anche un piccolo problema per il suo tecnico Giacomo Giusti che, terminata la gara, ritornava di volata a Livorno per assistere il figlio operato sperando di poter tornare, magari partendo di notte, per assistere anche la sua migliore atleta nel più importante appuntamento dell’anno.
4_26_06_2016Coach Riccardo Ceccarini aveva due atleti impegnati nelle qualificazioni del lancio del martello: è andata bene a metà. Obiettivo raggiunto per Eric Fantazzini al quale bastava il primo lancio a mt. 56,54 per ottenere la finale mentre il figlio Dario la sfiorava soltanto con un miglior lancio di mt. 54,52. 5_26_06_2016Quest’ultimo, che in maglia bianco verde aveva dato il meglio di sé dieci anni fa con 60,32, è tornato all’agonismo soltanto da pochi mesi e pur con tutti i problemi derivanti dal non essere più studente, ma lavoratore, ha trovato ancora lo stimolo per buttarsi nelle competizioni di elevato livello.

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