BRONZO DELLA MAGNI A BRESSANONE

Bressanone ha un impianto atletico di primissima qualità, ma purtroppo ha il martello non all’interno del campo e la gara diventa spettacolo per pochi intimi. Ma alla Magni la pedana piace. Già nel 2011 vi aveva conquistato il titolo italiano under 23 e quest’anno vi ha disputato la migliore gara della sua ancor breve carriera che l’ha portata a confermare la misura fatta una settimana prima  sulla pedana di casa, ma soprattutto a salire per la prima volta sul podio immediatamente alle spalle della genovese delle Fiamme Azzurre Silvia Salis e della senese dell’Esercito Elisa Palmieri. Superba la sua progressione: 55.92 al primo lancio (per non incorrere ai tremori di Misano), poi 61.04, 58,80, 54,77, 62.11, 62,12  che la confermano come la lanciatrice di martello con miglior prospettiva tra le giovani del momento. Congratulazioni a lei, a Ceccarini ed al suo gruppo ed anche al Cus Parma che ha avuto buon fiuto nel chiederla in prestito. A margine va segnalato che Sara Pizi, autrice di due scippi di titoli italiani ai danni di Elisa, nell’occasione è incappata  in 3 nulli nelle prove di qualificazione.

Molto positiva anche la giovane staffetta 4×100 messa in campo da Giuseppe Pucini. Le atlete, provenienti da realtà diverse, non hanno molte occasioni per vedersi tutte insieme e provare, ma la capacità del tecnico si nota nelle occasioni che contano e la formazione Valentina Lensi, Caterina Bianchini, Ilaria Cariello e Sara Repeti si è  sensibilmente migliorata con 48”11. E’ una formazione molto giovane che può migliorare negli anni. Nelle graduatorie sociali all time si è già portata al quarto posto superando il quartetto Palandri, Piaggi, Bellandi, Giolli (48”31 nel 92) ed avvicinando notevolmente la formazione Piaggi, Finocchio, Bellandi, Giolli (48”09 nel 91).

Daniela Galeotti ha chiuso la sua lunghissima carriera nazionale con la gara di Bressanone. Più di venti anni di gare logorano fisicamente ma la sua voglia e dedizione debbono essere un esempio per le sue giovani allieve. E’ sempre duro lasciare ma il momento arriva per tutte ed il salto di 1,71 con il quale ha chiuso la gara nel Sud Tirolo è un sigillo ad una carriera piena di soddisfazioni.

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