Sabato 10 gennaio, con otto giorni di ritardo rispetto alla vera data del “compleanno”, l’Atletica Livorno festeggia e si festeggia, spegnendo la bellezza di 65 candeline, insieme ad invitati illustri tra le personalità cittadine, come il sindaco ed il maresciallo Motta.
Oltre alle figure istituzionali cittadine, erano presenti anche il presidente del comitato provinciale Fidal Caprai, il presidente del comitato regionale Fidal Piscini ed anche l’ex presidente dell’Atletica Livorno Libero Michelucci.
Fabio Canaccini si è preso l’incarico di scandire la serata, con aneddoti, ricordi ed interventi, il tutto a sottolineare la grande crescita che la società ha evidenziato negli ultimi cinque anni, con la scalata, sia da parte degli uomini che delle donne, delle finali CdS, dimostrando sempre attaccamento ai colori biancoverdi e la coesione tra tutti gli elementi della squadra, anche di coloro che non sono livornesi di scoglio puri, ma nei quali il salmastro è entrato di prepotenza nelle vene, orgogliosi di far parte della nostra grande famiglia.
Tanti gli interventi, dove Piscini, Caprai e soprattutto il presidente Marsi, si sono detti orgogliosi e fieri di poter riconoscere nell’Atletica Livorno una grande società, piena di valori, grandi atleti e grandi tecnici; da ricordare quello del sindaco Filippo Nogarin, che dopo aver espresso la propria felicità di poter assistere a questa realtà sul suolo livornese, si è detto pronto a fare il possibile per il campo scuola, ovviamente, dopo le emergenze cittadine che hanno bisogno di priorità.
Particolarmente passionali le parole di Libero Michelucci, il quale, dopo aver ricordato diversi aneddoti del suo periodo da presidente, ha voluto tributare un doveroso ringraziamento al nostro storico allenatore della marcia, nonché direttore sportivo, Bruno Gabbi, che da cinquant’anni allena con costanza e professionalità.
In tutta la serata, negli interventi di Canaccini, Caprai, Gambacciani, Marsi e Michelucci si sono inoltre ricordati i grandi del nostro passato, come Renato Martelli, il mitico ed intramontabile Francesco Calderini, il quale fino all’ultimo ha continuato ad amare la “sua creatura” come il primo giorno ed infine, con gran commozione di tutti, è stato ricordato Vittoriano Drovandi, scomparso l’anno scorso ma sempre vivo nei cuori dei suoi atleti e di tutto il campo scuola.
Infine, Caprai, Piscini e Nogarin hanno distribuito le targhe commemorative agli atleti premiati nell’occasione, a cominciare dal capitano biancoverde e della Nazionale, Nicola Vizzoni, il quale continua ad essere un esempio per l’Atletica tutta. Dopo il capitano è stata la volta del nostro Joao Neves Bussotti, che quest’anno ha letteralmente distrutto i suoi personali nei 1500 e 800, guadagnandosi la maglia azzurra ai Giochi del Mediterraneo U23; premiati per la maglia azzurra anche Eric Fantazzini e Sonia Ruffini, entrambi non livornesi ma con un gran cuore a strisce bianco e verdi. Successivamente, è il turno dei nostri gemelli d’oro, Lorenzo e Samuele Dini che si sono guadagnati con i loro grandi risultati l’entrata nella squadra delle Fiamme Gialle. Infine, a ricevere il premio sono state le eroine di Matera, le quali sono riuscite a vincere la finale CdS, guadagnandosi la A1, sconfiggendo inoltre l’odissea di un viaggio che sul ritorno ha avuto il suo punto più nefasto; le premiate sono state: Caterina Bianchini, Irene Buselli, Ilaria Cariello, Michelle Girardi, Sharon Guerrazzi, Viola Lonzi, Giulia Morelli, Natalia Novi e Sonia Ruffini.