BUSELLI BOCCIA E PERULLO SI IMPONGONO NEL MARTELLI

Anche in campo femminile il Memorial Martelli, inserito nella 4^ prova del Gran Prix Fidal Toscana Estate, ha regalato tante soddisfazioni ai nostri colori. Tre vittorie individuali, cinque altri podi e tanti primati personali per una stagione in pista che sembra incominciata con il piede giusto.
Irene Buselli ha finito il rodaggio e ritorna a primeggiare come aveva fatto lo scorso anno. Ha trovato il giusto vento favorevole, che a Livorno di solito soffia contro, e vince con 12”21 la gara dei 100 ma sopratutto fa il PB nei 400 andando per la prima volta nella sua carriera sotto il minuto con 59”83. Dimenticato il banale infortunio che l’ha tenuta ferma nella stagione indoor. Buone prestazioni anche per Margherita Guarducci (13”01 e 1’03”62), Dalia Carcea (13”26 e PB nei 400 con 1’05”23), Margherita Del Corona (13”34), la giovane Virginia Del Corona (13”97), Michela Cicinelli approdata al PB di 14”04, Caterina Lacomba (14”70) e Matilde Baldanzi (15”01).
Nel giro di pista dietro la Buselli si apprezzano Sharon Guerrazzi che ha lasciato per il momento le gare di mezzofondo fatte per esigenze societarie e stampa un bel 1’00”16 e poi Caterina Bianchini che, terminata l’università, può riprendere una condizione accettabile con una bella gara terminata in 1’00”47.
Era scomparsa per una serie di guai muscolari dopo le gare di cross a staffetta l’allieva Giulia Mastroeni e, pur avendo ancora tanto da lavorare per tornare ad essere protagonista, fa vedere nei 1500 con il suo 5’21”98 che è fatta di buona pasta. Grosso progresso anche per l’altra allieva Matilde Minuti con 5’41”30 che sta imparando, dopo anni di marcia, che le frequenze della corsa sono un’altra cosa. Stabile la condizione di Veronica Cai che termina la sua gara in 5’46”48.
Belle le prestazioni delle due saltatrici in alto: Roçio Alejandra Gigena è alla rincorsa della bella prestazione fatta agli italiani indoor ed è seconda con m. 1,60 mentre, in un certo senso sorprende Chiara Brugnoni. Aveva esordito nel 2017 con 1,55 e poi non lo aveva più ripetuto. Ora, in una gara veloce per solo 3 atlete e con salti molto ravvicinati per lei, ritorna a saltare 1,55 e sembra pronta per salire ancora più in alto.
Grande gara delle atlete di Giacomo Giusti con una superba Francesca Boccia che, rinfrancata dal titolo italiano universitario, entra e supera facilmente alla prima prova l’asticella a 3,80 e poi passa a 4,00 metri dove trova un po’ di maggiore difficoltà ma al terzo tentativo lo scavalca. Sembrava la grande giornata del 4,10 ma il sopraggiungere di crampi la consiglia di soprassedere e accontentarsi della vittoria. Tutte le altre uguagliano o migliorano il suo personal best in una giornata da ricordare. Rebecca Raiola primato uguagliato a 3,20, Virginia Rossi primato uguagliato a 3,00, l’allieva Giulia Chelini nuovo primato a 2,90 con un progresso di 20 cm., Vittoria Favilla e Veronica Domenici primati uguagliati con m.2,80 e Emma Nosiglia Martinez primato uguagliato con 2,70, Una giornata da ricordare per il bel gruppo con il neo delle allieve che sarebbero dovute salite sul podio e hanno lasciato il campo prima della premiazione.
Ilaria Cariello è sempre la maestra del salto triplo. Sei salti e sei prestazioni tra 11,51 e 11,68 che le regalano la soddisfazione di salire sul podio al terzo posto ma anche un bel passo avanti di Melissa Becherini. In inverno, per motivi fisici aveva rallentato la preparazione ma ora ritorna vicino a quanto era riuscito a fare nel 2018. sesta con m. 11,09 a una ventina di centimetri dal suo personale.
Ilaria Sangiacomo ha cancellato la brutta impressione di Arezzo e ritorna a lanciare il martello intorno ai 40 metri (39,48) in attesa di aggiornare il suo pedigree già a Grosseto. Sontuosa la gara della marciatrice Sara Perullo. Ha guidato la danza sui 5 km. dal primo all’ultimo metro e ha terminato in 25’40”05 che polverizza il suo primato personale e la pone nelle classifiche sociali al secondo posto dietro importanti atlete di altre epoche come Alessia Guidi e Marika Di Rocca. La sua carriera sembrava finita con il problema ad un ginocchio che l’aveva tenuta ferma per tutto il 2018, ma coach Giorgio le ha dato fiducia affidandole la cura tecnica del settore giovanile. Allenando ha probabilmente capito come ci si deve allenare e una volta operata e guarita ha fatto un grande salto di qualità. Bravo Giorgio e brava Sara.
B.G.

Condividi questo articolo