Al 28° Meeting Internazionale di Lignano Sabbiadoro bella prestazione cronometrica di Joao Bussotti. E’ quello friulano uno dei meeting italiani più ben frequentati e anche i 1500, che hanno visto alla partenza il Campione Italiano 2017 non ha deluso. Joao prova a rimanere nella scia dei battistrada ma, sul rettilineo il suo finish non è tale da poter impensierire il keniano Jonathan Kiplino Sawe (3’36”80), l’australiano Jordan Williamzsz (3’36”97), l’ungherese Toas Kazi (3’37”41), l’etiope Weretaw Eshete (3’37”41) e lo statunitense Trevor Dumnas (3’38”40). Buon sesto posto per il livornese di Saverio Marconi con 3’38”69 che è la sua terza prestazione di sempre sulla distanza, sufficiente per tenere lontani gli altri migliori italiani del momento come il piemontese Soufiane El Kabbouri (3’40”0), il reatino dell’Aeronautica Mohad Abdikadar (3’40”67) e il patavino Marco Pettenazzo (3’41”53).
Altri bianchi verdi che non avevano le gare preferite del momento si sono spostati a Orvieto dove c’era la prima, ben frequentata, manifestazione nazionale in notturna. Il quattrocentista di Francesco Mottola Giacomo Bianchini, nella sua ultima gara della prima parte della stagione e con le valige pronte per un lungo tour alla scoperta della Colombia, ha osato troppo nella prima parte con una partenza arrembante e ha pagato in termini di tempo sul rettilineo finale finito sulle ginocchia. Comunque secondo assoluto con 50”64 che è il quarto tempo di sempre per lui.
Privo di pista dove allenarsi, perché l’impianto di Abbadia San Salvatore è in rifacimento e sarà inaugurato soltanto a ridosso di agosto quando il CRT ha indetto il raduno tecnico regionale dei mezzofondisti e marciatori, Mauro Giuliano è stato iscritto sui 1500, gara che l’aveva visto in buona condizione ad Arezzo. E’ stato a lungo in terza posizione a guidare il gruppo inseguitore dei due atleti scappati allo sparo, ma poi dai 1000 ai 1400 si è quasi spento trovando le energie solo per fare la volata con la migliore delle femmine, si avete capito bene perché anche a Orvieto, come in tante altre parti d’Italia, quando non ci sono atleti in grado di fare record italiani nel mezzofondo e nella marcia si gareggia insieme, guadagnando tempo e favorendo i risultati di medio valore. L’atleta di De Petrillo è arrivato sesto con 4’25”24 che aggiunge però poco al suo valore attuale.