Altra settimana ed altra trasferta, verso il Palaindoor di Padova ed il suo anello a sei corsie. Dopo la pubblicazione degli orari, non dev’esser certo stato felice il nostro Joao Neves Bussotti, costretto alla levataccia per esser pronto a gareggiare alle 11:10. Joao, al suo esordio indoor per quanto riguarda il 2016, si è cimentato sulla sua gara d’elezione: i 1500m, prova che l’ha visto campione italiano assoluto nel 2015 e con cui ha raccolto le maglie azzurre assolute, prima agli Europei indoor e quindi in Coppa Europa. Il tempo finale di Joao è stato di 3’49”94, valevole per la seconda piazza, dopo un feroce testa a testa per tutta la gara con Mohamed Abdikadar, fratello del più famoso rivale sportivo di Joao Mohad. Abdikadar nelle ultime battute di gara ha dimostrato più freschezza andando a battere Joao di un secondo e mezzo.
Oltre a Joao, solo 400isti bianco-verdi di Prof Pucini, tutti venuti nella città veneta per il secondo ”doppio giro della morte” della stagione. Il migliore è stato Marco Landi, il quale ha dovuto fare i conti con un passaggio ai 200m più lento rispetto alla volta scorsa ed un rientro alla corda più difficoltosa, data anche la presenza di avversari quotati, primo fra tutti, Francesco Cappellin. Passato il traguardo, il crono di Marco è stato di 49”38, comunque ottima prova, in vista dei Campionati Italiani Assoluti indoor.
Due batterie dopo, Alessandro Bacci, ha dovuto fare i conti con avversari più veloci nelle corsie interne, non riuscendo a prendere un buon posto alla corda, ma con un discreto spunto sul finale, concludendo col tempo di 50”79. Più cauto rispetto alla volta scorsa Matteo Michelotti, il quale ha fermato il cronometro a 52”03 senza il passaggio suicida di un mese fa. Molto felice della sua gara Nicholas Tori, che è riuscito ad esprimersi sui suoi livelli più alti: 53”02 , che vuol dire 4 decimi dal personale outdoor. Sarebbe l’ora di scendere sotto i 52. Stessa felice storia per Matteo Rinaldi, che con il suo 55”04 che ha tolto mezzo secondo dal precedente PB indoor, facendo ben sperare per le outdoor nonostante gli impegni di studio.
Comportamento da gran caratteri per le signorine Caterina Bianchini e Sharon Guerrazzi.
Caterina ha preso il coraggio a due mani ed è passata ai 200m in testa (28”7 al passaggio), cercando di dare il tutto per tutto pur di mantenere la testa. Ai 300m però la fatica è arrivata in modo imperante, facendo finire Caterina in 1’02”43, ma è così che si fa nei 400m indoor: bisogna osare.
Sharon Guerrazzi invece, appena metterà piede sulla pista outdoor, dovrà fare i conti con l’appena trascorso 400m indoor: 1’02”50 , ad 1 solo centesimo dal personale assoluto all’aperto; questo significherebbe almeno 5-7 decimi meno, ma diamo tempo al tempo e cerchiamo di gustarci la stagione estiva che non tarderà ad arrivare.
Unica nota stonata della trasferta: la squalifica di Emilio Marconi per invasione di corsia. Next time Emilio.
Alessandro Bacci
Foto di Roberto Passerini