Non è stato certamente memorabile l’esordio con la maglia della nazionale junior per il nostro discobolo Alessio Mannucci. A Caorle, in una giornata fredda e piovosa, il diciassettenne bianco verde ha forse disputato la peggior gara della sua ancor breve vita agonistica. Ha inciso sicuramente il freddo, ma probabilmente anche l’emozione di trovarsi in un arengo internazionale, e ha perso completamente la bussola. Un primo lancio sbilenco a 40,95 e poi ben cinque nulli con il disco che finiva nella rete di protezione della gabbia. Un esordio da dimenticare e rimettersi a lavorare con il prof. Carnevali per continuare in quella crescita tecnica che lo porterà ad avere altre chance nel breve periodo perché le qualità ci sono e vanno sfruttate al meglio.
Nei campionati italiani master ad Ancona hanno gareggiato, e bene, due baldi bianco verdi: Massimo Fiorini e Alessandro Garofoli. Fiorini, fermo per tutto il 2015 per rimettere in sesto con un intervento un tendine, si è ributtato nella mischia ed ha scelto il triplo, specialità che mette a dura prova tendini ed articolazioni. Collaudo riuscito perché il 58enne bianco verde ha conquistato un argento nella sua categoria con un miglior salto di m. 11,22 battuto soltanto dal lombardo di Erba Ciceri (11,56). Ha invece esordito in un campionato italiano lo sprinter, allievo di mister Serru, Alessandro Garofoli tra i SM45. Sui 60 metri Alessandro ha stabilito il suo personale con 7”69 conquistando la decima piazza. Da segnalare che il velocista è arrivato all’atletica soltanto dal 2015 e che nelle quattro occasioni che ha corso i 60 quest’anno ha sempre migliorato passando da 7”93, a 7”85 a 7”79 fino al PB nell’occasione più importante di Ancona.
In fortunato seriamente Fabio Denza, erano due i bianco verdi rimasti in lizza nella rappresentativa toscana che gareggiava a Modena. Nel complesso buone le prestazioni dei due juniores. Andrea Rinaldi, terzo nel lungo, saltava m. 6,93 che è la sua seconda misura di sempre al coperto e la terza in assoluto. Buona la sua serie di salti iniziata a 6,79 e proseguita con 6,81 – 6,93 – 6,85 – 6,54 ed un nullo. Andrea sembra uscito dalla spirale negativa d’infortuni e malattie a ripetizione che ne avevano frenata la crescita e pronto per quel balzo oltre la barriera dei 7 metri che un bianco verde non supera da un po’ di tempo.
Quarta nel martello Natalia Novi. Il suo lancio di 45,54 ottenuto alla fine di una serie che comprendeva 42,21 – 45,15 – N – 43,98 e 44,53 dimostra che la diciottenne lanciatrice ha padronanza dell’attrezzo e si mantiene vigile e carica per tutta la competizione. Il freddo di Modena non incoraggiava i grossi risultati ma Natalia è stata capace di quella che è la seconda prestazione della sua carriera e questo è positivo per lei e per coach Terreni.
Massimo Favoriti aveva deciso di fare una settimana prima un’escursione sullo stesso impianto emiliano. Era un test per Ilaria Cariello, andato così così, terza con 5,63, ma il caldo nella palestra della Fratellanza era opprimente e a Ilaria il caldo piace solo d’estate al mare. Nella stessa gara bel salto di Giulia Favoriti atterrata a 5,09, atleta che se riuscisse a sistemare la rincorsa, i suoi salti nulli sono sempre la maggioranza, sarebbe sempre intorno ai 5,30 che a livello toscano è una misura niente male. Andrea Rinaldi, nell’occasione ha provato in gara per la prima volta a eseguire il salto triplo con l’accoppiamento delle braccia. Visto il 13,88 finale, l’esperimento non è andato poi tanto male. Aggregato alla comitiva anche coach Michael Mazzantini che, pur oberato dagli insegnamenti ai suoi tanti allievi, non disdegna ancora di presentarsi nella pedana del lungo e saltare 6,24.