CARCEA E DEL VECCHIO VITTORIE A SESTO FIORENTINO

Il Trofeo Città di Sesto Fiorentino, arrivato alla 16esima edizione, ha mantenuto la sua collocazione infrasettimanale, cosa che non favorisce una massiccia presenza di atleti, ma i nostri non sono mancati.

Il Meeting, iniziato con puntualità alle 17,00 del 17 giugno ha subito visto il successo di un nostro giovane atleta, Leo Carcea, nel getto del peso allievi. Leo, come tutti i giovani lanciatori di peso e disco, ha perso temporaneamente per impegni di lavoro il tecnico Davide Paolini ma ha trovato una guida nella professoressa Cristina Sanfilippo che ha allargato il suo gruppo da seguire. Nonostante l’impedimento per il recente intervento per rimettere in sesto una spalla, il tecnico era a bordo pedana e Leo l’ha gratificata con una vittoria e una buona misura di m. 12,66 (che è la sua terza di sempre). Ma a Leo non basta vincere, il suo obiettivo è superare la fettuccia dei 13,00 metri. Purtroppo le gare sono poche e in Toscana si fa poco uso della gara di lanci contemporaneamente per tutte le categorie, cosa che aumenterebbe sensibilmente la possibilità di gareggiare a tutti.

Subito dopo altro lancio, il disco, e anche qui l’impossibilità di fare due gare ha impedito ad Alessandro Igor Gualtieri di potersi esibire anche nel peso. Alessandro, molto carico, cosa che lo ha portato ad errori grossolani nei primi tre lanci (unica misura utile 27,01) si è poi assestato con un 37,05 e uno finale di 37,12. Finisce molto lontano da Daniele, il piccolo, per modo di dire, della famiglia Fabbri, che sfiora i 50 metri con 49,94, ma ha rimediato a una possibile brutta figura. In gara anche due decathleti che cercano di prendere dimestichezza con la specialità molto importante nella gestione delle prove multiple. Manaseb Scotto fa sei lanci quasi in fotocopia con un migliore di 30,86 che lo piazza al quarto posto precedendo di pochi centimetri il compagno Francesco Mattolini (30,16) ma con un enorme progresso di 5 metri e con tutti i lanci oltre il suo precedente primato personale. Complimenti a lui e al suo tecnico Fabio Canaccini.

Prima ci eravamo lamentati della mancanza di gare in contemporanea di più categorie, ma qui gli organizzatori sestesi hanno previsto anche quella per il settore assoluto. A lanciare il disco da 2 kg. era presente Ivan Senegaglia, ex giavellottista che in quest’ultimo scorcio di carriera si diletta con il disco, aggregandosi al gruppo di decathleti (qualche maligno dice per stare vicino alla fidanzata). Gara nella norma per uno che lancia costantemente oltre i 36 metri. Terzo posto per lui con un miglior lancio di m. 36,37.

Per rimanere nel campo dei lanci si passa al peso femminile dove esordisce con l’attrezzo da kg. 3 Elisa Perullo, un nome che nell’ultimo decennio all’Atletica livorno ha voluto dire marcia. Ma Elisa non ha la struttura della sorella Sara e dopo aver provato un po’ tutti i lanci sembra essersi indirizzata al getto del peso. Era tanto che non gareggiava e migliorarsi non era difficile. Promettente il suo esordio con m. 9,47 e tutti i lanci oltre i 9 metri. Può proseguire e qualche soddisfazione se la toglierà! Cristina dovrà avere molta pazienza ma qualcosa di buono ne uscirà.

Nelle gare di mezzofondo è riapparso Rajan Kumar Del Vecchio. Dopo la trionfale stagione 2020 e quella, più che eccellente, del cross, era incorso in due ritiri nelle prime gare in pista e poi era scomparso dalle scene. Fragilità nervosa? Problemi adolescenziali? Ha continuato a frequentare il campo ma con minor frequenza e impegno e Saverio lo ha lasciato tranquillo non imponendolgli di gareggiare. Sarebbe potuto andare a Ferrara con gli altri compagni ma ha provato a rientrare in solitudine a Sesto Fiorentino. Ha fatto un 3000 concludendo vincente in 9’25”18 che, per molti sarebbe stato da urlo, ma che per lui, che ha corso un anno fa in 8’57”, è cosa di ordinaria amministrazione. Ora, a scuola finita, si spera che il ragazzo di Guasticce riprenda con impegno e interesse e prosegua senza problemi su quella strada che solo pochi mesi fa sembrava ben tracciata.

La giornata si è chiusa con un 5000 dove abbiamo visto due che l’adolescenza l’hanno lasciata qualche tempo fa ma che, messa su famiglia, trovano ancora interesse nel faticare a lungo su strada e in pista. Curzio Pulidori, insegnante, ha imparato da adulto a gestirsi e si diverte su distanze sempre più lunghe. Non aveva mai affrontato un 5000 in pista e a 34 anni ha fatto il suo esordio con un terzo posto in 16’09”42. Se reggono i tendini e la testa tra un anno, al suo ingresso tra i master, diventerà un big. Ha superato i 40 anni (è del 1980) Federico Meini, rosignanino di nascita, livornese per il lavoro e castelfranchese per matrimonio. Si allena e gareggia da più di 25 anni. Ogni tanto si ferma perchè le articolazioni non hanno pezzi di ricambio e solo il riposo lo rimette in sesto. Ovviamente corre un minuto più piano di quando aveva 20 anni ma fare 16’30”23 è indicativo che ha stoffa e la fatica è la sua gioia.

B.G.

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