Se Landi è stato il mattatore, il Calderini è vissuto anche su bellissime prestazioni delle nostre donne. Ci piace citare per prima Giulia Morelli. L’abbronzatissima Giulia ha corso i 1500 in solitaria, come fanno di solito le africane nelle gare toscane, e ha fermato il tempo su un prestigioso 4’39”39, seconda prestazione della sua ancor breve carriera sportiva, dimostrando di essere entrata in forma al momento giusto, visto che nel prossimo fine settimana si schiererà ai nastri di partenza di due gare nei campionati italiani promesse a Firenze. Auguri a lei e al suo bravo tecnico Paolo Angioni.
Visto che abbiamo incominciato con il mezzofondo proseguiamo con le eccellenti prestazioni di Diletta Signori (5’05”42) e Alessia Baldi (5’11”92) entrambe al record personale e con la seconda arrivata al Campo Martelli trafelata e all’ultimo momento dopo una giornata di lavoro su uno stabilimento balneare. Poco dietro Elisa Spazzafumo (5’16”15) rientrata con bella grinta dopo una stagione a guardare le altre gareggiare, Silvia Dini (5’20”68) attesa prima o poi a un salto di qualità, l’esordiente sulla distanza Soukaina Mahboub (5’23”52), Elisa Del Corona (5’41”04 PB) e Chiara Carbone (5’43”70) che per la prima volta ha trovato il coraggio di affrontare la gara.
Una gara di triplo da applausi con l’affermata Ilaria Cariello in lotta con l’emergente compagna di club Sara Biricotti. Ilaria ha intrapreso la carriera di tecnico con i giovani e questo poteva far pensare ad un abbassamento consistente delle prestazioni sportive personali. Niente di più sbagliato! La bionda saltatrice, dopo un 100 di riscaldamento in 12”95, è stata protagonista nella sua gara preferita vincendo con m. 12,31 che è la terza prestazione della sua già abbastanza lunga carriera, ma ha dovuto guardarsi le spalle da una rinata Sara Biricotti in grande spolvero con m. 12,17. La junior di coach Favoriti aveva già dimostrato, quest’inverno nelle indoor, di essere tornata, ma in primavera ancora un infortunio e una lunga sosta. Il ritorno, alla vigilia degli italiani junior, è stato non una prova d’efficienza ma un bel progresso metrico. Auguri anche a lei.
Le altre vittorie bianco verdi sono arrivate dai 100 ostacoli allieve con Marta Giaele Giovannini con 15”28 e la testa rivolta all’impegnativa convocazione per i 400 ostacoli di Bressanone, da Francesca Boccia nel salto con l’asta (3,60) e da Natalia Novi nel martello (49,89). Da apprezzare dietro la Giovannini l’altra allieva Dalia Carcea che, con 17”34 ha tolto qualche centesimo al suo PB e che poi ha esordito nei 400 con 1’07”27. Dietro la Boccia si è rivista Letizia Poli con 3,00 metri una misura che non toccava più dal 2013 quando aveva abbandonato la specialità, poi la sempre costante Virginia Rossi (2,70) e Veronica Domenici (2,50). Un discorso a parte merita Natalia Novi che, sentito il risultato della gara dallo speaker che le assegnava la seconda piazza, ha fatto verificare il verbale con i giudici che le hanno poi dato ragione.
Doppio impegno per le velociste di Giuseppe Pucini con Irene Buselli rientrata sui valori del 2014 nei 100 (terzo posto e 12”57) ma soprattutto esordiente in una serie minore dei 400 con un significativo 1’01”98 che potrebbe aprirle nuovi orizzonti. Sfortunata Caterina Bianchini che, dopo un 12”67 nei 100, avvertiva un problema ad un piede rinunciando ai 400 e forse anche all’obiettivo di squadra di fare una 4×400 under ’23 agli italiani. Margherita Guarducci non è nella condizione del 2016, anche se i suoi tempi migliori erano stati nella seconda parte della stagione, soltanto 13”35 nei 100 e 1’04”40 nei 400. Sharon Guerrazzi ha esordito nei 100 (13”50) correndo poi i 400 in 1’00”51 che non è lontanissimo dal suo primato personale. Alessia Milani ha stabilito in un colpo solo due record personali con 13”55 nei 100 e un molto interessante 1’01”61 nei 400.
Margherita Del Corona si esprime bene quando il crono è manuale (vedi il recente 12”9 di Marina di Carrara agli studenteschi) ma con l’elettrico per il momento è lontana con il suo 13”65. I 100 hanno visto alla partenza anche Eva Guantini (13”92) che poco prima era finalmente riuscita a tornare sotto i 16” nei 100 ostacoli (15”78) che le ridanno tanta fiducia per i sacrifici fatti dopo la lunga sosta impostagli nel 2016.
Chiudeva la lista bianco verde dei 100 l’allieva Matilde Baldanzi con 15”14.
Si era riservata per i 400 la junior Giorgia Bono che sentiva di poter fare il minimo per gli italiani, obiettivo raggiunto con 59”39 suo nuovo personale nonostante una corsia, la prima non certo la migliore per una prestazione. Nei 400 si è vista anche Rachele Codevico (1’07”25) dopo un 17”30 nei 100 ostacoli, confermando la scarsa vena di quest’anno dopo la sua eccellente stagione 2016. Esordio sui 400 anche per l’ex giapponesina Tama Angela Furukawa (1’07”42) attesa, appena avrà riconquistato una condizione decente, anche su distanze più lunghe.