Il movimento dei master bianco verdi continua a crescere con ben 16 atleti gara iscritti a Grosseto ai Campionati Italiani Individuali su pista Master 2022 che hanno portato complessivamente cinque medaglie. E’ un movimento significativo grazie al lavoro fatto tra le donne da Ilaria Cariello e tra i maschi da Patrizio Serru. E’ un movimento sicuramente in crescita numerica ma anche tecnica visto l’entusiasmo con il quale molti di loro si applicano.
L’argento è stato appannaggio di Marco Sighieri, un giavellottista che ha fatto la storia dell’attrezzo negli anni novanta e ora per pieno diletto si diverte ancora a lanciarlo pur facendo molta attenzione ai possibili acciacchi nel lanciare un attrezzo tutt’altro che facile. Nella sua seconda carriera da master aveva lanciato a m. 44,63 e questa volta con l’attrezzo da 700 gr. in uso agli SM50 ha progredito fino a 47,66. Complimenti!
Una seconda medaglia, questa volta di bronzo, è stata conquistata dallo sprinter Alessandro Garofoli. L’atleta, pur avendo a ridosso l’impegno di Grosseto, non ha saputo rinunciare all’occasione di correre i 100 anche in apertura al Golden Gala (occasione irripetibile per un atleta) e non ne ha risentito tantissimo nelle sue due gare maremmane. Bronzo nei 100 con 11”67 che sarebbe stato personale se non ci fosse stato alle spalle un vento di m. 2,2 al sec. Il giorno dopo fa il personale nei 200 in 24”30 (prec. 24”34) ma purtroppo resta ai piedi del podio con il suo quarto posto.
Va e torna al campo scuola da più di 40 anni Maurizio Lena, limitato nel suo impegno sportivo dalla professione di gestore di locali bar, ma quando c’è, si vede, e questa volta addirittura due volte sul podio dei SM60. Due medaglie di bronzo il suo bottino con il primato personale nel disco da kg. 1 lanciato a m. 37,82 (PB) e il martello da kg. 5 (che non era la sua specialità prediletta) a m. 38,43.
L’ultima medaglia di bronzo è stata assegnata a Stefano Meazza nel suo preferito salto in lungo. Avrebbe, con un salto di 5,81, fatto la sua miglior prestazione di questa seconda parte di carriera ma una ventata alle spalle di 5,6m/s ha annullato tutto salvo la medaglia al collo. Per precauzione ha poi rinunciato al salto triplo considerato traumatico già in gioventù.
Il miglior piazzamento delle nostre donne è stato il quinto posto di Leonara Raffaelli capace di gettare il peso da kg. 4 delle SF45 a m. 5,26 ma non contentissima della prestazione visto che quest’inverno nelle indoor faceva almeno un metro di più. Sesta anche la sua compagna d’allenamenti Giulia Pescini che, con la palla di ferro da kg. 3 delle SF50 ha fatto m. 6,40 rimanendo, però, quasi un metro sotto a quanto faceva in inverno.
Lorenzo Messeri si è schierato sui blocchi di due gare di sprint ed ha rivelato un suo buonissimo momento di forma: sarà sesto nei 200 SM35 con il primato personale di 24”72 (enorme progresso da 25”22) e lo avrebbe fatto anche nei 100 SM35 con 11”90 se il solito vento alle spalle (+2,9m/s) non avesse annullato tutto. Ottima prestazione per il velocista che trova ancora il tempo di allenarsi e gareggiare con costanza.
Ha scoperto tardi l’atletica Francesca Salvadori, e grazie al coniuge e ai figli, ma si è messa d’impegno e i progressi si vedono costantemente. Sarà ottava nei 100 SM45 con il nuovo personale portato da 15”05 a 14”79. Il solito vento ha detto no anche nei 200 corsi in 30”37. Meno fortunato e anche probabilmente meno allenato visti gli impegni con i giovani e portare a gareggiare i figli per Andrea Samaritani. Si migliora, però, nei 100 SM50 dove sarà 12esimo in 12”59 mentre non è esaltante l’esordio sui 400 corsi in 1’04”06 per un 19esimo posto.
B.G.