Filippo Lari aveva terminato la prima parte della stagione agonistica ad Aulla con un prestigioso salto di 1,98 che andava ad eguagliare la migliore prestazione toscana cadetti di Ivan Mach di Palmstein ottenuta nel 2007 a Ravenna. Il saltatore in alto bianco verde, allenato da Pecorini per la parte di costruzione fisica e da Vittoriano Drovandi per quella tecnica, ha iniziato la seconda parte del 2012 tentando addirittura la miglior prestazione italiana cadetti di sempre. Sceso in gara al campo scuola Camparada di Reggio Emilia nel Trofeo Tania Galeotti organizzato dalla Self Montanari Gruzza, si è migliorato di altri 5 centimetri portando la sua miglior prestazione italiana cadetti dell’anno a m. 2,03. Il quindicenne bianco verde non si è fatto irretire dal guasto al pulmino che lo ha tenuto fermo in autostrada ed è arrivato al campo grazie ai buoni uffici di Vittoriano Drovandi che in Emilia ha ancora tanti amici che sono venuti a prelevarlo. Entrato in gara a 1,75 ha proseguito spedito fino a saltare 1,95. Messa l’asticella a 2,00 metri ci riusciva al terzo tentativo e non domo continuava a 2,03 superati brillantemente al secondo tentativo. A questo punto aveva fatto 10 salti, si era migliorato di altri 5 cm (12 rispetto al 2011) e poteva dire basta. Con la consueta calma che lo distingue ha voluto dare spettacolo facendo mettere l’asticella a m. 2,07 per tentare di superare Andrew Howe che nel 2000 a Rieti era stato il miglior italiano di sempre con 2,06. I tre tentativi, pur falliti, hanno dato l’impressione di non essere poi tanto velleitari. Ora l’appuntamento con il bis del titolo italiano cadetti visto che il secondo nelle graduatorie del momento, il reggiano Alessandro Bellelli, gli rende la bellezza di 11 centimetri. Nella stessa occasione ha gareggiato anche Andrea Lemmi, sembrato in crescendo di forma e capace di 2,13 alle spalle del poliziotto Giuseppe Carollo.