Alla ricerca di nuovi stimoli per i gemelli Dini, dopo una serie di gare tra loro o al massimo impegnati da Bussotti, alias Joao Neves Junior, Saverio Marconi ha pensato di spedirli in Veneto per partecipare ad una giornata del Trofeo del Mezzofondo che si disputava alla stadio Comunale di Noale. Pensata niente male perché sarà l’orario giusto (alle 20,00), sarà la novità, Lorenzo e Samuele in un 3000 con atleti a loro sconosciuti (salvo il senese dell’Atletica Castello Maurizio Cito, un presente fisso delle gare di mezzofondo del nord) sono stati autori di una prestazione maiuscola. Doppietta e record personale per entrambi. Ha vinto Lorenzo con 8’23”30, che in società vuol dire secondo tempo di sempre dietro l’8’19”06 dell’allora 22enne Omar Rachedi. Secondo Samuele con 8’26”49 che sopravanza al quarto posto di sempre l’altro celebre gemello bianco verde Andrea Cellai (8’26”60 a 18 anni). Questi risultati mettono in secondo piano quelli già buoni ottenuti nei 1500 e li proiettano su questa distanza anche per i mondiali di Lilla.
In Algarve ha gareggiato Andrea Lemmi per difendere i colori delle Fiamme Gialle in Coppa Europa. Un buon quarto posto con 2,14 dietro il russo Sergey Mudrov (2,20), il britannico Robbie Grabarz (2,20) e lo spagnolo Miguel Angel Sancho (2,14) anche se le speranze dopo il 2,20 saltato ad Orvieto, una settimana prima, erano ben diverse.
Una buona notizia per il settore femminile bianco verde è il rientro alle gare di Irene Antola. Non ha scelto una gara tranquilla ma una gara internazionale su strada come la Scalata al Castello di Arezzo. Gara vinta dall’ugandese Docus Inzikuru, sulla marocchina Soumiya Labani e la keniana Zipporah Chebet. Nono posto per Irene in 17’57” sui 5 km. dell’accidentato percorso che se non ha lasciato tracce sui suoi muscoli convalescenti indicano un atleta ritrovata.
Buone nuove anche da Roma dove la cadetta Sharon Guerrazzi nella gara studentesca dei 1000 stabiliva il suo personale con 3’04”60, a soli 6 decimi dal minimo per la partecipazione agli italiani, prestazione incoraggiante per la distanza doppia per la quale si sente più portata.