Veniamo da un week end dove a Livorno si è fatta tanta corsa, dai più giovani delle scuole medie agli adulti che hanno percorso i viali a mare della città con la maratona, la mezza maratona e la stralivorno. Le maglie dell’Atletica Livorno si sono fatte apprezzare correndo con buona lena e raccogliendo importanti vittorie. Federico Meini che il prossimo anno, compiendo 35 anni entrerà ufficialmente nella categoria master, ha chiuso la carriera da senior vincendo per la seconda volta (la prima fu nel 2011) la mezza di Livorno. Risultato importante per Federico, mai salito prepotentemente alla ribalta anche perché la sede lavorativa lontana da Livorno gli ha da sempre impedito una preparazione continua e calibrata su qualche obiettivo. Si è però sempre impegnato con passione ed il tempo impiegato quest’anno, 1h14’07” è di tutto rispetto.
Nella giornata c’è stata anche un’altra vittoria quella della maratona a squadre, dove l’Atletica Livorno era rappresentata dai Saverio’s boys. Curzio Pulidori che ha lanciato la squadra nella prima frazione con 25’47”, ha dato il cambio in testa a Gianmarco Lazzeri che con la sua frazione più lunga l’ha tenuta correndo in 46’12. Antonio Zapparata si è ben difeso nella terza corsa in 43’50” e per Joao Neves Bussotti c’è stato l’epilogo con arrivo in pista dopo aver corso il suo tratto in 30’04” ed un trionfo nel tempo totale di 2h25’53. Sul podio come terza anche la squadra formata da Franco Simoncini che ha gareggiato come Atletica Costa Etrusca ed era formata da Paolo Cerrone (27’34”), Francesco Monticelli (50’10”), Lorenzo Bottazzoli (44’44”) e Francesco Fulceri (35’12”) per un totale di 2h37’40”.
Da segnalare che la mezza maratona è stata portata a termine anche da Valerio Cecconi che è giunto 44esimo in 1h25’15” ma soprattutto si sono riviste maglie bianco verdi anche sulla classica maratona con l’eccellente coppia formata da Davide Bernini e Francesco Balestrini giunti in buone condizioni al termine in 2h53’25” e undicesino il primo e 2h55”36 il secondo arrivato immediatamente alle spalle. Un po’ più lontano, 35esimo e molto deluso per il tempo di 3h20’20” tanto da pensare di farne subito entro l’anno un’altra, Matteo Citti.
Un’altra delusione è venuta da Volpiano dove Sonia Ruffini aveva voluto fare una prova d’appello per costatare se la campestre di Trieste era stata un incidente di percorso o se la condizione fisica non era più quella di un anno fa che le aveva permesso di primeggiare. Purtroppo anche nella cittadina piemontese Sonia ha denunciato gli stessi inconvenienti, un calo marcato nella tenuta alla distanza. 23esima assoluta in 32’42” ma soprattutto ha perso un’altra posizione nell’ under 23 arrivando dopo Martina Merlo, Francesca Bertoni, Elisabetta Ottonello, Ilaria Sabbatini e Federica Galbiati. Ci sarebbe ancora una prova tra una settimana in Trentino ma le speranze di vestire l’azzurro, specialmente dopo le affermazioni del D.T. Magnani, sono ridotte al lumicino.