Sabato di (semiseri) impegni per i mezzofondisti dell’Atletica Livorno, alle prese con due belle manifestazioni nell’entroterra toscano. Un bel sole primaverile ha baciato nel pomeriggio il Trofeo Torre a Cenaia e la “Pasqua con i campioni” di San Gimignano. Mentre il primo era una classica gara podistica sulla distanza di 9 km, seconda tappa del Trofeo Podistico Livornese e del Criterium Toscano, la seconda si appoggiava a un format divertente e quanto mai inconsueto: la corsa “americana”. Organizzato dal vulcanico Federico Bini in collaborazione con l’azienda Diba 70, l’evento si corredava di una corsa nei sacchi aperta a grandi e piccini e di una conferenza che aveva come piatto forte la presenza della velocista Irene Siragusa. Inutile dirlo, scopo principale della manifestazione era promuovere i valori dell’atletica leggera tra le decine di piccoli sangimignanesi accorsi per l’occasione.
Dieci atleti iscritti, e un ovale da 250 metri da percorrere a ritmi alterni: un giro dietro a due “pacer” che facevano velocità controllata, e un giro di sprint in cui l’ultimo era eliminato. Come ogni “americana”, le scintille si sono viste soprattutto alla prima occasione, quando gli atleti erano freschi e la volata molto incerta. Superato questo primo scoglio, andare avanti diventava un problema di gestione delle energie. Dell’Atletica Livorno eravamo in due: con me (Gianmarco Lazzeri) c’era Luca Lemmi, alla prima apparizione in completo Saucony. Tranne alcuni elementi “locali”, la concorrenza era piuttosto agguerrita; viste le corte distanze – il vincitore avrebbe percorso 4 km, il primo degli eliminati soltanto 500 metri – si temevano specialmente i mezzofondisti veloci: tra tutti Marco Zamboni, Diego Silva Algewattage e Lorenzo Casini. E per me che vengo da una recente mezza maratona, l’aver battuto il primo di questi alla quinta volata è motivo di relativa soddisfazione. Un po’ in deficit allo sprint successivo, esco dalla scena piazzandomi al quinto posto.
Luca “Lule” Lemmi (i pettorali erano personalizzati e riportavano i soprannomi di ciascun atleta) nelle fasi centrali di gara se l’è cavata piuttosto bene, approdando alla finale a tre assieme a Lorenzo Casini e a Marco Sandrucci. È solo allora che il ragazzo della Firenze Marathon, gestitosi alla perfezione nei turni precedenti, piazza l’allungo decisivo con una facilità demoralizzante per gli avversari. Più forte del Sandrucci in volata, il nostro si va comunque a prendere il secondo posto. Ad ogni modo, promuoviamo a pieni voti questo genere di esperienza.
Nella tenuta di Torre a Cenaia fa la sua riapparizione in una corsa su strada il nostro “capitano” Federico Meini. Senza alcuna intenzione di strafare (il vero appuntamento di Federico, ricordiamolo, sono i Campionati europei master indoor di Ancona), arriva un discreto terzo posto dietro agli habitué del podismo Adriano Curovich e ad Andrea Gesi. E dopo il bronzo al maschile, dalla categoria amatori donne arriva anche l’oro e l’argento: una bella doppietta bianco verde quella siglata da Giulia Morelli e Valentina Spagnoli, rispettivamente seconda e quarta donna (a vincere l’inossidabile Dardini). Valentina aveva già corso la settimana prima alla Rosa Mimosa, competizione fiorentina riservata alla sola compagine femminile, riservandosi ancora una volta il piazzamento d’onore. Allettate dalla relativa facilità con cui è possibile cogliere delle belle soddisfazioni, sempre più le ragazze di Paolo Angioni stanno dirottando, nei periodi interlocutori della stagione, verso la strada.
E non dimentichiamoci infine di chi con la strada ha da sempre avuto un feeling particolare: Manuel Lucioli completa il suo sforzo al 22° posto assoluto, sostenuto dai compagni di allenamento Alessio Ristori (prima apparizione al rientro dalla malattia), Gabriele Spadoni e Dario Guidi. Altri bianco verdi in gara: Matteo Citti, Francesco Fulceri e Filippo Brambilla.
Gianmarco Lazzeri, Ilaria Cariello fotography