DUE TITOLI ITALIANI A RIETI

E’ veramente un bel momento quello che sta passando il settore giovanile dell’Atletica Livorno. Le ciliegine sulla torta di fine stagione sono i due titoli italiani cadette a Rieti accompagnati da un bronzo, da un quarto posto, da due quinti, da due sesti e dalle medaglie anche delle staffette 4×100 della Toscana composte per buona parte da atleti bianco verdi. Lode ai nostri tecnici del settore giovanile ma anche al nuovo indirizzo tecnico dettato dal prof. Alberto Buonaccorsi: quello della multilateralità mirata e non generica che aveva già dato i frutti anche con quelli/e che ora sono allievi/e.
Siamo in difficoltà nel dire quale è la miglior prestazione tra le due neo campionesse italiane ma, mentre per la lanciatrice di martello Rachele Mori c’è la bravura di essersi riconfermata a un anno di distanza migliorando il suo personale a m. 60,89 sotto una pioggia battente e una pedana scivolosa, per Giada Traina (14’45”96 sui 3 km.) c’è il fatto che lo scricciolo ha iniziato a marciare solo un anno fa ed è al primo anno di categoria.

Bravissima Cristina Sanfilippo che ha creduto ed indirizzato nella specialità Rachele e all’attuale tecnico Riccardo Ceccarini e nello stesso tempo lode al fiuto della coppia Lischi – Pulidori che un anno fa indirizzarono un gruppetto di neofite a Giorgio Favati capace di portarle tutte e tre a fare il minimo per Rieti. Rachele e Giada sono accomunate dal fatto di lavorare con costanza e senza perdersi in tante chiacchiere.
Abbiamo appena lodato Favati perché oltre alla Traina a Rieti ha portato sul podio Jacopo Farnesi terzo nei 5 km. con 23’51”51 che ha per un po’ di tempo assaporato l’argento per la squalifica dopo l’arrivo di un concorrente poi riabilitato, ha posto al quarto anche una rivitalizzata Martina Quartararo capace del personal best con 15’04”24 nella gara più importante dell’anno e al 15esimo un altra neofita, Valentina Piserini (15’27”23) che aveva voluto con forza fare il minimo solo quindici giorni prima e ha un po’ pagato lo sforzo in termini di tempo.

I due quinti posti sono venuti dal salto in lungo con il 6,26 (PB) di Daniele Colombo e da Giorgio Gori nei 1000 con 2’41”80 non lontanissimo dal suo PB che in gare tattiche indica la sua buona tenuta nei finali veloci. I due atleti sono accomunati dalla chioma fluente e bionda ma mentre il saltatore e anche velocista allenato da Michael Mazzantini (ha fatto parte della 4×100 della Toscana, quarta) è taglia mini, il mezzofondista di Saverio Marconi è taglia maxi. Entrambi hanno, però, quella giusta determinazione che li porterà nel tempo a buoni risultati anche nelle categorie superiori.

I due sesti posti sono stati dei velocisti Gabriele Mori (9”44 negli 80 in finale dopo un 9”30 in batteria) e di Tommaso Boninti (36”90 in finale nei 300 dopo il primato personale di 36”88 in batteria). Gabriele, cugino della lanciatrice di martello Rachele, non si allena con i velocisti ma nel gruppo di Mazzantini dopo essersi innamorato del salto triplo. Fino ad un anno fa a mezzo servizio con il calcio ha capito che l’atletica gli avrebbe potuto dare maggiori soddisfazioni. E’ stato anche sfortunato perché in occasione dei Campionati Toscani a Grosseto dopo un ottima prestazione in batteria aveva saltato per precauzione la finale sentendo una contrattura al flessore di una gamba. Ha passato le ultime due settimane più sul lettino del fisioterapista che in campo; è stato curato bene tanto da rimetterlo in pista ma non certo al massimo della condizione. Tommaso, che si allena nel gruppo velocisti di Alessandro Bacci, nel suo piccolo ha dovuto superare uno di quei mali di fine estate che gli aveva rovinato i CDS, già a Grosseto aveva dato segni di risveglio ma non tanto da meritarsi la maglietta della rappresentativa toscana. La forma migliore è venuta a Rieti ed ecco il PB e il ritorno in cima alle graduatorie toscane.

Sfortunata Lara Biagi, saltatrice in lungo e anche buona velocista (quarta nella 4×100 toscana) allenata da Mazzantini, era tra le favorite (la vincitrice del titolo lo ha fatto con un miglior salto di m. 5,48) ma, sotto la pioggia e nel vento che imperversava sulla pedana reatina, è andata in confusione tra nulli e salti modesti (13esima con 4,78 la peggior prestazione dell’anno). La cocente delusione potrà essere alleviata il prossimo anno, visto che è al primo anno di categoria, e la volontà di allenarsi non manca.
Onesta la prova di Federico Garofoli (gruppo Bacci) che aveva fatto il minimo e conquistata la maglia della Toscana a Grosseto all’ultima occasione. Sesto nella finale B con 14”56 dopo un 14”51 in batteria ma, il sensibile vento contrario non lo ha certo avvantaggiato, vista la sua conformazione molto leggera. Il ragazzo progredisce lentamente ma con costanza ed ha forse individuato la sua specialità di elezione dopo aver fatto più di un pensierino sul salto in lungo.

B.G.

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