E’ MORTO UN GRANDE ATLETA

Il prof. Marcello Dani ha chiuso gli occhi. Classe 1931 è stato il primo livornese a vincere un campionato
italiano in atletica leggera ed il primo a vestire la maglia azzurra. Polemista, ma lucido fino alla fine, è
importante per i giovani d’oggi raccontare parte dei suoi inizi. Venuto a conoscenza, giovanissimo, che gli
occupanti americani nell’immediato dopoguerra avevano costruito una pista allo stadio, era rimasto
affascinato in particolare da quello che lui chiamava un uomo nero (Dillard che poi vincerà una medaglia
d’oro alle Olimpiadi londinesi). Iniziava a praticare l’atletica nella Società Sportiva Livorno, nata da un
connubio con il calcio. Autodidatta, con allenamenti improvvisati, solo dalla primavera in poi e non più di
3 volte la settimana (lui si definiva dilettante allo sbaraglio) si è costruito una invidiabile carriera sportiva
con vari titoli italiani sugli 800 e ben 11 maglie azzurre, Quando gli americani lasciarono Livorno la pista,
molto modesta rispretto alle attuali, era stata distrutta e la società si era sciolta. Un brevissimo periodo
come pugile, sport abbandonato dopo il primo ko, tornò all’atletica e passò a gareggiare con Lucca.
Contemporaneamente aiutava la famiglia che aveva un negozio di abbigliamento all’angolo tra Via
Ricasoli e Via delle Bandierine, abbandonato alla morte del padre. In un periodo che passò con il
marciatore Giardini ad Ascoli Piceno ebbe modo di conoscere e frequentare Carlo Vittori che diventerà
famoso come allenatore di Mennea E’ stata un amicizia continuata per tutta la vita. Insieme entrati alla
Farnesina, insieme per la prima volta in nazionale, insieme a vincere nel 1952 il primo titolo italiano. Poi
l’insegnamento per lunghi anni all’ITI con altre due colonne dell’atletica leggera livornese come i prof.
Erivino Biasi e Renato Carnevali. Contemporaneamente ha allenato il settore mezzofondo della Libertas
Livorno e, per un breve periodo, anche il settore velocità dell’Atletica Livorno. La sua carriera di docente
si è chiusa con un lungo periodo come responsabile dell’attività sportiva dell’Accademia Navale.Una vita
vissuta in connubio con lo sposrt. Condoglianze vivissime vadano alla moglie e alla figlia da parte del
Presidente Claudio Cerrai a nome del Consiglio Direttivo e del Direttore Tecnico Fabio Canaccini a
nome di tutti i tecnici bianco verdi.

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