Un atleta-giornalista affronta sempre, prima o poi, la questione del conflitto d’interessi. In questi ultimi mesi mi sono trovato a scrivere di me fin troppe volte! Così il karma mi punisce decretando, per stavolta, la soluzione: e alla Staffetta di Primavera ci vado come giornalista a tutto tondo (vediamo così se i valori del sangue torneranno un po’ nella norma).
E dunque: ennesimo banco di prova per i mezzofondisti bianco verdi, che a caccia di gare podistiche si sono mossi di sabato pomeriggio alla volta di Cascina. Non proprio i soli, dato che le novanta staffette iscritte hanno stupito anche gli organizzatori. A termine di paragone, c’erano tre volte le squadre della Centocampi che avevamo vinto due settimane fa. Come allora, portiamo due terzetti di grandi ambizioni (stavolta d’ambo i sessi): Antonio Bombace, Federico Meini e Luca Lemmi all’assalto del primato nella gara maschile, Diletta Signori, Valentina Spagnoli e Giulia Morelli in cerca di gloria nella femminile.
Principali contendenti sono le facce note delle corse su strada: i Prestianni – Curovich – Gesi in rappresentanza della Castelfranchese, e le Marconi – Lazzini – Prunea della Galla. Castelfranchese e La Galla… un cronista fantasioso ci troverebbe tanto di quel materiale da rendere le sfide con queste squadre una vicenda epica. Tanto più con la prima, che i colori sociali bianco e verde sembra adottarli per affronto. Alla Centocampi li avevamo battuti, ma si era trattato di pochi secondi. Per un secondo solo (!) le nostre ragazze erano state beffate dal terzetto di Pontedera alla Sere d’Estate di Fucecchio. Con questi antecedenti si aspettavano scintille!
Per il verdetto finale occorrono tre giri di quasi quattro chilometri: un rettangolo attorno al paese corso su asfalto, sterrato e sampietrini, indurito dalla presenza di un ponte e da un tratto lungo un argine. La staffetta vincitrice completa il tutto in poco più di 35 minuti, e purtroppo non è la nostra. Prestianni, Curovich e Gesi ci hanno rifilato un minuto e passa, e il meglio che potevamo fare era arrivare secondi. Anche l’argento non è stato cosa facile: Luca ha dovuto lottare e non poco per tenere a bada Bouazize (Toscana Atletica Futura) nell’ultima frazione. Federico gli aveva dato il cambio come terzo, quando davanti (questione di poco) c’era ancora il Gruppo Apuane; partito dal quinto posto, una piccola rimonta c’è stata, anche se parecchio inferiore alle sue attese. Proprio in questa frazione, Curovich ci rifilava la bellezza di 40 secondi, ipotecando la vittoria della sua squadra. Quanto ad Antonio, ha fatto il suo dovere nel primo terzo di gara: gestendo bene lo sforzo, pagava già mezzo minuto da uno scatenato Prestianni, ma il podio ce l’aveva a una cinquantina di metri.
Tutt’altra storia per il terzetto femminile: qui la “remuntada” riesce eccome! Non passano due minuti dall’arrivo di Antonio, che Diletta consegna il testimone come terza. La Marconi aveva fatto faville ma Valentina risponde con una prestazione spettacolosa: annulla il minuto e mezzo di distacco e si porta in testa alla gara. Giulia rincara la dose divertendosi anche a superare qualche amatore. Risultato: quasi un giro di lancette inflitto alle seconde, 22esimo posto assoluto e successo strameritato. A differenza del comparto maschile, con Saverio Marconi che lascia ai suoi parecchia libertà di scelta, Paolo Angioni seleziona gli appuntamenti delle sue ragazze con parsimonia. E in questi casi non sbaglia un colpo!
Gianmarco Lazzeri