Lo sforzo non indifferente della società nell’organizzare due pullman per la Finale del Campionato di Società Cadetti/e a Pistoia è stato ampiamente ripagato dal comportamento e dal grande successo di adesione e di risultati dei nostri giovani cadetti/e. Rimarranno per loro due giorni indimenticabili per il grande entusiasmo offerto e per aver vissuto insieme una doppia vittoria mai ottenuta dai colori bianco verdi.
Per fortuna la seconda giornata non è stata sciupata dalla pioggia, anche se il dover recuperare delle gare non disputate il sabato ha affollato i programma e costretto i giovani atleti a fatiche non di poco conto ricordando, anche, che una settimana prima quasi tutti, maschi e femmine, avevano fatto più gare in occasione dei Campionati Individuali. Si inizia con il martello e il salto in alto femminili. Nella prima, la campionessa regionale Vittoria Trumpy, nel suo infinito duello stagionale con la pietrasantina Martina Ricci, perde per pochi centimetri, ma il suo 40,73 porterà il massimo dei punti, 36, essendo la Ricci ammessa ma fuori classifica. Insieme a Vittoria salirà sul podio come sesta Terra Bertolini con il suo nuovo personale di 23,81, cinque metri di miglioramento che certificano il cambio di specialità intrapreso da poco. Sedicesima ed in progresso, con 18,14, anche Nadezhda Baudone.
Nella pedana opposta si disputa il salto in alto. La migliore, anche lei sesta e sul podio, Margherita Bonicoli che si riscalda stabilendo il suo nuovo personale di 1,38 (aveva più volte saltato 1,35) precedendo la compagna di squadra Anna Benetti, nona con la stessa misura e una Sara Pasquale che, pensando all’imminente e preferito salto in lungo, butta via la gara con tre nulli alla misura d’ingresso.
I maschi iniziano con il salto triplo che, una settimana fa, aveva laureato campione regionale Jacopo Ganni. Questa volta il bianco verde non sembra a suo agio e rimane molto sotto il suo massimo qualificandosi come quarto e un metro di meno (11,02). Sfiora i podio (ricordiamo che nella categoria i premiati sono sempre sei) Matteo Sormani con pochi centimetri meno (10,90).
La prima gara in pista saranno gli 80 con ostacoli femminili. Non abbiamo ambizioni di vittoria ma le nostre sono tutte di buon valore e tutte inserite nella serie migliore. Buona nel complesso la loro prestazione globale che vede Sara Pasquale, più a suo agio che non nell’alto, quinta con 13”27, Anna Benetti settima con 13”61 e Lisa Urgias ottava con 13”87 tutti tempi di buon livello ma lontani dai loro massimi.
Le nostre speranze sono riposte sulla gara maschile dei 100 ostacoli che si disputa poco dopo. Lorenzo Francesco Bertini, molto progredito nella stagione, parte con grande foga ma Claudio Francini di Sesto Fiorentino, più lento in partenza, si risveglia e lo brucia sul traguardo. Lorenzo sarà comunque secondo con un buon 14”27 non lontanissimo dal suo massimo. Terzo nella sua serie, ma ottavo finale con il personale eguagliato al centesimo (15”77), Mattia Ghisu.
Liberata la pedana dalle lanciatrici di martello c’entrano i discoboli. Ne schieriamo tre, ma anche qui non abbiamo molte speranze di medaglie. Il migliore, che sarà nono, è Niko Frati con m. 24,70 e poi troviamo al 19esimo posto Pietro Magherini con un miglior lancio di 16,22. Subito dietro c’è Osvaldo Fabbri, alla ricerca ancora della sua gara più congeniale, che fa un piccolo passo avanti con 15,99 m.
Nella pedana dell’alto, liberata dalle femmine, un’altra gara fiume che durerà due ore e mezzo. La vince con m. 1,74 il piombinese Marco Beccari, quando il nostro Iacopo Storai, campione toscano della specialità solo una settimana fa, rinuncia a continuare la gara avvertendo problemi di crampi che avrebbero potuto rovinare la sua partecipazione tra una settimana agli italiani. Iacopo sarà, comunque, secondo con 1,72 e Giovanni Tascini decimo con 1,53 pochi posti avanti, 13esimo, a Matteo Sormani accreditato di m. 1,50.
E’ la volta dei 1000 femminili con due maglie bianco verdi in competizione. Nessuna delle nostre ha il tempo per poter ambire alla prima serie, ma Vittoria Garzelli ne è quasi liberata e gareggia con impegno tanto da vincere la seconda limando di alcuni decimi il suo PB con 3’26”43 che le permette di essere la decima assoluta. Un po’ più dietro Chiara Martini, 13esima assoluta con un tempo di 3’31”73 molto vicino al suo migliore.
Tra i maschi nei 1000 sono due i rappresentanti dell’Atletica Livorno che hanno accesso alla prima serie. Andrea Manfredi, ancora provato dalla bella vittoria con primato del giorno prima sui 2000, lotta per una posizione di rincalzo e sarà quarto con un tempo di 2’48”49 non disprezzabile mentre Matteo Samaritani sembra un altro rispetto a Massa e termina la sua gara con buona grinta arrivando nono in 2’56”23. Il piccolo dei Baiocchi, Andrea, lotterà nella seconda serie fin sul traguardo polverizzando il suo personale con 3’02”40 (5 secondi di miglioramento) che gli varrà il 15esimo posto.
Terminata la gara di asta maschile, che era una continuazione di quella del giorno prima, inizia quella femminile che sarà un piccolo trionfo per le nostre atlete guidate da Virginia Rossi. Stessa misura di m. 2,20 con Margherita Bonicoli, reduce dalla pedana dell’alto, che si impone alla compagna Sofia Sarri. Più lontana, quinta, ma esordiente nella specialità Eleonora Bastone capace di superare gli 1,90. Un successo non previsto ma molto gradito! Insieme alle donne gareggiano anche gli astisti di seconda schiera con Simone Miele settimo saltando m. 2,20 mentre fa un passetto indietro Pietro Magherini nono con 1,80.
Nella pedana del lungo, con rincorsa in senso inverso per avere almeno il vento alle spalle (non sarà comunque mai rilevato), va in vigore una gara lunghissima (sono previste 4 prove per tutte). Sara Pasquale non perderà l’occasione di mettere il suo timbro con un’altra prestazione di buon livello: prima con 5,11. Non male anche Sofia del Moro che sarà quinta con m. 4,65 mentre Vittoria Trumpy sempre più lanciatrice e meno saltatrice sarà undicesima con 4,45.
La pista, a lungo senza protagonisti, riprende con la disputa delle serie dei 300. Troviamo al nono posto Alessandra Marasco con 46”50 che è un tempo molto vicino al suo migliore e poi notiamo i notevoli progressi cronometrici di Letizia Troffa 15esima con 48”11 e di Nicole Coscione 21esima con 49”90. Nella seconda serie maschile bella prestazione di Giovanni Tascini che, vincente e con possibile primato personale, veniva squalificato per supporto esterno di un compagno che preso dalla gioia gli ha corso accanto sul finale addirittura tagliando il traguardo in ottava corsia. In altra serie esordiva in 44”45 al 19esimo posto Jonathan Martiniano.
Ultime gare prima delle staffette finali due lanci e la marcia. Nel getto del peso da kg. 3 andrà sul podio come sesta la sempre più contenta Terra Bartolini che porta il suo PB da m. 8,19 a m. 8,32; poi esordirà con 6,26 che le varranno il 18esimo posto Nadezhda Baudone e come 21esima Rebecca Cavagnaro che, con il suo 5,42 aggiunge una dozzina di cm. al suo PB. Nell’attiguo giavellotto si contenderanno una medaglia, per il sesto posto Nicola Tiradritti ed Elia Sighieri; la spunta il primo con il personale di m. 34,78 mentre sarà inutile il miglioramento a m. 34,11 del secondo.
Cavalcata solitaria della marciatrice Valentina Adamo che, in Toscana, non ha più avversarie e attende con trepidazione le gare nazionali per verificare i progressi fatti. Valentina termina la sua fatica sui 3 km. in 16’22”01 ma non da l’impressione di spingere avendo tra una settimana l’impegno importante degli italiani di categoria.
Si termina con le staffette e saranno due trionfi: la squadra A dei maschi composta da Manteri, Borchi, Ganni, Ghisu vince in 47”93 e la formazione B composta da Fabbri, Miele, Magherini, Martinano sarà sesta in 51”72; per le femmine si impone il quartetto Gennai, Del Papa, Del Moro, Marasco con 53”18 con la formazione B formata da Cavagnaro, Troffa, Scotto, Bonicoli ottava con 57”62.
Poi il trionfo con urla e batter di tamburo per le due coppe conquistate: 745 punti i maschi sull’Atletica Firenze Marathon arrivata a 717 e Virtus Lucca a 711 e 725 punti delle femmine che hanno permesso all’Atletica Calenzano di arrivare a 719 e all’Atletica Prato a 690. Immaginatevi la baraonda sul bus al ritorno a Livorno!
B.G.