Per riempire il programma delle due giornate pontederesi dedicate alle prove multiple, gli organizzatori hanno inserito entrambe le gare di velocità per il settore assoluto e gli sprinter, pur sapendo che avrebbero dovuto lottare contro vento, non si sono tirati indietro. Affiancati anche da ostacolisti e saltatori, erano una trentina quelli che si sono esibiti. Assenti i big, impegnati agli assoluti a Rieti, in campo maschile il migliore è stato Andrea Rinaldi e in quello femminile Ilaria Germani.Il saltatore in lungo era in competizione nella stessa serie dei 100 di Nicholas Tori e Andrea Antongiovanni. Uscito anzitempo Nicholas che ha provato la partenza della vita, anticipandola ed essendo rispedito negli spogliatoi, tra i due Andrea la spuntava il lunghista sul longilineo viareggino. Rinaldi aveva già bene impressionato a Livorno correndo da solo in 11”19 e confermandosi questa volta con 11”23 che lo portava a salire sul terzo gradino del podio lasciando l’atleta di Luciano Benvenuti con la medaglia di cartone e 11”45. Discreto anche Fabio Denza che fermava i cronometri su 11”87 davanti all’altro ostacolista bianco verde Michele Del Corona 11”96 stesso tempo del fratello maggiore dei Rinaldi, Matteo, accreditato di 11”96. Un centesimo dietro (11”97) Michael Mazzantini che si è ricordato di aver iniziato la sua carriera sportiva come velocista. Interessante passo in avanti del master, con i tendini scricchiolanti, Alessandro Garofoli che abbatte per la prima volta la barriera dei 12” con 11”99. Ancora ingolfato dal duro lavoro per il tempo perso per l’infortunio Dennis Nesimoski corre in 12”06 mentre un po’ più indietro sono babbo Massimiliano Dello Iacono in 12”27, Diby Angel Kouassi in 12”35, l’ex Costa Etrusca Giulio Meini in 12”71 e l’ex marciatore, ora saltatore, Nicola Palomba in 12”99.
Non tutti, ma diversi di loro un’ora dopo si schieravano anche nei 200, e qui Nicholas Tori era più prudente ed abbastanza competitivo con un quarto posto in 23”43 ad una dozzina di centesimi dal suo PB; molto più lontano lo studente modello Matteo Rinaldi che completa la distanza in 24”09, i giovani ostacolisti Fabio Denza e Michele Del Corona, rispettivamente 24”18 e 24”30, il redivivo Andrea Warin con 24”59 e l’ormai quasi amatore ma sempre entusiasta Lorenzo Messeri con 25”13.
Tra le femmine la migliore è stata Ilaria Germani con 13”02 nei 100 e soprattutto con 26”54 nei 200. Peccato che l’atleta, che è anche tecnico e dovrebbe saperlo, è salita sul secondo gradino del podio senza vestire la tuta sociale o almeno la maglia, cosa non certo gradita dall’organizzazione e soprattutto dal presidente Marsi. Discreta anche Sara Repeti, che come la Germani si allena nel gruppo degli ostacolisti senza però mai schierarsi nelle gare con le barriere. 13”17 per Sara davanti alla neo lunghista Alessandra Demi Pacicca (13”47), all’ostacolista Margherita Guarducci (13”51), all’altra ostacolista Rachele Codevico (14”10) e alla saltatrice Giulia Favoriti (14”42).
Alcune di loro si sono esibite anche nei 200 e dietro la Germani troviamo ancora Sara Repeti (27”14), Margherita Guarducci (27”72), Martina Sangiacomo (28”48) e Rachele Codevico (28”74).
Poco frequentate le due gare del mezzofondo con il cecinese Lorenzo Bottazzoli, alla perenne ricerca di un tecnico che comprenda le sue esigenze, che corre i 1500 in 4’21”76 e poi il giovane moldavo Iulian Gilca che in pratica si allena gareggiando e che, dopo un 4’54”45 nei 1500, si esibisce in un 2’16”60 negli 800. Sulla stessa distanza, ma al femminile, Silvia Dini, che non riesce a trovare una gara con più di due concorrenti e termina con 2’36”37.