Con il prossimo primo gennaio 2015 l’Atletica Uisp Agostini non esisterà più. E’ un segno dei tempi che per tanti motivi, non ultimi quelli finanziari, cancella dall’organico delle società italiane una delle protagoniste del movimento giovanile. Da sempre legata a doppio filo con l’Atletica Livorno i suoi dirigenti, i suoi tecnici e i suoi atleti sono confluiti nella società che veste il bianco verde.
Ripercorriamo i momenti dello sviluppo della società fortemente voluta da Francesco Calderini. Il movimento Uisp nel dopoguerra non era gran cosa, completamente disgiunto dall’attività federale con gare locali o provinciali nelle quali si distinguevano i circoli Pizzi Ardenza, Borgo Cappuccini e Cantiere Orlando. Quando nel 1966 il Coni assegnò i Centri Olimpia, forma di alfabetizzazione motoria per i giovanissimi, all’Atletica Livorno, questa cedette i diritti all’Uisp Provinciale. L’attività si svolgeva all’inizio nella palestra al primo piano del Pala Cosmelli con la direzione del prof. Renato Carnevali. Quando quest’ultimo spiccò il volo per gli ambiti tecnici federali, lo sostituì il prof. Bruno Gabbi. Ripristinata la palestrina dello Stadio, dove ora c’è la boxe, tutta l’attività fu spostata potendo utilizzare l’impianto dell’Ardenza con il tempo bello. Li hanno operato e si sono fatti le ossa quasi tutti i tecnici bianco verdi da Drovandi, a Buonaccorsi, a Macchia, a Fabbri e agli allora giovanissimi Ceccarini, Marconi, Falleni, Pecorini, Foresi coadiuvati da tecnici, insegnanti di educazione fisica, come la Delle Piane e la Fanfani. L’età corrispondeva a quella degli attuali esordienti ma non gareggiavano, si preparavano e facevano una sola gara di fine corso a maggio e poi un arrivederci a settembre. Nonostante questo dai corsi Uisp è uscito Fabrizio Mori, il livornese più medagliato in atletica leggera. Crescendo, i maschi passavano all’Atletica Livorno mentre il movimento femminile non trovava spazi adeguati. Nel 1969 nasceva come società, essenzialmente femminile, l’Uisp Livorno, maglia bianca con scritta rossa, per opera di Francesco Calderini che ne assumeva la presidenza, assegnando alla prof. sa Taddei l’incarico tecnico. La prof. sa era, ed è, la moglie del prof. Bertani che in quel periodo era il massimo tecnico della Libertas Livorno. Visti i rapporti tra le due organizzazioni sportive in quei tempi, un abbinamento abbastanza fuori dal comune.
Le donne confluiranno nell’Atletica Livorno solo nel 1973, ma all’Uisp Livorno rimarrà l’attività dei centri e dei Cas con partecipazione all’attività federale nelle categorie dei ragazzi e ragazze (corrispondenti agli alunni delle scuole medie) che poi diventeranno ragazzi (prima e seconda media) e cadetti (terza media e prima superiore). Sono anni nei quali l’attività si sposta sempre più presso il Campo Scuola lasciando lo spazio angusto della palestrina del Picchi e sorgono i primi sponsor. L’UISP Itong e l’Uisp Leone Mare che faranno conoscere in Italia il movimento giovanile livornese che, in alcuni anni, raggiungerà i 400 tesserati nelle categorie ragazzi/e e cadetti/e. Alla fine degli anni ’80 lo sponsor principale diventa la Ditta di Alberto Agostini, con sede in via dell’Industria, la più importante distributrice d’impianti e materiali per uffici. Da quel momento si chiamerà Atletica Uisp Agostini Livorno e per 25 anni non ci lascerà più diventando importantissima nello sviluppo dei giovanissimi. Con l’avvento della categoria esordienti sarà il fulcro del motore bianco verde e alla sua direzione passeranno nomi importanti come il prof. Meucci, Giuseppe Pucini fino all’ultimo direttore Giuseppe Pecorini. Con enorme dispiacere il consiglio direttivo ha deciso di chiudere l’attività federale, anche se lo sponsor rimarrà ancora sulle magliette della nuova Atletica Livorno.