Il 27 e 28, in contemporanea – visto che di prove multiple in un anno ce ne sono tante … – si sono svolti a Firenze (Soffiano) i Campionati Toscani e a Lana (BZ) il Multistar che, per quest’anno, ha abbandonato la sede storica di Firenze.
Marta Giovannini circa due mesi fa fu avvisata che avrebbe potuto partecipare al Multistar e la Società fece la segnalazione, al raduno di Pasqua, a Grosseto, le fu detto che non sarebbe stata chiamata ma tre giorni prima dell’evento, tutto è cambiato ed è stata iscritta formalmente ed ha quindi partecipato. Certo, la preparazione era mirata ai Campionati Toscani e quindi non ha sconvolto più di tanto, però alla faccia dell’organizzazione (anche federale). Questo le ha impedito di prendere parte al campionato regionale dove, con lo stesso punteggio di Lana, sarebbe salita sul primo gradino del podio con i suoi 4.856 contro i 4.503 della vincitrice. Partiamo da qui. Un punteggio che diviso per le sette gare porta ad una media vicinissima ai 700 punti per gara, che dire, molto buono. Ora analizziamo i singoli eventi. Tempo freddino, anche a Firenze almeno il secondo giorno, si inizia con gli ostacoli dove ottiene subito un ottimo 14.92, potevamo immaginare che avvicinasse il muro dei 15” ma non che lo abbattesse, brava, chi ben comincia è a metà dell’opera, così è stato. Seguono nell’ordine il salto in alto dove, finalmente, abbatte anche qui un muro quello dell’uno e sessanta, questa specialità,che le piace molto, l’ha sempre fatta un po’ tribolare, ora si è sbloccata. Segue il peso, che per lei, che ha poco in simpatia i lanci, risulta ostico, ma in realtà stupisce lei stessa perché ottiene il pb anche qui con 10.16. Si torna alle corse con i 200 con i quali si chiude la prima giornata, buono il tempo perché con 26.23 lima il suo precedente record di 5 centesimi. La seconda giornata inizia altrettanto bene con 5.64 di salto in lungo che è vicino di 13 centimetri al suo pb. Torna ai lanci con il giavellotto ed anche qui stupisce perché ottiene un ottimo 29.59 che risulta essere un altro pb. Si passa agli ottocento per chiudere questa esperienza ed anche qui corre bene, fa 2.26.21 e non ottiene il suo miglior tempo forse anche paga degli altri risultati. Esperienza internazionale affrontata, al primo anno da junior, con grinta e determinazione senza farsi troppi problemi, mette a frutto un’ottima preparazione invernale curata dal padre Stefano e, finalmente, dice di essersi divertita e sorride di gioia.
A Firenze, sulla rinnovata pista di Soffiano, abbiamo due bianco verdi: Eva Guantini e Marzio Signorini. La prima si soddisfa con il secondo posto assoluto e con tre pb, vediamoli. Nella sua gara, i 100hs, torna abbondantemente sotto i 16” ed è molto contenta, il 15.67 la ripaga di tanti sacrifici fatti per quella che era diventata la sua gara prima che si avventurasse alle prove multiple. Si va al salto in alto dove ottiene, con 1.44, il suo pb, avrebbe potuto fare di più ma l’ultimo mese ha tribolato un po’ fra i tanti problemi che sta vivendo. Si va al peso, sembra addormentata con due lanci sotto i 10 mt. al terzo si sveglia ed ottiene un buon 10.57 che la dice lunga di cosa avrebbe potuto fare. Via con l’ultima gara del primo giorno che non soddisfa nessuna perché un’ora e mezzo di attesa e ritardi vari per decidere in che direzione correrli: ora Soffiano dispone di due rettilinei omologati, finalmente, c’è sempre vento così è possibile scegliere e favorire un po’ gli atleti; un brutto 29.05 che interrompe la strada dei quattromila. Nel secondo giorno, con freddo e pioggia, si parte con il salto in lungo, gara strana e condotta in modo altrettanto strano. Nelle prove si capisce che potrebbe starci anche il pb e la conferma viene dal primo salto, staccando oltre 30 cm. dietro ottiene un promettente 4.80 ma finisce lì perché, come stranita, si inventa due rincorse diverse in tutto, in una addirittura salta con l’altra gamba. Si riprende nel giavellotto dove con 29.14 ottiene l’altro pb in questi campionati. Complessivamente 3.858 punti che è il suo record ma con tre gare (quasi la metà) praticamente gettate alle ortiche. Chiude con un impegnato 800 dove, però, non va oltre il 2.49.96. Sale sul podio radiosa anche se sapeva di poter chiedere di più a se stessa, alla prossima.
Dopo le donne, per importanza e cavalleria, veniamo a Marzio.
Sapeva che avrebbe potuto fare bene in diverse gare, la sua tranquillità non dimostra però il vulcano di adrenalina che ha dentro, in gara è determinato, ha grinta da vendere, sa concentrarsi e ottenere dal suo corpo ciò che gli chiede. Parte subito con il record nei 100 mt. (vento regolare) con un buon 11.68, buona la prima parte, tiene con facilità ma in fondo si indurisce un po’, va bene così. Nel lungo ottiene (5.91) il pb di un centimetro (non vale ai fini della gara individuale per il poco vento alle spalle), non riesce ad andare oltre questi benedetti sei metri, fino a quando non “esploderà” perché nelle gambe ci sono già. Si passa al getto del peso, lui, con quel “fisico da lanciatore”, non si fa problemi e ottiene un altro pb. Questa volta più consistente, circa 70 cm. in più, 8.71. Ed eccolo all’alto dove proprio pochi giorni prima aveva ottenuto, nelle gare scolastiche, il suo record con 1.82 ed allora, dopo il buon 1.80 ci prova e va a 1.83 con due buone prove ma nulle, arriverà, comunque è il record nelle multiple. Finisce la giornata con i 400. Gara preparata in inverno con tanta corsa, convinto che migliorando la velocità (vedi il pb nei 100), ed avendo resistenza, si possano (debbano) fare dei passaggi più sostenuti, ci da dentro e nel finale, sostenuto dal suo diretto avversario che gli era davanti, spinge bene e lo supera, record portato a 53.28. La prima giornata lo vede in seconda posizione nella classifica provvisoria. Il secondo giorno sappiamo che pioverà e se ci ha salvato la mattina non lo fa nel pomeriggio; infatti, durante il disco, la gara viene interrotta e si aspetta circa un’ora per riprendere, anche l’asta inizia che ancora schizzetta. La prima gara sono gli ostacoli, anche questi ben preparati, infatti ecco l’altro record con 16.10 e gara vinta. Nel disco con 23.85 si accontenta di un modesto pb; nell’asta ci prova e, a dispetto dei punti, passa la quota di 3.30 per tentare i 3.40 che non gli riescono ma presto saranno suoi. Via con il giavellotto dove con 33.84 ottiene l’ennesimo pb. Ultima gara, la “bestia” per tutti i decatleti, la affronta con piglio, conduce in testa per tre quarti poi, sfibrato, arriva al traguardo in seconda posizione con 4.54.98. Sia in questa gara che nei 400 non si lascia andare a terra, sta in piedi con piglio e tenacia, nei 400 poi, visto il cartellone del crono, ha la forza di correre dal suo tecnico per un abbraccio liberatorio dalle prime cinque fatiche.
Un particolare ringraziamento Eva e Marzio lo dedicano a Mario Poropat che con pazienza li ha trasformati in quasi giavellottisti. Marzio, per il salto con l’asta, ringrazia Giacomo Giusti che, soprattutto, gli ha tolto la paura di andare a testa in giù, ma l’opera è appena all’inizio e deve continuare.
Ed ora, salvo i prossimi campionati italiani per Marta e Marzio, le multiple tornano nel silenzio !!!
Fabio Canaccini