Più complessa la seconda giornata modenese degli italiani delle prove di resistenza. Si gareggia contemporaneamente in pista e su strada e la nostra attenzione è messa a dura prova. Comunque e per fortuna il tempo è bello e questo favorisce lo spettacolo.
Per i colori bianco verdi inizia il piccolo allievo Rajan Kumar Del Vecchio, giunto alla corte di Saverio Marconi quest’anno e il connubio è stato facile anche per la buona volontà del giovanissimo di origine indiana. Schierato nei 3000, distanza sulla quale aveva vinto due settimana fa il titolo regionale, ha gareggiato con intelligenza e grinta rimanendo attaccato al trenino della terza serie chiudendo con il nuovo personale di 8’57”60, con oltre 10 secondi di progresso e la consapevolezza che le lunghe distanze potranno essere il suo campo di future battaglie.
Subito dopo si passa nell’attiguo parco dove si svolge, su un circuito di 1 km. la competizione delle gare di marcia. Nei 10 km. junior è di scena Giulio Scoli, che negli anni si è scavato una nicchia importante tanto da essere stato convocato in rappresentativa nazionale junior. Bella e lineare la gara del diciannovenne atleta di Giorgio Favati. Passa come sesto al primo km. e mantiene la posizione per tutti i seguenti nove giri. Importante il tempo finale di 44’14”, che migliora il 46’40” che un anno fa aveva fatto a Podebrady e senza nessun richiamo tecnico dalla giuria.
Subito dopo parte la gara femminile sui 10 km. sempre di marcia e qui Sara Perullo fa un piccolo capolavoro dimostrando i grandi progressi che ha fatto in questa stagione nonostante i problemi derivanti dal Covid-19. Un anno fa a Bressanone terminava la gara in 57’49” e quest’anno il suo tempo è stato di 52”21, fatto in un’età nella quale la gran parte delle femmine ha attaccato le scarpette al chiodo. Brava e meritato l’ottavo posto tra le under 23 con la promessa che questo sarà solo un punto di partenza e non il culmine della sua carriera.
Si ritorna in pista con i 5000 promesse maschili dove gareggia Dario Guidi. Schierato in una terza serie con pochissimi partenti, non trova il ritmo giusto e rimasto isolato finisce per onor di firma. Non è stata questa una stagione fortunata per il ventenne mezzofondista che ha pagato oltre misura l’impatto con gli studi universitari e il suo tempo finale di 15’56”44, lontanissimo da quanto faceva un anno fa, non gli risolleva il morale. Siamo sicuri però che riuscirà a organizzarsi meglio e ritornerà quella bella promessa che era da giovanissimo.
Altra uscita dall’impianto e tornati sull’attiguo parco assistiamo alla partenza della gara dei 5 km. allieve di marcia dove sono schierate Giada Traina e Valentina Piserini. Non è presente Martina Quartararo, bloccata a casa in lacrime dall’Asl per l’infezione al covid di un compagno di classe. Eccezionale la prestazione delle due: Giada lascia sfogare nei primi due giri qualche avversaria ma, quando decide di cambiare ritmo, è inavvicinabile. E’ migliore tecnicamente anche di 15 giorni fa, ed è sufficiente un 24’14” per vincere in solitudine. La sua è già una bella collezione di titoli italiani e la vittoria di Modena segue i due titoli italiani cadette e quello dell’esordio come allieva nelle indoor. E’ determinata, precisa, attenta ai suggerimenti e noi gliene facciamo uno. Sorrida di più e sarà più simpatica anche alle avversarie. Valentina vive alla sua ombra ed è un’importante compagna d’allenamenti e pur con una struttura diversissima ha i suoi successi. Il suo undicesimo posto in 26’21” è un bellissimo risultato ed un riconoscimento al lavoro di un anno.
Chiudono la due giorni di Modena le mezzofondiste di Paolo Angioni Giulia Morelli e Diletta Signori schierate sui 5000. Giulia era in una seconda serie abbastanza ben frequentata, non denotava crisi di ritmo ma era poco decisa nel km. finale finendo nona in 17’27”74 tempo molto vicino al suo personale stabilito solo quindici giorni fa in occasione della vittoria del titolo regionale a Marina di Carrara. Diletta è stata in forse se partire a causa di un attacco febbrile ad inizio settimana, non si è allenata ma rinunciare ad un campionato italiano era troppo. Schierata in terza serie, povera di partecipanti, aveva trovato una compagna di viaggio, ma quando le gambe hanno incominciato a non rispondere più è scivolata indietro ed ha terminato in 18’37”33 che, dopo il tempo di Marina di Carrara, non poteva certo soddisfarla.
B.G.