La terza edizione del meeting nazionale dedicato alle prove multiple, organizzato a Firenze dalla Prosport, società che ha nel suo DNA la pratica e lo sviluppo delle prove multiple, è stato vinto dopo due giorni di duri scontri dalla livornese dell’Atletica Marta Giaele Giovannini. La 21enne bianco verde non si tira mai indietro quando c’è da lottare sulle sette gare da disputare in due giorni. Negli ultimi tre anni con dodici gare, delle quali la metà vinte, è diventata una protagonista in campo italiano. La località e il momento non era certo il migliore a causa di un caldo opprimente ma le partecipanti hanno tutte portato a termine le loro fatiche.
Marta, che pratica l’atletica dal 2005 giocando con gli esordienti, è allenata dal padre Stefano a sua volta decatleta e seguito dal grande Vittoriano Drovandi, ma in famiglia tutti si sono avvicinati con successo all’atletica leggera a partire dalla madre Simona Piaggi a lungo n. 1 delle ostacoliste bianco verdi, alla sorella minore Elena Aurora, discobola, al fratellino Gregorio che si affaccia al mondo giocoso degli esordienti.
Le gare della prima giornata iniziano il più tardi possibile (17.30) considerando che si debbono fare quattro specialità ma si deve terminare prima delle 21,30 non essendoci i fari per l’illuminazione elettrica. Alle 17,30 si parte con i 100 ostacoli. Marta è in seconda serie e li correrà in 14”18 con vento favorevole di m. 0,7 al secondo prendendo la testa ed incamerando i primi 953 punti.
Molto buona anche la seconda gara, il salto in alto iniziato 40’ dopo. Entra a 1,56 superati al primo tentativo, come 1,59 e 1,62. Sarà necessaria una seconda prova a 1,65 mentre 1,68 sarà ancora superato subito. La misura di 1,68 è il suo record personale ed è la quinta volta che Marta super l’asticella a questa misura. Confermata la prima piazza con altri 830 punti.
Le prime difficoltà vengono dal getto del peso, una delle gare ostiche per lei. Sarà un secondo posto dietro l’alto atesina Pirker e i suoi lanci saranno all’inizio molto modesti con m. 10,80 e 10,83. Per fortuna il terzo sarà di 12,25 che rimedierà la situazione con altri 678 punti. Si chiude la giornata sul far della notte alle 21,15 con i 200. Ancora seconda nella seconda serie con 25”61 (vento -0.3m/s) dietro l’emiliana Carteggiani con 832 punti che le permettono di mantenere il primo posto nella graduatoria.
Tre gare nella seconda giornata iniziata alle 17.00. Il lungo è una delle specialità favorite: inizia con 5,72 (vento nullo), prosegue con 5,82 (vento +1,00m/s) e molto bello il terzo, ma purtroppo nullo. Sarà ancora primo posto e un aggiunta di 795 punti. Dolori nel giavellotto dove è sicuramente migliorata nel tempo ma, rispetto alle avversarie, fa molto meno. M. 31,91 al primo, nullo al secondo, solo 27,59 al terzo tiro per 513 punti e qui lo speaker mette in dubbio la possibilità di vincere perché si fanno sotto l’ucraina Krista Spruder, che in Italia gareggia per l’Atl. Aversa, Sara Chiaratti della Libertas Unicusano Livorno ed Elisabetta Baldelli del Cus Perugia.
Alle 19,30 si corre la serie unica degli 800 che chiude l’eptathlon. Marta corre con estremo giudizio lasciando scappare la Corteggiani che era piuttosto attardata nella graduatoria e controlla tutte le altre addirittura superandole sul traguardo in 2’24”54 che le portano un bel bottino di 753 punti. Sarà poi una corsa a gettarsi nelle tinozze ghiacciate per rigenerare la circolazione messa a dura prova dalle 7 fatiche relativamente in poche ore. Le autorità della circoscrizione fiorentina faranno poi una premiazione a tutte le atlete anche se la campionessa italiana 2022 Marta Giale Giovannini non faceva altro che ribadire di essere la migliore con i suoi 5364 punti davanti all’ucraina Krista Spruder con 5233 e alla concittadina della Libertas Unicusano Sara Chiaratti con 4949 punti.
Nelle gare di contorno abbiamo visto anche l’ex bianco verde, ora tesserato con l’Aeronautica, Alessio Mannucci. Per il campione italiano 2022 di lancio del disco è stata tutt’altro che una festa. E’ arrivato terzo dietro alla Fiamma Gialla Giovanni Faloci (57,62) e alla Fiamma Oro Nazzareno Di Marco (55,77). Modesta la successione dei lanci del colligiano: X – 54,43 – X – 54,91 – 54,45 – 54,53 tutti lanci molto lontani rispetto a quelli che gli avevano regalato poche settimane fa il primo titolo italiano assoluto.
B.G.