Venerdì 18 novembre, l’Atletica Livorno, in collaborazione con il Comitato Toscano Fidal ed il Centro Studi e Ricerche, ha avuto il piacere e l’onore di ospitare, presso la sede CONI cittadina, il professor Vincenzo Canali, il quale ha presentato la sua visione della postura come mezzo di prevenzione dei traumi con conseguente sviluppo della forza in atletica leggera.
Aperto a tutta la regione, l’intervento di prof. Canali ha richiamato a Livorno tecnici da tutto il territorio regionale, sintomo di grande interesse per una materia affascinante come la postura.
Canali, portando esempi pratici di esperienze con grandi campioni come Yelena Isimbayeva, Thiago Braz Da Silva, Federica Pellegrini e Francesco Totti, ha espresso al pubblico accorso l’importanza che hanno le catene muscolari, il rapporto tra forza dell’addome ed il resto dei comparti anatomici e le modificazioni corporee che si subiscono nel momento dello scompenso.
Come ha sottolineato prof. Canali, il lavoro posturale su un atleta deve essere specifico e mirato, perché ogni soggetto ha le proprie caratteristiche anatomiche che determinano lavori specifici per ogni sfaccettatura, ma in generale, quando le trazioni esercitate dalla ”periferia” muscolare eccedono la sopportazione e la stabilità dei muscoli addominali negli angoli specifici della specialità prediletta, nascono i famosi compensi, che vanno ad influire sulla colonna vertebrale, sull’angolo tibio-tarsico e sui muscoli legati a bacino e ginocchio. Tutto ciò, ha spiegato Canali, produce instabilità nei soggetti, non solo nelle attività sportive ma anche nei gesti quotidiani, creando terreno fertile per l’insorgere di traumi.
Ringraziando caldamente il professor Vincenzo Canali per il suo illuminante e preciso intervento, vorremmo esprimere la nostra gratitudine anche verso il Comitato Regionale Fidal, il CONI cittadino che ci ha accolto e tutti coloro che sono intervenuti all’evento. Questi sono piccoli ma importanti tasselli che contribuiscono a far crescere società sportive ed il movimento dell’atletica in toto.
Alessandro Bacci