Invitato a partecipare al Meeting di Regensburg, l’antica Ratisbona, città bavarese a nord di Monaco, il nostro Joao Neves Bussotti ha fatto un piccolo capolavoro vincendo sui 1500 con il suo nuovo personale di 3’40”10. I battuti non erano atleti di grande nome ma comunque tutti con personale sotto i 3’40”. Anche in questo caso il bianco verde in maglia dell’Esercito non ha trovato un ritmo velocissimo (solo, si fa per dire, 2’28” ai 1000) ma la sua condizione sempre più brillante gli ha permesso un 300 finale in progressivo che ha asfissiato gli avversari. Tra questi il lettone Dmitrijs Jurkevics (3’41”40), il rumeno Ioan Zaizan (3’41”40), il tedesco Stefan Hettich (3’42”27) ed il padovano Marco Pettenazzo (3’42”27). Il tempo di Joao è migliore del minimo per la partecipazione ai Campionati Europei ma, dato che l’hanno raggiunto in quattro, la decisione su chi portare la darà l’ordine d’arrivo di Rieti a fine mese.
Non è stata certamente memorabile la partecipazione dei toscani al Memorial Pratizzoli a Fidenza, un nono posto che non era mai stato toccato negli anni precedenti e, pur con la giustificazione di tante assenze, dà un’immagine dell’atletica toscana giovanile in grande difficoltà.
Se poi ci si mette che tre giorni prima si organizza il Trofeo delle Province che a sua volta veniva quattro giorni dopo una giornata di Coppa Toscana con le prove multiple, si capisce la contro performance della squadra in maglia bianco rossa.
Anche tra i nostri rappresentanti si sono salvati in pochi. Sicuramente il migliore è stato Jean Carlos Marcuccio, in un primo tempo selezionato per il getto del peso ma che ormai si sente avviato sulla strada del martello ed ha chiesto, Ceccarini consenziente, di lanciare quest’ultimo. E’ stato accontentato ed ha stabilito, alla terza gara dell’anno, un nuovo personale di mt. 54,33 che lo pone secondo solo all’altro toscano di Marina di Carrara Federico Moruzzi. Eccellente Chanda Bottino che ha corso i 300 in 41”88 e poi si è ben espressa con una frazione della 4×100 arrivata al quarto posto.
Nella norma un’infaticabile Marta Giaele Giovannini che in una settimana si è schierata su sei gare.
Da considerare un successo il suo 5,18 nel lungo.
Sotto tono Melissa Becherini, poco abituata a salti distanti 5 cm. ogni misura e che si è fermata a 1,50 come il cadetto Luca Beltramini che sembra un lontano parente di quello che quest’inverno saltava 1,66 con la tuta addosso. La sfortuna si è accanita sul siepista Andrea Mattera che a metà gara, mentre superava per prendere posizione per il volatone finale finiva per le terre involontariamente sgambettato da un avversario. Dopo il capitombolo, il mezzofondista di Saverio Marconi riprendeva con rabbia ma piazzamento e personale erano ormai compromessi. 3’46”74 il suo tempo finale.