GRANDI PROGRESSI DEI CADETTI A CECINA

Siamo quasi alla fine della stagione ma a Cecina, in occasione del Meeting sponsorizzato da Etruria Luce e Gas, i nostri cadetti si sono messi bene in luce facendo dei progressi di notevole valore. Allenarsi volentieri e con entusiasmo ha sempre prodotto effetti benefici, ma viste le conseguenze che ha fatto in giro per la Toscana il Covid non era poi tanto scontato. I nostri giovani hanno vinto tre delle cinque gare ma hanno anche fatto ben tredici primati personali, cosa non certa a fine stagione.
Iniziando dalle femmine, abbiamo apprezzato la conferma sui 300 della campionessa toscana Margherita Milani che ha ribadito, con 43”6, quella che era stata quasi una sorpresa a Campi Bisenzio. Ha abbandonato la specialità (salto in alto) che l’aveva resa nota da ragazza ed ha imboccato la strada della sorella partendo però già da un gradino superiore. Ha esordito sulla distanza Aurora Bardarè con 47”0 anche se la sua propensione è per le distanze con barriere. Ha, però, vinto la sua serie e questo fa pensare che ci possono essere ampi margini di miglioramento. Dietro di lei sono giunte le compagne Yoake Garzelli che ha fermato i cronometri su 47”3, Rebecca Franculli accreditata di 47”8 e Anna Risaliti alla sua prima esperienza con 52”3.
Il vento ha un po’ aiutato le saltatrici in lungo ma ben quattro hanno fatto il loro personale. Ha vinto la gara Giulia Quochi che un pensierino a superare i 5 metri l’aveva fatto, ma vincere facendo 4,93 con un progresso di 19 centimetri è un bel biglietto di presentazione per la sua futura carriera da allieva con la guida di Massimo Favoriti. Enorme il progresso di Anna Siria Nicolardi, nome nuovo che da un esordio con m. 3,32 è passata a m. 4,08. Mica male! Anche Teresa Mariani con vento nei limiti aveva saltato recentemente m. 3.83 e ora vanta un 3,97 di tutto rispetto. Gaia Matteoli non saltava più da un anno ma con m. 3,94 migliorava di 3 cm. Buttali via! Lucrezia Elisabetta Gambarini ha indovinato un solo salto e nemmeno il migliore dovendo accontentarsi di m. 3,84. Ha esordito nella specialità Melissa Bastiani con m. 3,54 e non è un esordio malvagio.
L’analoga gara dei maschi ha visto cinque personal best su cinque partecipanti e con alcuni di loro che hanno fatto progressi enormi. Il neo campione toscano di salto in alto probabilmente non aveva affrontato la specialità da tanto tempo perché portare il suo PB da m. 4,94 a m. 5,86 non è cosa da tutti. Manaseb Scotto, che era più accreditato di lui, è si migliorato ma aveva 5,63 ed è passato a 5,83 che è un progresso più normale. Bravo anche Edoardo Batoni, poco conosciuto come saltatore in lungo, ma nell’occasione ha saputo applicare i suoi progressi da velocista con un buon PB di 5,46. Si pensi che il giovane aveva un personale di 3,88! Alessio Spagnoli progredisce da m. 4,90 a m. 5,14 e Valerio Bortolotti fa il suo primo salto oltre i 4 metri anche se di soli 2 cm.
Quattro i bianco verdi nei 1000 con vittoria e record personale con 2’52”2 di Antonio Del Vecchio, ragazzo estremamente serio che alterna allenamenti a Livorno con Saverio Marconi a quelli in solitudine nelle campagne della sua Guasticce. Ci teneva a migliorare Gabriele Ceccarini, ma non c’è riuscito per un’inezia concludendo in terza piazza la sua gara con 3’04”3. Piccoli, ma significativi progressi per Flavio Sorbo (3’09”0) e Gabriele Altini (3’16”7) che si applicano con costanza e prima o poi sbocceranno.
Tre i maschietti schierati nei 300 con un bel risultato, 40”9, di Francesco Savi, esordiente sulla distanza, con l’ex mezzofondista Leonardo Saladino che ha stracciato il suo precedente primato facendo fermare i cronometri su 43”3 e Filippo Beccaceci, alla ricerca della gara giusta, che chiude in 45”5.

B.G.

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