Doveva essere un campionato provinciale per la categoria ragazzi/e quello disputato il 7 settembre a Cecina, ma si è trasformato in un TAC aperto anche ai piccoli atleti della regione e dedicato alla memoria di Francesca Esposito la sfortunata atleta cecinese, che ha gareggiato anche per i colori dell’Atletica Livorno, deceduta qualche mese fa. Era il ritorno ufficiale della categoria, ferma alle campestri dello scorso inverno, alle competizioni. Non erano tanti i e le bianco verdi, dodici, ma erano quelli che terminato il lockdown sono tornati con una certa costanza al campo scuola. Coniugando l’evidente crescita fisica dell’età al buon lavoro fatto da Federica e Curzio si sono visti dei grandi progressi. Per evidenziarli, ai risultati di ognuno aggiungiamo tra parentesi il vecchio primato personale e si può constatare che il 95% ha progredito e non poco.
Nella prima gara della giornata abbiamo visto una Sofia Del Moro, cresciuta e come sempre determinata, vincere in 10”3 (11”06 nel 2019) i suoi 60 ostacoli. Siamo curiosi di sapere in quale specialità proseguirà da cadetta perché nella seconda gara disputata fa suo anche il salto in lungo con m. 4,45 (4,15), ma imitare mamma Serena Fontanelli sarà un buon incentivo.
La terza vittoria bianco verde della giornata è opera della saltatrice in alto Emma Pieri con un meraviglioso salto a 1,46 (aveva 1,34) costretta però già dopo gli 1,30 a saltare da sola con poco recupero. Per riscaldarsi aveva fatto un 60 dove è arrivata seconda con 8”7 (aveva 9”2) sintomo anche questo di ottime qualità di partenza. Speriamo non si sciupi crescendo come troppo spesso succede alle femmine.
Laerte Manteri ha imitato la Del Moro vincendo due gare. La prima abbastanza agevolmente nei 60 ostacoli con 9”5 (aveva 9”9), la seconda nel tiro del vortex che ha bisogno per emergere di ben altre qualità. Il suo miglior tiro è stato di m. 46,07 ben oltre 10 metri il suo precedente PB (35,00).
Il lungo maschile è stato appannaggio di Edoardo Borchi, un cognome che nel lungo all’Atletica Livorno ha segnato un epoca. Il figlio di Leonardo, pur con un piccolo problema muscolare, non ha voluto disertare e facendo solo la sua specialità ha stampato un buon salto di m. 4,67 progredendo non poco dal suo precedente PB di 4,43. Nella sua gara bravo anche Matteo Sormani arrivato secondo con m. 4,21 demolendo il suo precedente miglior salto di m. 3.98.
L’ultimo vincitore è stato Matteo Samaritani, anche lui figlio d’arte. Matteo non fa il velocista come il padre ma dopo aver assaggiato all’esordio gli ostacoli con 10”2 ha dimostrato buone attitudini nella qualità resistenza andando ad imporsi con 1’48”6 nei 600 (ex pp 2’01”1).
Apprezzata la prova nei 60 piani di Giulia Del Papa chiusa al secondo posto con 8”7 mentre era terza nel salto in lungo con m. 3,48. Enorme progresso del minuscolo Giovanni Tascini salito nel salto in alto dal suo precedente personale di 1,28 a 1,43 che gli ha concesso di salire sul secondo gradino del podio per un auto premiazione come è andata di moda dall’arrivo del Covid 19. Ha provato anche i 60 piani e con 8”8 ha eguagliato il suo personale classificandosi quinto.
Altra medaglia d’argento per Lucrezia Cioni che è andata a far compagnia sul podio del salto in alto a Emma; 1,34 la misura saltata con un promettente progresso di 6 cm. Si era esibita in precedenza anche nei 60 piani chiudendo sesta e portando il suo PB da 9”5 a 9”2. E’ stato bronzo per Andrea Baiocchi che segue le orme di mamma e del fratello maggiore correndo i 600. Buono il suo 1’56”9 che cancella il precedente PB di 2’05”5. Non è velocissimo ma non ha disdegnato di esordire anche nei 6o ostacoli con 12”0.
Il podio del salto in alto ragazze era tutto bianco verde e la terza è stata Letizia Troffa che ha incrementato il suo primato personale portandolo da 1,20 a 1,28. In precedenza ha provato anche i 60 metri piani che aveva corso in passato in 9”6 e ora in 9”2. Si chiudono i podi con il bronzo nel vortex di Elia Sighieri, altro nome che ricorda un lanciatore del passato. Elia ha lanciato l’attrezzo che fischia a m. 41,16 cancellando il suo precedente di 34,19 dopo aver corso i 60 piani demolendo il suo personale portato da 10”2 a 8”7 ma che gli è valso solo il 4° posto.
Jacopo Ganni frequenta il campo di atletica solo in estate, poi torna alla pallavolo che è il suo sport d’elezione. Ha esordito nel salto in alto sfiorando una medaglia con il suo miglior salto a 1,37 e ha polverizzato il suo primato nei 60 ostacoli portandolo da 10”9 a 10”3. Presenti anche due cadette nella gara di salto in alto con Teresa Mariani uscita contenta per il progresso da 1,28 a 1,30 e Sofia Mancuso non soddisfatta di essersi arenata a 1,20.
B.G.