Il Campo Scuola Renato Martelli ha ospitato la seconda giornata dei Campionati Provinciali Giovanili inseriti di nuovo nei programmi dopo un assenza di molti anni. Si temeva una penuria di atleti considerato che nelle categorie giovanili non si gareggiava da tempo a metà luglio ed invece l’impianto livornese ha visto oltre cento atleti contendersi i titoli in programma.
Si è apprezzato il bel salto di qualità di Alessandro Igor Gualtieri che sta veramente mettendo a frutto gli insegnamenti del giovane neo tecnico Davide Paolini e progredisce di gara in gara. Aveva fatto il suo personale nel getto del peso solo due settimane fa a Piombino e sulla pedana di casa l’ha di nuovo superato per ben due volte lanciando la palla di ferro da kg. 4 a mt. 13,25 che gli regalava il secondo titolo provinciale dopo quello del disco conquistato a Cecina. Va piano, ma va lontano, anche il piccolo Leo Carcea che progredisce a m. 10,86 auspicando di essere protagonista il prossimo anno. Rimanendo nel campo dei cadetti ha conquistato la medaglia di bronzo nel salto in alto Alessio Spagnoli con la misura di 1,53, superata al terzo tentativo.
Erano leggermente di più le nostre cadette e nella gara degli 80 ostacoli hanno occupato integralmente il podio: prima con il nuovo personale di 12”5 Eleonora Parlanti, seconda con 14”0 Alessia Dentone che è riuscita a mettere il petto pochi centimetri avanti a Martina Lemmi che ha uguagliato il suo recente 14”0. Da considerare che c’era anche vento contrario e i risultati sono tutti molto interessanti. Era partita bene anche Federica D’Agostino ma si è un po’ spenta per strada portando comunque il suo nuovo personal best da 16”0 a 15”5 che la deve soddisfare.
Federica si presentava poi nella pedana del salto in alto conquistando l’argento con un salto di m. 1,35. Rimanendo tra le cadette c’è la felicità di Elisa Perullo che conquista la sua prima medaglia, di bronzo, nel getto del peso con il nuovo personale di m. 8,78. Chi non ingrana nonostante la buona volontà in allenamento è Matilde Trudu che si ferma a m. 8,06. Libera da impegni nel triathlon si è vista in pista nei 1000 anche Giulia Rossi che corre i 1000 conquistando l’argento in 3’28”5.
Per la prima volta le nostre ragazze erano meno numerose dei ragazzi e questa è veramente una novità nel settore bianco verde. La medaglia più pregiata, l’oro, è stata però appannaggio di Margherita Milani nei 60 ostacoli. In difficoltà nel mettere in moto le lunghe leve in partenza le sa sfruttare sul finale e vince facilmente eguagliando il personale di 9”7. L’avversaria più acerrima è la compagna d’allenamento Aurora Bardarè che si deve accontentare dell’argento con 9”9. Bel progresso cronometrico per l’altra Aurora Sarti che straccia il personale scendendo da 10”7 a 10”3. Dietro di lei Giorgia Liguori (10”5) e la neo tesserata, ma di stirpe nota in bianco verde, Chiara Marrucci che ha chiuso la gara in 12”0.
Le stesse si sono schierate anche nel tiro del vortex e qui la migliore, argento per lei, è Aurora Bardarè con m. 29,76. Piccoli progressi, ma importanti, per Giorgia Liguori (22,94) e Aurora Sarti (21,98), con Margherita Milani in coda con 20,71 capace di precedere solo la neofita Chiara Marrucci (17,35).
Ben nove i ragazzi, quasi l’intera squadra, schierata negli ostacoli con due belle medaglie: argento per Francesco Savi (9”9) e bronzo per Andrea Garofoli (10”0). Bel progresso per Gabriele Ceccarini che abbassa il suo primato personale da 10”4 a 10”2 precedendo il più accreditato compagno Iacopo Storai cronometrato in 10”3. Eguaglia il suo personale di 10”9 il lungo crinito Laerte Manteri, stesso tempo di Jacopo Ganni che esordisce nella specialità e in atletica. Un decimo di miglioramento con 11”2 per Gabriele Altini che precede a sua volta Valerio Bortolotti (12”2) e Alessandro Tura (12”3).
Gabriele Ceccarini rinuncia a tirare il vortex e gli altri otto rimescolano le posizioni. Nessuna medaglia conquistata ma il migliore e in buon progresso metrico è Andrea Garofoli (39,25), poi l’esordiente Jacopo Ganni che mette a frutto la sua esperienza nella pallavolo tirando l’attrezzo che fischia a m. 39,07. Fanno un bel passetto avanti di tre metri Iacopo Storai (36,61) e di un metro Francesco Savi (33,81) con Laerte Manteri capace di m, 32,72, Valerio Bortolotti (progredito a m. 28,89), Gabriele Altini (27,92) e Alessandro Tura (25,46). A quest’ultimo sarà misurato un quarto lancio (26,64) valido per le graduatorie ma non per la classifica.
Grandi applausi per i tre esordienti che si sono schierati in un biathlon comprendente il lungo e i 600. Matteo Samaritani ha saltato m. 4,21 e corso in 2’01”1, Andrea Baiocchi ha fatto m. 3,40 e fermato i cronometri a 2’05”5 ed il più piccolo del gruppetto Giacomo Traina è stato capace di m. 2,56 e di correre i 600 in 2’47”8.