I MULTIPLISTI AI CAMPIONATI ITALIANI INDOOR 2025

I campionati italiani indoor di prove multiple si sono svolti come sempre, ormai, a Padova. I nostri colori erano rappresentati da tre biancoverdi nelle diverse categorie: allievi con Tiradritti, junior con Milani Margherita, promesse con Mattolini. Analizziamo nel dettaglio le loro prestazioni dicendo subito che Tiradritti ha ottenuto sette record tra cui quello Toscano, Mattolini ne ha fatti cinque e la Milani è stata sui suoi livelli medio alti ottenendone uno.

Partiamo da Nicola Tiradritti che al suo secondo anno da allievo, maturata un po’ di esperienza in questa disciplina, si è caricato al massimo (lo scorso anno era molto scoraggiato visto chi aveva davanti) ed ha espresso un alto livello di prestazioni tant’è, come detto, che ha fatto il nuovo record regionale della specialità per la categoria allievi con 3.525 punti che, ovviamente, è anche il suo pb. Ecco i risultati che costituiscono tutti i suoi personali: inizia con un ottimo 8.28 nei 60hs che lo rende subito felice; segue il lungo che, con i soli tre salti a disposizione, lo rende un po ansioso. Li fa tutti bene ed il migliore lo vede a 6.53 che comincia ad essere anche una buona prestazione come singola gara. Il getto del peso non è la miglior gara, comunque con un 10.36 supera la barriera che. fino ad oggi, non gli era mai riuscito passare. Si va in pedana all’alto dove si trasforma perché i primi salti non lasciano intravedere quello che accadrà, manifesta problemi di valicamento per una rigidità del tronco che poi, con le misure più alte, scompare, ed ecco il boom, due pb di buon livello prima con 1.80 e poi addirittura con 1.83 inaspettato che gli da una carica folle. Saluta tutti, abbraccia il coach, sventola la maglia biancoverde. Con questa carica si presenta sulla linea di partenza dei mt.1.000 e vuole fare una gara di testa, non ci riesce perché altri la pensano come lui e tirano via. Nicola, con calma, tenendo i ritmi studiati, dopo la metà gara si rifà sotto e, con un buon finale, chiude in 2.51.68 giungendo ottavo. Stanco ma incontenibile mostra gli occhi lucidi ed un sorriso solare.

Francesco Mattolini dopo un 2024 che lo aveva visto iniziare bene (sul podio agli stessi italiani ma da junior) ha dovuto rinunciare alla stagione all’aperto per un problema al piede poi risolto con cure e plantari. Con la ripresa si è messo sotto, come suo solito, così può presentarsi da promessa al primo appuntamento importante. Incita i compagni di allenamento Margherita, il primo giorno, e Nicola il secondo e così si carica anche lui e, delle sue sette fatiche, ben quattro sono i nuovi pb ed uno eguagliato. E’ nei 60 mt che fa  il medesimo tempo con 7.37 però la partenza non è stata reattiva e tecnicamente incerta, ma è contento, seppur il giusto. Si presenta in pedana al lungo e avvisa Nicola per il giorno dopo con … guarda di cosa sono capace … e ne viene fuori il secondo pb a 6,77. Era tanto che lo aveva nelle gambe e nella testa ma non trovava mai la pedana giusta, invece con tre rincorse ben calibrate ha fatto tre buoni salti. E’ la volta del peso ma con quello assoluto non più da allievo o junior ed anche qui, superando il muro dei dieci metr,i ottiene il record personale con 10.27. Arriva poi la dolente nota del salto in alto, sa di non essere nelle condizioni tecniche dello scorso anno perché si è potuto preparare poco stante la pioggia che ha impedito diversi allenamenti. Comunque con la sua carica agonistica affronta anche 1.79 ed al terzo tentativo sembra che l’asticella resti su invece cade dopo poco come mossa da un filo di vento, però se fossimo all’aperto. Finisce con 1.76 e, giustamente, non si accontenta. Fine della prima giornata. La seconda inizia all’ora di pranzo e quindi senza possibilità di consumarne uno decente, seppur da atleta. Via, si va alla partenza dei 60 hs ma con le barriere a 1.06 sulle quali ancora non trova la ritmica giusta per cui ottiene un 8.77 che non lo soddisfa. Tocca poi al salto con l’asta e arriva, alla terza, un altro pb con 3.90, dopo essere entrato in gara a 3.50 ed aver fatto le misure successive tutte alla prima prova. In questa gara ritrova una certa soddisfazione che lo porterà al via dei mt 1.000 con la convinzione di fare bene anche perché deve mantenere la quarta posizione tra le promesse e migliorare quella assoluta. Chiude con 2.47.68 che è il record indoor vero (a Firenze si corre all’aperto), mantiene la posizione tra le promesse e sale al decimo posto in quella assoluta. Ultimo record quello del punteggio finale, con 4.787 punti migliora il suo record da junior quando il peso era inferiore e gli ostacoli più bassi.

Margherita Milani giunge nona con 3.253 punti andando vicina a quanto fatto lo scorso anno. Sembra bloccata quando affronta gli ostacoli, forse per paura, il lungo dove dimostra idiosincrasia con la tavoletta che non prende mai,  nell’alto dove arriva sempre al suo pb e si ferma lì. I suoi risultati in queste gare: 60 hs corsi in 9.51; lungo con mt.5.30; alto con 1.53. Le altre gare sono il peso dove la forza per lanciare c’è ma non viene mai fuori e così deve accontentarsi di mt. 8.65 e poi gli 800 che, ultimamente, sta affrontando con la giusta mentalità sia alla partenza che in corsa finendo sempre con la fatica dovuta ma da non stravolgerla; il tempo finale 2.28.78 rappresenta il suo personale a dimostrazione di ciò. Buone le gare del lungo e 800, discreto l’alto.

Si torna a casa in attesa delle gare all’aperto.

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