I nostri allievi qualificati tra le prime otto squadre italiane di prove multiple hanno disputato, a Abano Terme, in due giornate di sole ma con la temperatura non troppo alta e, nella prima giornata, con un vento fastidioso, le 10 fatiche tipiche del Decathlon. La classifica finale li vede quinti con una grande rimonta nelle ultime tre gare, prima delle quali si era stati sempre ultimi. È bene dire subito che sono stati combattivi, tenaci, bravi e ci hanno creduto fino in fondo tant’è che il punteggio finale di 15.016 è basato su 29 gare delle 30 da disputare, dirò dopo perché, ma la terza è appena a 15.694 e quindi, forse, con le 30 gare ce la saremmo potuta conquistare attuando anche una strategia diversa in alcune gare. La quarta è a soli 65 punti sopra di noi, però abbiamo vinto il derby livornese battendo Piombino che ha finito a 14.662 punti.
Diciamo subito che ci siamo presentati in quattro con Bertini che non si allenava da oltre un mese per infortunio, Spagnoli che faceva la sua prima presenza nelle prove multiple, Manaseb con solo un paio di settimane di preparazione perché in precedenza anche lui era stato fermo un mese, quindi l’unico più in forma era Mattolini e lo ha dimostrato.
Per regolamento ci si presenta in quattro ma portano punteggio solo in tre, ovvero si sommano i punti individuali dei tre meglio classificati che sono stati, nell’ordine, Scotto Bertini e Mattolini, con un valoroso quarto posto per Spagnoli che ha portato a termine tutte le gare ottenendo i suoi record personali, per questo non ne parleremo nel prosieguo del racconto, salvo che nella sua specialità ovvero il salto in alto dove si è arreso a 1.60. Nella prima giornata da riserva era diventato titolare proprio in sostituzione di Francesco che è stato squalificato nei mt 400 per aver invaso la corsia vicina con un piede; aveva fatto una gara migliorandosi di 2 secondi e avrebbe ottenuto 580 punti che, per quanto sopra, ci facevano lottare per la terza posizione. Siamo quinti in Italia con dei ragazzi che essendo tutti del 2005 il prossimo anno sono ancora allievi e, se non succederà niente, le altre squadre se la dovranno vedere con noi.
Passiamo ora all’analisi delle singole gare in modo più analitico.
La prima, i mt 100, è stata disturbata da un vento quando a favore quando contrario anche di una certa intensità, comunque sempre di traverso per cui non ci sono state particolari prestazioni. Nel salto in lungo, sempre con il vento che disturbava, nessuno otteneva il proprio record seppur tutti e tre ci andavano vicini. Era poi la volta del getto del peso gara ovviamente non influenzata dal vento e forse, per questo, consentiva ai nostri ragazzi di ottenere i propri pb ad eccezione di Manaseb che ci andava molto vicino. Si passava poi al salto in alto con il vento che si calmava ma, avvicinandosi la sera, si è abbassata la temperatura anche di diversi gradi. Questa è stata una bella gara per i nostri colori perché Cesare otteneva un buon 1.81 a un cm. dal pb con una rincorsa ridotta e consapevole di non dover forzare visto l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fermo per oltre un mese, mentre anche Francesco con 1,72 stava sotto di un cm. e Manaseb lo migliorava portandosi alla stessa misura. A chiusura della prima giornata i 400 mt. dove si registrava l’episodio sopra descritto. Dal filmato dei giudici si vede bene che Francesco mette un piede tra la riga e la corsia interna (lui era in 4a), ma solo mezzo piede quindi, prendiamo atto e via con rabbia. Gli altri si comportavano bene ma con il freddo e il buio di più non si poteva chiedere.
Nota di storia e cultura: dopo la cena in un ristorante vicino al campo si rientra al Monastero, si, eravamo in un albergo ricavato in una grande struttura costruita dai frati Benedettini nel 1430 poi venduta ad una famiglia di ebrei ai quali era stata requisita dai nazisti per insediarci il loro quartier generale ai tempi della seconda guerra mondiale, terminato il conflitto i Salesiani l’hanno acquistata e ci hanno creato molte cose e tra queste le camere ricavate dalle vecchie celle dei frati. Tutto sommato un po’ spartane ma va bene così, serve anche imparare queste cose.
Seconda giornata.
Inizio di buon mattino, gara dei 110 hs alle 9.00 riscaldamento alle 8.00 sveglia alle 6.00
Tutto questo non ha influito sui nostri giovani perché Francesco nella prima serie, quella dei migliori, ottiene un bel pb con 15.54 scarica così la rabbia della sera prima e torna a sorridere; Manaseb con una grande ginocchiata sul primo ostacolo si ferma ma trova la forza di ripartire e riesce a fare i tre passi fino in fondo con un onorevole 16.79, mentre Cesare corre bene e fa 17.39 che è il suo pb. Si va al campo esterno per il disco ed anche lì belle sorprese: Scotto record a 34.11, Bertini record a 31.86 e Mattolini 27.02 molto onorevole per lui che ha problemi con i lanci.
E da ora la maratona salto con l’asta, bravi i giudici che hanno diviso in due i gruppi ma, essendoci una sola pedana, hanno dovuto farli gareggiare a seguire, finito il primo gruppo si è ripartiti con il riscaldamento, le prove, e così via del secondo gruppo. Anche qui tutti i record personali ed è cominciata la rimonta che dicevo. Cesare e Francesco a 2.80 nel primo gruppo, Manaseb nel secondo fa 3.50 passando a provare il pb a 3.70 non riuscendo ma con una strategia diversa avrebbe potuto fare 3.60 eguagliando il pb e portando punti in più forse per arrivare quarti ma ho preferito, per tutti, visto che non si lottava per la vittoria, e a quel momento eravamo ancora ultimi, che i ragazzi provassero a fare i propri record e si divertissero, bene così.
Ci avviciniamo al termine di una giornata durata oltre 12 ore dopo che la prima era terminata dopo 11 ore. Con il giavellotto ulteriori passi avanti perché tutti fanno il record di gara, vale a dire che arrivati alla nona gara non è come fare la gara singola dove sei bello fresco perché, per esempio, Cesare ha di più di 36.25 ma nel decathlon è il suo record, invece per Manaseb (37.14) Francesco (34.49) e Alessio (21.12) sono record assoluti.
Siamo alla chiusura con i mt. 1500 con il botto finale dopo l’asta e il giavellotto. Scotto risulta il migliore della squadra con 4.53.35 vicino al pb, seguito da Francesco che con una grande rimonta finale e lungo sprint (120 mt) fianco a fianco dell’avversario, che batte all’arrivo, ottiene il pb sotto i 5’ con 4.59.78, anche Cesare con 5.12.36 fa una grande gara e ottiene il suo record. Avevano giurato di andare forte fino alla morte e ci sono riusciti alla grande perché lo speaker li chiama sul podio al quinto inaspettato posto.
Punteggi finali individuali: Scotto 5402 di record ha 5410; Bertini record con 4999, beffa per un punto non supera il primo muro, quello dei 5000; Mattolini 4615 con una gara in meno quasi il pb (4624), sarebbe andato oltre i 5000 di quasi 200 punti; Spagnoli 3554 con soddisfazione e piacere ed i ringraziamenti e gli abbracci degli altri per il suo spirito e l’impegno. Tutti, fin dalla prima gara, hanno capito lo spirito di squadra che li ha visti uniti e tifarsi vicendevolmente. Giro finale in gruppone a torso nudo malgrado il freddo e la notte, poi tutti a casa felici e contenti di aver fatto delle belle gare, di aver conosciuto tanti altri amici, con l’impegno di ritrovarsi alla prossima.
Fabio Canaccini