L’Atletica Livorno dedica annualmente una giornata di gare alla memoria di Renato Martelli, fondatore e dirigente impareggiabile dal 1950 al 1985. Il Covid-19 che ha sconvolto l’organizzazione regionale non ha fatto dimenticare questo importante appuntamento per i colori bianco verdi. Dopo le gare mattutine per la categoria ragazzi quattro ore di puro divertimento nel pomeriggio. Peccato per il vento che a Livorno, quando c’è, picchia contro il rettilineo d’arrivo e con quattro gare di velocità lo spettacolo ne ha risentito.
Puntuali si inizia dal lancio del martello che a Livorno ha la cosa bella di svolgersi all’esterno della pista e non costringe gli atleti a gareggiare ancora con il boccone in gola, ma lo svantaggio di essere visibile solo agli appassionati. Due i bianco verdi in gara: Simone Bientinesi lancia l’attrezzo degli junior e fa m. 46,75 che non è un grande risultato ma siamo in pieno esami di maturità. Ilaria Sangiacomo, nella gara assoluta, si piazza al terzo posto ma anche lei non lancia lontano, 38,81 la sua misura.
Nei 400 ostacoli per allievi non c’è gran gara, un po’ perché la specialità in Toscana non passa un grande momento. Solo due partecipanti e per noi c’é l’esordiente Francesco Mattolini che si presta a coprire un buco per il possibile campionato di società. Lodevole con il suo 1’02”72.
Si passa poi allo sprint e qui gli ardori degli atleti vengono annacquati sempre e costantemente da un vento contrario. Sui 100 schieriamo Benedetta Quarratesi che fa il miglior tempo delle bianco verdi con 13”11, poi troviamo Ilaria Germani che, ormai stabilmente frequenta il campo come tecnico, ma ama mettersi al confronto con i suoi allievi e che termina in 13”29. Margherita Del Corona vince la terza serie con 13”49, Dalia Carcea arriva seconda nella quarta con 13”82 abbastanza avanti alla compagna d’allenamenti Alessia Magrini che fa 14”38. La gara di Arezzo ha stimolato Giorgia Serru a continuare e ora corre in 15”22 confrontandosi con Matilde Baldanzi (15”37). Si chiude poi con 2 esordienti, la ex ginnasta Maria Chiara Lo Gerfo che vince in 14”24 e Chiara Tarantino chiude lo sprint con 14”62.
Tra i maschi Marco Orsellini è il migliore, rimane incollato a due sprinter come Dumini e Angeli ma il suo tempo finale è 11”29 che non lo può soddisfare vista la mole di lavoro che fa con Cortopassi. Stessa cosa per l’ex saltatore in lungo Daniele Colombo che fa segnare 11”45. Nella seconda serie la lotta per il successo è tra due maglie bianco verdi: Federico Garofoli e Giacomo Bianchini che regalano due decimi ai 2,2m/s di vento contrario correndo rispettivamente in 11”48 e 11”51. Il babbo di Federico, Alessandro Garofoli, campione italiano indoor sui 60 affina le armi per provare ad imporsi anche outdoor. 12”09 il suo tempo. Nella quarta serie un quasi master,
Lorenzo Messeri ed un master Andrea Samaritani lottano tra loro, ma la differenza di età si fa sentire con il primo che fa 12”31 ed il secondo si ferma a 12”88. Gradito ritorno in pista del futuro finanziere Fabio Denza che a causa della pandemia segue le lezioni da casa via CP trova il tempo e la voglia di riallenarsi. Vittoria nella sesta serie con 12”11 e nell’ultima l’entrata nell’agonismo di un allievo di Ilaria Germani, Samuele Ruggiero con 14”00.
Il primo successo di un bianco verde è opera di Chanda Bottino che si impone in 25”56 nei 200, un discreto tempo se guardiamo l’anemometro che indica -2,7m/s. La ventenne di Fabio Canaccini in tutte le gare della velocità fatte quest’anno si è messa sempre in evidenza ma sembra bloccata da una barriera e arriva a pochi decimi dal suo personale. Margherita Guarducci non sente storie, anche con il sensibilissomo vente contrario fa il suo personale con 26”15 e precede sul traguardo una quasi medaglia agli italiani junior come Greta Morreale (26”19). Nella seconda serie si rivede, di nuovo pimpante nonostante la lunga assenza, Giulia Bonomo capace di 27”36 e poi Alessia Milani che con 28”23 precede Francesca Spiller pervenuta al personale di 29”86. Nella serie dei senza prestazioni si apprezza Eleonora Parlanti che stampa un 27”88 che la può ricollocare tra le giovani di interesse. Un solo maschio nei 200 con Tommaso Boninti che prova ad ingaggiare un testa a testa con il parmigiano Lorenzo Tonna. Rimane sconfitto per tre centesimi ma il suo 22”16 è indicativo che la condizione continua ad essere buona.
In contemporanea si saltava nella pedana dell’alto con un secondo posto di Cesare Bertini con 1,72 e un quarto, alla stessa misura, di Alessio Spagnoli. Chi festeggia è Edoardo Taddei che, dopo tre gare con 1.50 ha finalmente migliorato con 1,56.
Si arriva, poi, alle 4×400 dove era in palio un titolo regionale. Le ragazze non avevano ambizioni se non quello di coprire una gara scoperta per il CDS allieve. Eleonora Parlanti, Giulia Bonomo, Francesca Spiller e Emma Canessa hanno fatto il loro dovere chiudendo in 4’22”60 ma la gara maschile ci ha visti protagonisti. In un testa a testa con il quartetto piombinese di Fabio Quilici Federico Garofoli, Diego Vernaccini, Mattia Barlantini e Tommaso Boninti vincevano il titolo toscano junior con un impressionante 3’19”01 che permetterà loro di fare i campionati assoluti a Rovereto e piazzarsi stabilmente al quinto posto di sempre del ranking bianco verde.
Partecipazione mai vista di così tante maglie bianco verdi nei 1500 femminili. Primato personale per Diletta Signori, scesa per la prima volta sotto i 5 minuti con 4’59”55. Per aiutarla era venuta da Roma la sua ex compagna di squadra Gloria Arena che ha poi dato una mano anche a Giulia Mastroeni (5’12”22). Pochi centesimi di miglioramento, ma il suo 5’16”08 è almeno stabilità di condizione, per Ioana Lucaci, ma grande progresso invece per la giovane Sara Quercioli (5’27”08). Nella seconda serie c’erano il gradito ritorno dopo tanto tempo di Chiara Carbone (5’43”84), la gara in linea con le ultime prestazioni di Veronica Cai (5’50”72) e un esordio coraggioso ma con tanta fatica di Amira Saou (6’28”75) che non aveva mai corso in pista.
Tra i maschi il solito grintoso diciottenne Augusto Casella (4’06”43) e nella seconda serie i progressi millimetrici di Leonardo Becucci (4’15”39) e più sostanziosi di Nicola Ruffini (4’27”94). Nella terza serie Francesco Angeli che con il suo 5’01”21 non chiude più il gruppo come nelle prime gare da esordiente ma da l’impressione di non dare mai l’anima.
Infinita la gara femminile del lungo, divisa in due serie, con terza piazza di Ilaria Cariello (5,34) e posto in finale come settima per Silvia Dini (5,11). Nella serie minore c’erano anche Giulia Favoriti (4,70), Emma Canessa (4.53) e Alessia Dentone (4,36). Molto meglio tra i maschi dove si apprezzano i lunghi passi avanti di Davide Giusti e Riccardo Ciucci. I saltatori di Massimo Favoriti hanno polverizzato i loro primati. Davide aveva saltato 6,57 all’aperto e già al primo salto aveva progredito a 6,61, sarà poi 6,66 al quarto e ben 6,83 all’ultimo tenativo e tutti con vento ampiamente entro i limiti consentiti. Riccardo, che era noto per i suoi minimi ma continui miglioramenti, questa volta ha esagerato saltando 6,36 subito al primo tentativo (aveva 6,11) e poi, contrariamente alle suo abitudini ha osato facendo più nulli delle sue abitudini,.
La bella giornata di gare veniva chiusa dalle siepi e sui 2000 abbiamo apprezzato l’allieva di Paolo Angioni Agnese Panciatici. La sedicenne si era già messa in mostra sulla gara dei 1200 siepi in una manifestazione fiorentina ma non aveva più avuto occasione di cimentarsi ritenendo i 3000 siepi troppo lunghi. Primi 3 giri abbastanza vicina a Vittoria Ghelardi, poi la prudenza ha consigliato di non forzare e ne è sceso un 8’15”83 che è un tempo lontano a quello che faceva alla sua età la compagna Giulia Morelli ma è sempre un buon punto di partenza.
B.G.