E’ filata via liscia la seconda giornata dei Toscani Assoluti 2020 all’Asics Firenze Marathon anche perché si constata la forte perdita numerica degli atleti toscani in attività. Ambiente ovattato dall’assenza del pubblico che avrebbe potuto dare un po’ di pepe alle gare.
I primi a scendere in pista sono stati gli ottocentisti e qui si nota la crescita di Mauro Giuliano. L’atleta di Alberto Di Petrillo, corroborato dal risultato di un mese fa a Orvieto, pur avendo la compagnia di un atleta con un personale migliore ha menato la danza fin dal primo metro e ha resistito negli ultimi 200 metri al ritorno di Casini cedendo solo negli ultimi 20 metri del rettilineo finale. 1’53”03 il suo tempo (secondo della sua ancor giovane carriera) che indica la possibilità di miglioramenti trovando lepri e ritmi giusti.
Pur con gli occhi su Giuliano non bisogna dimenticare la bella prestazione di Diego Vernaccini, terzo con 1’55”69 che è la seconda prestazione cronometrica della sua carriera. Poco dietro Mattia Barlantini che, grazie al suo 1’58”06 può gioire per il suo nuovo personale, cosa che in precedente serie aveva illuminato la prestazione di Giacomo Balestri sceso a 2’06”11.
Il vento non fortissimo, ma perennemente contrario ha disturbato non poco i 200. L’inconveniente al cronometraggio elettrico alla disputa della prima serie femminile costringe le nostre Dalia Carcea e Alessia Milani a ripetere la loro gara. Per fortuna la giuria si ricrede perché, in base alla prima comunicazione, la gara si sarebbe dovuta ripetere 10 minuti dopo. Alle giuste rimostranze si è data una mezz’ora in più e Dalia ha potuto stabilire con 27”92 il suon nuovo personale dopo ben 3 anni, mentre Alessia ha terminato più affaticata in 29”43. La migliore del lotto bianco verde è stata Irene Buselli con 26”89 che le concedeva il terzo posto delle toscane ma, correre in ottava corsia, non era stato certo il massimo. Il vento contrario ha picchiato forte (-1,2 m/s) nella serie nella quale correvano Margherita Guarducci (26”85) e Giulia Bonomo (26”89) e i tempi ne hanno fortemente risentito. Tra i maschi bell’esordio del neo allievo Andrea Franchini che vince la prima serie in 23”66 trascinando anche l’altro bianco verde Marzio Signorini al suo nuovo personale di 23”91. Gasato dal risultato dei compagni, Nicolas Ugati ha dimostrato anche sui 200 i suoi miglioramenti fisici e tecnici correndo, da vincente, in 24”78. Molto atteso anche Tommaso Boninti che ha corso la distanza in 22”21, terzo assoluto e secondo dei toscani dietro al pratese Angeli che, scontandosi dopo l’arrivo con un fotografo, ci rimetteva la molto probabile frattura della clavicola destra.
Nella pedana del disco, un po’ trascurata dallo speaker, buona prestazione di Alessio Mannucci. Il colligiano di Renato Carnevali, reduce da due buonissime prestazioni a Latina e Donnas, ha fatto un numero insolito, per lui, di lanci di riscaldamento ma poi in gara, come purtroppo spesso gli succede, parte con il freno tirato: 53,24 – nullo – 54,63 – 53,29 per poi allungare la gittata al quinto con 55,27 e sopratutto al sesto con 56,38 che è un lancio dignitoso che, fatto all’inizio, darebbe più sostegno anche psicologico. In pedana con lui Ivan Senegaglia autore di una prestazione, 35,57 al sesto tentativo, dignitosa ma non memorabile.
L’ultimo a lasciare lo stadio fiorentino è stato il giovanissimo saltatore di triplo, il lungo crinito Riccardo Ciucci, seguito dalla tribuna da Michael Mazzantini, autore di una serie di salti non memorabili ma importanti per un giovane (12,06 – 12,44 -12,90 – 11,82 – 12,67 e nullo). Nell’ultima rincorsa ha osato, gli è andata male, ma il 12,90 è la sua seconda prestazione personale dopo il record di La Spezia.
B.G.