Nella ormai consueta data del 2 giugno l’Atletica Livorno ha ricordato Francesco Calderini, uno dei suoi più importanti dirigenti dalla fondazione ai primi anni 2000. Bella manifestazione corroborata da un sole splendente, da una partecipazione numerosa e qualificata e da risultati nel complesso molto buoni.
Per quanto riguarda i maschi in maglia bianco verde c’è da segnalare le belle performance di Marco Landi che, in poco più di un’ora, si è esibito con successo sia nei 100 sia nei 400. Molto buono il suo 10”98 nei 100 considerato che a Livorno raramente il vento è a favore e anche in quest’occasione era contrario (-1,7 m/s) ma soprattutto nei 400 corsi e vinti in 47”85 che è la sua terza prestazione cronometrica in carriera. Alla fine della gara l’atleta di Giuseppe Pucini si lamentava per un passaggio troppo lento ai 200, forse inconsciamente temendo il vento contrario sul rettilineo finale. Siamo, però, solo all’inizio della stagione e gare di livello ce ne saranno tante ancora.
In evidenza nel numeroso stuolo di velocisti il decatleta Andrea Foresi (11”51) e Davide Spagnoli (11”57) che non correva la distanza da una vita. C’erano poi Luca Poggianti (11”81) e Matteo Rinaldi (11”91) che riscaldavano il motore per la staffetta 4×400, il saltatore in lungo Michael Mazzantini (12”14), i quasi master Massimiliano Dello Iacono (12”16) e Lorenzo Messeri (12”17), Alessandro Garofoli che master è sul serio e che piombava sul traguardo insieme al giovane decatleta Marzio Signorini (12”22 per entrambi), l’esordiente sulla distanza Jacopo Quarratesi (12,41), il ragazzo di Rosignano Giulio Meini (12”48), l’altro esordiente Tommaso Palladini (12”87), per finire al master per antonomasia Roberto Pascoli (18”35).
Abbiamo detto di Landi nei 400 ma c’è da raccontare anche la rabbia di Giacomo Bianchini che, dopo il 50”52 di Siena, si è migliorato a 50”51 ma sempre un centesimo di troppo per il minimo dei Campionati Italiani Juniores. Dovrà lottare con gli altri compagni di squadra per conquistarsi almeno un posto per la 4×400 che dovrebbe gareggiare a Trieste. Bella gara anche per Tommaso Savoca Corona, neo allievo che ha un 53”3 manuale nei regionali studenteschi e che qui ha corso in 53”98.
Foltissimo anche il gruppo dei mezzofondisti sui 1500 con un buon secondo posto di Luca Lemmi (4’03”28), costretto dagli impegni professionali ad allenarsi da solo ma sempre competitivo, poi il giovane Dario Guidi che vince la gara degli allievi in 4’15”22 andando poi a fare la doccia dimenticandosi di salire sul podio, Gabriele Spadoni (4’15”83), Daniele Conte (4’18”32), Lorenzo Imparato (4’23”59) e Manuel Lucioli che nella politica dei piccoli passi scende al nuovo PB di 4’25”08. Era dal 2013 che Antonio Bombace non si migliorava nei 1500, ora l’ha fatto con 4’25”36 in grande forma anche per l’imminente matrimonio. Tanti PB per i giovani allievi da Simone Esposito (4’32”91), a Gabriel Carli (4’33”69) e Fabio Mignani (4’51”70) con nel mezzo uno che allievo non è più da tempo come Emanuele Amorosi (4’33”45). L’unica delusione viene dal ritiro di Alessio Ristori ma il giovane, che ha gareggiato a ripetizione per diverse settimane di seguito, aveva proprio le batterie in riserva.
Abbiamo visto un buon Fabio Denza esordire sugli ostacoli da 1 metro con 15”33, stessa prestazione del vincitore Quinti, e un eccellente Michele Del Corona che ha vinto la gara allievi sui 110 ostacoli con il PB di 15”30 rinunciando poi, per un compito in classe all’ultima ora di sabato, alla convocazione per Bressanone.
Un solo bianco verde nel triplo maschile che sembra diventata la specialità prediletta di Nicola Palomba (11,98) e un podio tutto bianco verde nel lancio del disco junior. Ha vinto, ma non c’era gara per lui, Alessio Mannucci con 52,24 davanti al conterraneo di Colle Denis Martiniano (35,83 PB di 12 metri ma non lanciava il disco dal 2015) e poi il decatleta Federico Di Napoli (26,60). Successo nella gara allievi di Jean Carlos Marcuccio con m. 38,93 (PB) e poi mini progresso anche per Marzio Signorini (21,51).
Il peso junior è stato appannaggio di Diego Paolini (13,24) con terzo gradino del podio per Federico Di Napoli (8,91). Il martello, che di solito è sovraffollato dai bianco verdi, vedeva in pedana il solo Dario Ceccarini non in grandissima condizione con il suo 52,66 come miglior lancio.
La manifestazione terminava con il titolo regionale under 23 di una staffetta 4×400 improvvisata ma abbastanza competitiva. In lotta con la formazione junior della Firenze Marathon il quartetto Michelotti, Poggianti, Foresi e Matteo Rinaldi si imponeva con 3’28”53 che non è poi un tempo da buttare.