Il risultato, a nostro avviso, più significativo e importante per l’ammissione alla finale di Palermo dei CDS è stato a Campi Bisenzio il 2,10 saltato da Andrea Lemmi. A 37 anni non limita la sua attività ad insegnare la specialità ai giovani ma è un esempio pratico per i suoi allievi. Le ossa scricchiolano ma la fibra ancora regge tanto da ottenere anche quest’anno il minimo per partecipare ai campionati italiani assoluti. Grande Andrea!
Non piove più sullo Zatopek nella seconda giornata, ma c’è un vento abbastanza forte tanto da disturbare le specialità di salto. L’asta lo aveva proprio in faccia ma Rebecca Raiola, dopo 2 anni, riesce a uguagliare il suo record personale con m. 3,20 che in Toscana in questo momento è una misura importante. Nella stessa gara Giulia Chelini non riesce ancora a ritrovarsi ma si difende bene con 2,60 e nella specialità si nota l’entrata di una neofita, la sedicenne Irene Ginevra che esordisce con due prove pulite a 1,90 e poi a 2,10. Ha una bella struttura e può diventare una buona saltatrice se continuerà ad applicarsi con gioia.
Altro concorso, il salto triplo, nella pedana opposta alla tribuna e qui si apprezza il significativo miglioramento di Riccardo Ciucci, silenzioso e coscenzioso interprete della non facile specialità. I suoi progressi non sono enormi ma continui nel tempo. In quest’occasione, fino a quando il vento non ha girato è stato brullante fino a ottenere il suo nuovo personale di m. 13,54 misura che incomincia ad essere interessante per un giovane in evoluzione fisica. Insieme a lui, nella terza fase della carriera costellata da arresti dovuti ad infortuni, si è rivisto Michele De Blasi. Niente di notevole nel suo ritorno con un miglior salto di m. 12,25, ma la ruggine va tolta e ci vorrà un po’ di pazienza.
In pista si inizia con gli ostacoli dei 400 e qui abbiamo una protagonista in Greta Morreale, che trasferita l’abitazione a Livorno ha più tempo da dedicare all’atletica. Il suo esordio è stato discreto, con l’ 1’04”15 arriva vicinissima al suo record trovando difficoltà soltanto nella parte centrale quando il vento picchiava contro. Con lei esordiva anche l’allieva Francesca Spiller, timorosa della distanza mai affrontata, ma che porta a termine con criterio mettendo in bacheca il tempo di 1’17”77 come punto di partenza.
Nei 200 si apprezzano le buone qualità del neo arrivato Marco Orsellini, 28enne, al secondo anno di attività in atletica dopo anni da calciatore e portato in bianco verde dal coach Agostino Cortopassi non dimenticato mezzofondista bianco verde alla fine degli anni ’80. In sesta corsia segue come un ombra Giacomo Angeli che è lo sprinter toscano del momento e gioisce per il secondo posto e il nuovo personale di 22”28, gioia negata poi da quei 0,2 di m/s di troppo di vento alle spalle nel rettilineo. Ha stoffa e lo dimostrerà nella stagione che verrà. In altra serie Daniele Colombo lotta con buon animo e termina in un fazzoletto che senza il fotofinish sarebbe stato arduo distinguere. 23”65 per il piccolo ex saltatore convertito allo sprint.
Delusione negli 800 per Elena Maggiorelli. Veniva da una serie di prestazioni interessanti ma nella gara più importante della prima parte della stagione aveva le gambe molli e non è mai stata in gara. Evidentemente il ritmo imposto a tutte dall’azzurra Aprile gli ha tagliato le gambe, lei abituata a ritmi iniziali blandi e a scaricare il suo sprint nel finale. 2’20”31 il suo tempo e arrivederci alla prossima occasione! Nella seconda serie irriconoscibile anche Agnese Panciatici che sembrava la sorellina brutta di quella che avevamo visto in aprile. 2’40”19 è il suo tempo, più di 5 secondi di peggioramento.
Nell’alto abbiamo parlato a lungo di Lemmi ma vanno segnalati i tanti progressi del suo giovanissimo allievo Alessio Spagnoli. Il biondino aveva lasciato il 2020 con un personale di 1,62 e ora osa entrare in gara a 1,60 e salto dopo salto arriva a 1,78 che incomincia a decretarlo come allievo di buona stoffa. Se proseguirà nell’impegno dimostrato sarà un buon acquisto!
Non gareggiava nella pedana del triplo dal 2015 Silvia Dini, sorella minore in una dinastia di mezzofondisti. Abbandonata l’idea di diventare una 800ista, è tornata sotto le cure di Massimo Favoriti e, nonostante qualche scricchiolio nelle articolazioni, ha deciso di gareggiare. Ha ricominciato con 10,83, misura che non le ha permesso di entrare tra le 8 che avevano il diritto di fare ancora tre salti, ma è sempre un inizio promettente.
Ben quattro gli atleti di Saverio Marconi nella serie migliore degli 800 maschili. Serie nobilitata dalla presenza di Joao Bussotti che fa gara a se con passaggio ai 400 in 53”57 e finisce senza alcuno stimolo in 1’48”58, tempo che non aggiunge nulla al suo palmares ma indica che la condizione generale è ottima e sulla distanza può dire la sua in Italia. Diego Vernaccini, lotta per il titolo toscano ma sul rettilineo finale hanno la meglio sul bianco verde il fiorentino Casini e il piombinese Ferrara. A Diego la soddisfazione di sentire dallo speaker il miglioramento del suo tempo ma la segreteria, più attenta, modifica l’annuncio con 1’53”99 che è sempre una bella prestazione ma che il suo personal best resta a 1’53”80. Alle spalle di Vernaccini uno splendido Nicola Baiocchi. L’allievo di Saverio Marconi, fisico imponente, capelli sugli occhi, scende a 1’56”42 sfiorando l’ingresso nella top 20 bianco verde di ogni tempo. Un po’ più lontano, ma sempre ben tonico Mattia Barlantini che chiude l’eletta fila in 1’57”78. Continuano i piccoli, ma significativi progressi, di Luca Solfato. Sperava di scendere per la prima volta sotto i 2′ ma deve accontentarsi di 2’00”20. Sarà per la prossima volta! Progredisce anche l’ex nuotatore Francesco Angeli che studia il mezzofondo ma deve ancora tanto imparare. 2’20”91 per lui.
Ben cinque maglie bianco verdi che, con alterna fortuna, si mettono in competizione nei 3000 femminili. Sarà terza toscana Enrica Bottoni che rosicchia qualche centesimo al suo personale portato a 10’27”62 mentre Diletta Signori, sguardo sempre rivolto a dove mette i piedi, scende di quasi cinque secondi a 10’32”76 che potrebbe essere l’ultima prestazione se, come sembra, dovrà andare a Padova per completare i suoi studi universitari. Non soddisfatta Andreea Lucaci del suo 11’51”57 e quasi chiedeva scusa per la controperformance, ma a un’infermiera laureata di questi tempi il lavorono non manca ma i turni lasciano ben poco tempo alla preparazione. Ai sette celi invece la ponsacchina Giulia Bennici che in un sol colpo scende dal 12’23”5 della gara livornese quando non funziono’ il cronometraggio elettrico a 11’54”92, tanto da gasarsi e farsi iscrivere anche ai 1500 di Fucecchio. Rimane vicina ma non si migliora Veronica Cai con il suo 12’19”61 ma, con motivi opposti, chiede anche lei di gareggiare a Fucecchio.
Le staffette 4×400 non erano valide per il titolo regionale ma indispensabili per il punteggio di ammissione alle finali del CDS. Il tecnico Giuseppe Pucini ci teneva a liberarsi alla svelta di questo problema anche senza la disponibilità di alcuni atleti e loro li hanno accontentati nel miglior modo possibile. Terzo posto per la formazione femminile composta da Margherita Guarducci, Elena Maggiorelli, Alessia Milani e Greta Morreale con un discreto 4’03”52 che la fa entrare proprio come ventesima nella top 20 dei quasi 50 anni della sezione bianco verde femminile. Miglior sorte per i maschi che vincono, guidando la danza dal primo all’ultimo metro. 3’22”67 per il quartetto composto da Federico Garofoli, Diego Vernaccini, Mattia Barlantini e Giacomo Bianchini che entra anche lui, al 15° posto, nella top 20 dei 72 anni di storia bianco verde.
All’imbrunire le serie dei 3000 maschili. Gli studi universitari di ingegneria impediscono a Dario Guidi di essere quel bel prospetto che avevamo visto a Trento e in altre occasioni, ma anche con impegno limitato è sempre un mezzofondista di buona scuola. Finisce terzo nella prima serie co 9’00”10, stessa posizione che occupa nella serie successiva Curzio Pulidori, che a 34 anni da insegnante impegnatissimo con i nostri ragazzi, ha ritrovato la gioia di correre e, anche se a ritmo soft e nei ritagli di tempo, migliora le sue prestazioni giovanili portando il PB a 9’16”77 nella distanza.
B.G.