Un doppio bronzo alla fine della terza giornata dei Campionati Italiani a Rieti, entrambe da atleti delle Fiamme Gialle ma che orbitano nel mondo bianco verde. Ha iniziato Nicola Vizzoni alla ricerca di una prestazione che, pur ultra quarantenne, lo rilanciasse in campo internazionale. Il vecchio leone ha sempre la zampata capace di lanciare il martello a oltre 70 metri (71,62 il suo primo lancio) ma si deve accontentare di salire sul terzo gradino del podio che non aggiunge niente alla sua straordinaria carriera ma che indica ai giovani di non mollare mai. Nella stessa gara ha fatto un passetto avanti Eric Fantazzini, il più giovane dei finalisti che è progredito dalle qualificazioni fino a mt. 58,15
ma si deve accontentare di un sempre lusinghiero decimo posto.
Andrea Lemmi, entra in pedana sapendo già che dovrà lottare al massimo per l’argento. Aspetta la scrematura e fa il primo salto con l’asticella a 2,16 superata al secondo tentativo, poi un salto pulito a 2,20 che di solito basta, ma questa volta è uscito dal cilindro un Rossi in gran forma che salta ben 2,26 e lo lascia anche lui con la medaglia di bronzo al collo.
Da Joao Bussotti ci si aspettava qualcosa di diverso rispetto all’anonimo sesto posto sui 1500 in 3’46”14, ma il bianco verde all’Esercito tatticamente ha sbagliato lo sbagliabile, si è fatto chiudere al momento cruciale, ha tentato un disperato inserimento all’interno, ovviamente chiuso, e non ha potuto far altro che guardare le terga del muro che gli si parava davanti. Speriamo che ad Amsterdam sia più accorto e che la sua condizione non sia calata nella ricerca del suo primo meno 3’40”.
Francesca Boccia non era la stessa delle qualificazioni, ha fatto il solito nullo al primo tentativo a 3,60 ma già a 3,70 non c’era più ed era un peccato perché i 3,80 fatti il giorno prima nella qualificazioni gli poteva aprire altri orizzonti.
La giornata è finita bene con Luca Lemmi che nelle siepi faceva il suo personale stagionale con 9’13”38, con passaggi molto interessati fino ai 2 km. ed un calo ancora eccessivo nella parte finale. Nella gara femminile si è rivista anche Irene Antola, ora in maglia oliva del Ballotta Team, rammaricata per un tuffo in riviera nella prima parte della gara che le negava un posto tra le sei e qualcosa di meglio del 11’10”89 finale.
Erano venuti per fare il nuovo record sociale i velocisti della 4×400 ed hanno rispettato l’impegno. Ben lanciati dal lombardo di origini lucchesi Matteo Michelotti che ha passato il testimone nelle mani di Marconi dopo 50”68, Emilio si lanciava all’inseguimento con andatura uniforme come è suo costume e cambiava dopo altri 50”44. Toccava a Alessandro Bacci, che prima della gara sembrava più un turista che un atleta, chiudere il buco con una splendida frazione in 48”74 e a Marco Landi completare l’opera con un buon finale in 47”87 per un totale di 3’17”87 elettrico che cancella il record sociale di Andrea Bacci, Emilio Marconi, Joao Bussotti e Alessandro Bacci risalente al 2014.
Foto di Ilaria Cariello