Sessantuno bianco verdi hanno animato l’ultimo grande appuntamento toscano su pista dell’estate. Di gran lunga – ma ormai è d’abitudine – la società più rappresentata. E questo sabato, nonostante il caldo ed il periodo delle ferie incombente, avevamo una ragione in più per esserci. Qui a Livorno, in occasione del memorial dedicato ad un grande patrono dell’Atletica: Renato Martelli. I numeri eccezionali che abbiamo raggiunto in termini di partecipazione consideriamoli un’eredità del suo bel lavoro.
Partenza sprint. La prima gara della giornata è pure la più veloce. Ed anche se il personale lo pesca solo Nicholas Tori nel suo periodo magico (11.48, 14esimo), sui 100 metri abbiamo visto tante discrete prestazioni. Fra tutte quelle di Caterina Bianchini (12.58) e Marco Landi (10.96), entrambi quarti in classifica maschile e femminile. Per Marco arriva il primo “10 e…” della stagione: dopo un lungo periodo di rodaggio, si sta ritrovando anche su queste distanze. Rimaniamo nella top ten con Irene Buselli (12.85) sesta, Giorgia Bono (12.90) ottava, e Margherita Guarducci (13.14) decima, d’argento nella categoria allieve. Ottavo è pure Andrea Rinaldi, al terzo 100 della stagione – tre tempi tutti vicinissimi: oggi fa 11.22 – in cerca di un diversivo dall’amato salto triplo. Triplo che per l’appunto era in programma qualche ora dopo: passi avanti per Dennis Nesimoski (12.81) che conquista un bel bronzo. Più indietro Luca Secchi (12.28, settimo) e Nicola Palomba. Quest’ultimo se la cava con un solo salto valido, nemmeno lontano dai suoi limiti: 11.78 al terzo tentativo.
Una gara bene, due gare meglio. Di nuovo a scorrere i risultati dello sprint sul rettilineo. 11.51 e 15esimo posto per Matteo Michelotti, seguono Luca Poggianti (11.71, 20esimo), Michael Mazzantini col personale uguagliato (11.73, 21esimo) ed Andrea Warin (11.90, 26esimo). Passano undici anni e Massimiliano dello Iacono è di nuovo sotto i 12”: 11.99 (30esimo), risultato che inseguiva dal settembre 2005! Piccola nota dolente, la falsa partenza di Sara Repeti nella seconda serie femminile. Ci consoliamo con Pollyana Gurrieri (13.32) che fa decima, Vittoria Marzana (14.13) 17esima, e Valentina d’Agostino (14.91) 21esima. Per Valentina due gare sono d’obbligo: si lancia quindi nel salto in lungo, dal quale esce con 4.05. Stesso spirito dei compagni di allenamento Federico di Napoli ed Andrea Warin. Federico si porta al PB di 2.70 nel salto con l’asta, valicando una quota d’ingresso per lui davvero impegnativa – praticamente in contemporanea, segna 33.10 col giavellotto allievi (secondo). Di un solo lancio – ma è primato personale amplissimo: 23.75 contro 14.77 – si compone la gara di Marzio, exploit ripetuto nel getto del peso di categoria (8.15).
Salti e lanci, cinque nuovi personali. Settori che dal punto di vista dei miglioramenti sono stati piuttosto proficui, considerato il periodo avanzato della stagione. Si fregiano dei personali ottenuti la lunghista Alessandra Demi Pacicca al primo cinque metri non ventoso in carriera (5.02, 11esima), la compagna di specialità Elisa Gigoni (3.84), l’allievo e pesista Diego Paolini (13.53 con cui fa terzo) e la coetanea discobola Giulia Grossi (25.27), oltre al già citato Nesimoski. Ad Ilaria Cariello succede raramente, ma a volte in pedana del lungo le cose non filano proprio lisce (5.68). Ne approfitta Federica Chiappori, che con un gran personale strappa alla nostra la prima posizione. Non male il primo balzo di Francesca Boccia: un 5.38 col quale è quinta in classifica; seguono ancora Giulia Favoriti (4.94, 11esima) e Silvia Fiorelli (4.56). L’asta di Francesco Peroni valica per la quindicesima volta i prediletti 3.60 (sesto); Ivan Senegaglia e Mario Iengo chiedono il meglio ai loro giavellotti, e in tutta risposta sono quinto e sesto (47.05 e 45.66). Pesi che volano lontano: il globo da 6 kg di Alessio Mannucci primeggia agile in 15.45, ma era già atterrato più in là in altre occasioni; gli attrezzi più leggeri di Mirco Giovanni Colia ed Eugenio Colucci finiscono a 12.69 (quinto) e a 10.26.
800 metri, tra conferme, sorprese e nuove esperienze. Bello lo spettacolo dei due giri di pista con i bianco verdi che in questo contesto si confermano davvero competitivi. Due tipi di en plein contrassegnano le gare maschile e femminile: nella prima vinciamo tutte e tre le serie, nella seconda non c’è un’atleta delle nostre che non ne esca con il personale. E davvero, è difficile scegliere tra l’imperioso volatone di Luca Lemmi (1:55.92) ed l’approccio coraggioso di Sharon Guerrazzi, ripagata con il secondo posto e ben due secondi di primato (2:15.96). Rispettivi scudieri sono Alessandro Bacci (1:56.81, mai così forte dal 2013) e Giulia Morelli (2:17.79, e veniva da un 2:21…), entrambi terzi. Non se la cava male neppure Valentina Spagnoli, 2:24.57 al termine di una gara di “velocità pura” (quarta). Alessio Ristori accoglie sconsolato un altro 2:01.48 (settimo), con i fatidici due minuti che sembrano da tempo alla sua portata. Il sottoscritto (2:03.41, decimo) ed Emilio Marconi (2:02.30, nono) fanno il bello ed il cattivo tempo nelle rispettive serie, non avendo i giusti accrediti per essere in partenza con i migliori. Il crono di Emilio non gli rende giustizia: paga un primo giro decisamente lento. Peccato per Gabriele Spadoni (2:09.16) e Dario Guidi (2:11.20) che mancano di esprimersi al meglio. Missione compiuta da Silvia Dini, decima col nuovo limite di 2:33.38. La precede Diletta Signori, ottimo esordio in 2:30.89. Prima esperienza condivisa da Giacomo Bianchini (2:08.64) e Matteo Rinaldi (2:14.03).
La marcia nel deserto. Con l’afa e il sole a picco, 5 km di marcia diventano un’impresa. Fabio Barattini e Giacomo Francia non ci stanno a fare tutta questa fatica senza un nuovo personale: appena mezzo secondo per il primo (23:17.85, quinto), più consistente per il secondo (25:20.16) anche se rimane il dubbio che sia stato fermato un giro prima. Ci va vicino Sara Perullo (26:38.17) con la quinta piazza, finalmente sui tempi dello scorso anno. Con un finale da fare invidia ad Ingebritsen, Giorgio Favati porta a compimento il rimontone fino al terzo posto (23:03.92). In fondo ci arrivano pure Alex Diella (29:02.97) e Lisa Franceschi (28:51.07). La prova del Trofeo Toscano richiamava in campo anche le categoria giovanili. Capofila trai cadetti è il diligente Giulio Scoli, secondo in 26:05.19 sulla stessa distanza dei grandi; con lui Marco Melis, 28:58.44 per il settimo posto. Tra le ragazze, podio che sfuma per Martina Quartararo che pure segna il PB sui 2 km (11:06.96). E infine, si risolve in appena tre decimi la sfida sui 3 km tra le cadette Gaia Magliani e Matilde Minuti, l’una a 17:06.33 (quinta), l’altra a 17:06.60. Concludo con i 2000 siepi allievi: al calar della sera, quando ormai l’emorragia di pubblico è iniziata da un pezzo, Iulian Gilca completa la sua fatica in 7:30.29. Per l’allievo cecinese è il primo approccio a questa competizione, perciò si spera: trampolino di lancio per inevitabili miglioramenti.
Gianmarco Lazzeri