Policiano, un nome che da sempre evoca gli incubi peggiori nei sogni dei mezzofondisti più “delicati”; ma che stavolta, complici tre giorni di pioggia continua a preparare il terreno, ha colto di sorpresa proprio tutti! E così, come teorizza Massimo Mei (secondo al traguardo) sotto le docce, scopriamo che di fango ne esistono ben due tipi. Il primo già si conosceva: bisogna spingere di forza per venirne fuori. In questo caso sono avvantaggiati gli atleti “muscolari”. Non che questo cross ne fosse privo, anzi! Era la costante di buona parte del percorso. Poi c’è un altro genere di fango, quello che si annidava a tradimento nella parte bassa: un “motaio” molle molle la cui profondità ed estensione andava ben oltre l’immaginazione più distorta. Qui per cavarsela meglio si doveva esser leggeri, zampettare passo dopo passo immersi fin sopra le caviglie. E, infatti, un esile Gabriele Spadoni ci ha cavato fuori la migliore campestre della carriera: 39esimo nonostante la concorrenza assai agguerrita. I più ci hanno lasciato le penne.
È triste rendere conto di un altro passo falso di Alessio Ristori, che dopo la défaillance di Castello qui non riesce nemmeno a portare a termine i sei kilometri in programma. Ancora una volta, la colpa è stata della perdita di una scarpa. Senza un minimo di appoggio su di un piede, impossibile continuare! Anche non considerando lo sfortunato caso di Alessio, è stata una gara a chi cascava di meno. A fine corsa, un tizio completamente ricoperto di fango mi ha raccontato di essere finito a terra in ciascuno dei quattro giri previsti! Anch’io (Gianmarco Lazzeri) sono caduto a metà della seconda tornata. Fortunatamente mi trovavo nella parte alta, e non ho perso poi molto ai fini della classifica generale (nono al termine di una volata convulsa e dal risultato ufficiale controverso). Va peggio a Valentina Spagnoli, che veniva da due vittorie nelle gare precedenti. Ancora al secondo di quattro kilometri se la giocava con la vincitrice Benigni. Poi un capitombolo a pelle di leone nella parte bassa – c’era una buca assai infida, nascosta dal fango, degna del miglior film di Fantozzi! Col morale a terra, Valentina riesce comunque a completare la gara al quarto posto. Sappiamo tutti che vale molto di più.
Fadda, Mei, Placanico, Infante, la Podistica Castelfranchese al gran completo, alle prove generali per il CDS… Va a finire che la Campestre della Befana è stata la più competitiva del Gran Prix maschile! Occasione che Luca Lemmi non si fa sfuggire, nel cogliere il primo bronzo della stagione. Magistrale il modo in cui riesce a difendersi dal ritorno di Placanico nell’ultimo giro. Così, la lotta per il podio finale nel complesso delle cinque gare è ancora aperta e rimandata al definitivo appuntamento di San Bartolo. Anche Manuel Lucioli se l’è cavata discretamente per il suo livello, 33esimo alla sua prima apparizione da promessa. Chi stupisce molto e in positivo è il giovane Dario Guidi. Possibile faticare ai piedi del podio al secondo anno cadetti, e giungervi poi tanto facilmente appena passato tra gli allievi? Ma certo, col fisico di Dario! Sei kilometri così difficili gli si addicono molto più del kilometro e mezzo cui era stato abituato l’anno scorso. Così fa 34esimo subito dietro Manuel. Dal più giovane dei nostri al veterano: Francesco Balestrini si difende come può dalla fatica endemica delle ultime settimane e da un percorso del tutto inadatto alle sue caratteristiche. 48esimo, a lui va il merito di portare sempre allegria nel gruppo.
Assente Giulia Morelli, fa le sue veci da junior Diletta Signori. La bianco verde classe 1998 non sembra proprio alle prima esperienze di gara: interpreta molto bene il suo sforzo facendo suo il 15esimo posto. Finiamo poi con Andrea Mattera, Giorgio Balestri e Simone Esposito nella gara cadetti: un kilometro e mezzo per cui erano stati preparati tre girigogoli da cinquecento metri. Andrea cade in partenza, reagisce da leone e recupera recupera fino al quinto posto. Anche Giorgio è protagonista di una buona progressione che lo fa settimo. Simone è quindicesimo: ha digerito alla bell’e meglio la lunga rimpatriata napoletana nel periodo delle feste!
Gianmarco Lazzeri