Il Memorial Francesco Calderini quest’anno è finale di Gran Prix e campionato toscano juniores. Poche righe per raccontarvi le gesta del sabato dei bianco verdi, che hanno affilato le armi nella gara di casa al Martelli. Contando la carenza endemica di manifestazioni della seconda parte di stagione, non siamo poi andati così male!
Corse: Buselli emoziona sui 100, sfida tutta in casa sul giro di pista al femminile
Si aprono le danze con i 100hs allieve, Dalia Carcea (17.32) corre non una, ma ben due volte scontando i problemi di cronometraggio. Purtroppo la cosa non finirà lì: le bizze del cronometro costringeranno alla ripartenza la prima serie dei 1500 metri, e soprattutto dei 400 metri, posticipata di un’ora e mezzo rispetto alle altre.
Irene Buselli emoziona nei 100 donne, regolati su Mara Gorini col discreto tempo di 12.32 (al netto di 1.2 m/s di vento contro). Ampia schiera bianco verde sulla distanza, con Chanda Bottino che avvicina il personale con 12.69 (quarta), Margherita Guarducci 11ma in 13.20, Margherita del Corona 16ma (13.60), Alessia Magrini 19ma (14.12) e Matilde Baldanzi 20ma (14.71). Il nostro primo uomo ha appena 16 anni… è Matteo Ciulli (11.54), settimo assoluto e primo allievo. Seguono in un fazzoletto Matteo Rinaldi (12.05, 14mo), Lorenzo Messeri (12.19, 19mo), Alessandro Garofoli (12.26, 20mo), e ancora Giulio Meini (12.80, 25mo).
I 400 donne vivono della sfida di casa tra Caterina Bianchini e Sharon Guerrazzi. Caterina ha la meglio ed è l’unica a scendere sotto il minuto (59.56 contro 1:00.19), premiata dalla partenza più coraggiosa. Margherita Guarducci torna in gara sul giro di pista, ed è ottava (1:04.13). Il disagio, come s’è detto, nella gara maschile non ha impedito a Giacomo Bianchini ed Andrea Bacci di confermare il proprio valore con due prestazioni da podio. Dietro il vittorioso Mezzaluna, i due bianco verdi si piazzano in sequenza (50.14 e 50.61), con Giacomo che va a prendersi pure il titolo toscano juniores. Con loro, Tommaso Savoca Corona (54.11).
Il programma del mezzofondo si apre con i 1500 metri. Diletta Signori sfrutta quanto può la situazione iniziale di gruppo compatto, rimasta sola prosegue sul ritmo chiudendo quinta in 5:08.03. Scoppiettante la prima serie degli uomini, con i bianco verdi presenti purtroppo in formazione ridotta e costretti a combattere nelle retrovie. Una nota di merito: conquistiamo tutto il podio allievi, con Simone Esposito (4:18.27, 10mo), Gabriel Carli (4:21.82, 13mo) ed Fabio Mignani (4:28.84, 15mo). Presenti pure Lorenzo Imparato (4:26.11, 14mo) e Gabriele Servolini (4:29.50, 16mo). I 3000 siepi, sofferenti come al solito di scarsa partecipazione, sono stati dominati da Luca Lemmi, che ha voluto onorare la gara scendendo comunque sotto i dieci minuti (9:58.16).
Concorsi: Le conferme di Rinaldi e Mannucci, la beffa di Ilaria Cariello
In testa per cinque turni col 5.70 del primo tentativo, Ilaria Cariello perde nel salto in lungo a vantaggio di Alessia Bylykbashi: lo scherzetto arriva proprio all’ultima occasione disponibile, un 5.76 che ribalta le gerarchie quando i giochi sembravano fatti. Marta Giaele Giovannini fa gara in progressione fino al 5.41 del quinto salto: quinta assoluta e prima delle allieve. Terza di questa classifica di categoria è Giorga Cerretini, un 5.21 che la pone davanti ad Alessandra Pacicca (5.09), l’ultima ad aver conquistato il pass per la finale. 4.48 per Ludovica Raiola.
Al maschile, Andrea Rinaldi infila un unico (ma molto buono) salto sopra i sette metri, misura a cui ormai ha fatto l’abitudine. 7.11 per vincere una gara in cui, al secondo posto, si piazza il giovane compagno Jacopo Quarratesi (6.78), promettentissimo allievo. Poi Davide Spagnoli (6.50), Federico Di Napoli (5.74), e Marzio Signorini (5.47).
Sicuramente la gara più elevata sul piano tecnico è stata quella del disco maschile, con Alessio Mannucci che ha trovato un valido avversario nell’azzurro agli Europei di Berlino, Federico Apolloni. Il nostro segna un discreto 55.28 che lo porta comodo in seconda piazza. Per Ivan Senegaglia, 35.49 e quinta posizione. Al femminile, Valentina d’Agostino si riaffaccia alla disciplina (qualche gara ad inizio stagione) con netti miglioramenti: 24.67, nona.
Il giavellotto uomini vive una sfida tutta in casa per l’assegnazione del titolo toscano juniores. Denis Martiniano si conferma un regolarista scagliando l’attrezzo a 49.55 (ultimo lancio), prendendosi la maglia con tanto di seconda posizione. Lorenzo Russo fa terzo (43.29), praticamente ad un metro dal personale. Nel frattempo, il salto con l’asta al femminile era ai ferri corti, ancora una volta con il duello Francesca Boccia-Letizia Marzenta. Stavolta il successo va a quest’ultima: la fiorentina valica i 3.90, dieci centimetri in più della bianco verde. In gara anche Emma Nosiglia Martinez, ferma a 2.30.
Prove di salto in alto per Fabio Denza, che non si cimentava sulla disciplina dal lontano 2013, quando era cadetto. L’1.80 saltato con tecnica non sopraffina gli vale comunque la quarta posizione, e la prima tra i bianco verdi, con il decatleta Signorini che si deve accontentare della quinta, fermo ad 1.70. Il peso femminile vedeva in gara per i nostri colori la solita Eva Guantini, che fa quarta ribadendo al centimetro la misura (10.50) con la quale ci aveva lasciato ad inizio luglio.
Gianmarco Lazzeri