MEMORIAL TRAINNI, GRAN SALTI DI BOCCIA E CARIELLO

10_05_07_2016Due grandi prestazioni che arrivano in poco più di un’ora. Proprio nei salti, che in onore di Leonardo Trainni sono l’evento clou della serata. La prima a 12_05_07_2016infiammare gli animi è Francesca Boccia: la bianco verde signora dell’asta espugna al secondo tentativo i tanto agognati 3.90. Quattro metri non sono più così lontani: a questa quota esaurisce con tre errori la sua splendida gara. Si scende a 2.80 per trovare la seconda: un’altra delle nostre, l’allieva Rebecca 4_05_07_2016Raiola a eguagliare il proprio PB. Quindi Virginia Rossi (2.70, quarta) e Veronica Domenici, pure lei in miglioramento (2.50). Con tutto che il saccone del “Martelli” in queste settimane è stato a lungo inagibile.
Ci pensa poi Ilaria Cariello a mettere la ciliegina sulla torta. Con la manifestazione ormai agli sgoccioli, parte per la quinta rincorsa del suo salto triplo. La
battuta in pedana è perfetta: non un centimetro regalato. Tre balzi spinti al massimo valgono un magnifico 12.39. Di un solo centimetro, ma è personale. E Ilaria si dimostra più in forma che mai. Più indietro, il 10.44 di Angelica Liut, che da un po’ si trova a rincorrere le misure d’inizio stagione.
8_05_07_2016Dal lungo maschile un altro bel risultato: Andrea Rinaldi non scende più sotto i sette metri, lo conferma con un 7.04. Secondo dietro al piombinese De Luca, ma a lungo in lizza per la vittoria. Manuel Lenzi si aggrappa alla finale per chiudere quindi nono in 6.40, proprio davanti al compagno Michael Mazzantini (6.16). La nostra panoramica sui salti approda alla pedana dell’alto, con Emilio Di Nucci che valica agilmente il metro e sessanta fallendo poi l’1.70 che sarebbe stato personale. Al femminile, una più che mai singolare “tripletta” a quota 1.45: Francesca Bechere, Valentina D’Agostino e 2_05_07_2016Silvia Fiorelli.

3_05_07_2016Da brave multipliste quali sono, D’Agostino e Fiorelli non si sono risparmiate una gara di lanci: entrambe s’impegnano nel getto del peso, rispettivamente con 8.54 e 6.40. Valentina coglie pure la medaglia d’oro; con tre sfidanti e un livello tutt’altro stellare, si tratta comunque di una piccola soddisfazione. E parlando di lanci, è d’obbligo citare il “capitano” Nicola Vizzoni. Dei tre tiri validi (Nicola li annullava se erano sotto i settanta metri) il migliore è l’ultimo, col martello scagliato a 71.12.

5_05_07_2016Degli altri “pezzi da novanta” del settore avevamo solo Alessio Mannucci: nel disco juniores purtroppo non va oltre un 49.05 e la terza posizione. Ma erano molte le bianco verdi a 1_05_07_2016cavarsela piuttosto bene. Come Martina Pellegrini, al migliore stagionale nel martello femminile con un discreto 39.51 (sesta) o Ilaria Sangiacomo, che fa 38.35 con l’attrezzo riservato alle allieve. Sara Menegatti è una martellista ancor più giovane, 21.43 nella gara cadette. Una doppietta targata Atletica Livorno nel giavellotto femminile: Pollyana Gurrieri vince superandosi di parecchi metri fino a un lusinghiero 34.97 – ben quattro i lanci di fila sopra i 34 metri! Letizia Poli segna poi 30.38 conquistandosi l’argento all’esordio nella disciplina.

7_05_07_2016Ed eccoci infine alle corse con lo sparo. Anche se ne parlo soltanto ora, non crediate che in pista non sia successo un granché! Non sono mancati i primati personali. Il più evidente è quello di Emilio Marconi, sul podio dei 400 col primo under-50 della carriera (49.88): quanto basta per scalzarci il “veterano” Alessandro Bacci (50.08); Fabio Denza è 13esimo in 53.40, Marco Pellegrini 26esimo con un costruttivo esordio in 57.76. Miglioramenti che fioccano pure nella gara dell’altro sesso. Sharon Guerrazzi è di poco fuori dal podio, ma con un secondo14_05_07_2016 e passa di progresso: 1:01.45. Sono del club anche Martina Sangiacomo (1:02.74, nona) e Margherita Guarducci (1:02.83, 11esima); 1:05.54 per Silvia Dini (13).

Nella mezza distanza, ad aggiornare le statistiche è Giorgia Bono: 26.06 per una meritata nona posizione. Settima Caterina Bianchini, un 25.86 sugli standard annuali. Quindi tre bianco verdi di fila dall’11esimo posto: guida Irene Buselli, per la seconda volta fermatasi a 26.52 – e il personale è lì a 26.50, fatto anch’esso due volte! Seguono Ilaria Germani (26.55) e Sara Repeti (26.70). Conclude a 29.25 Vittoria Marzana. Passando alla prova maschile, i meriti di età m’ingiungono di cominciare da Roberto Pascoli. 37.19 con tanta fatica nel finale per il più serio dei nostri, che al CDS master di Firenze quasi era riuscito a battere un coetaneo suo avversario (17.43 contro 17.61 sui 100).

6_05_07_2016All’estremo opposto della classifica, secondo posto di Marco Landi dietro l’imprendibile Giacomo Angeli. 22.19 non saranno gran cosa rispetto a quello che ci11_05_07_2016 ha più volte fatto vedere, ma è di gran lunga il miglior tempo dell’anno. Nicholas Tori vince la seconda serie in grande stile portando a casa un quinto posto inatteso: 23.16 il suo tempo. Terzo dei nostri, Matteo Michelotti è ottavo a 23.26, dunque Matteo Rinaldi (23.97, 15esimo), Giacomo Bianchini (24.31), Federico Di Napoli (24.61, PB) e Lorenzo Messeri (24.75). Due “prime volte” sulla distanza, quelle di Edoardo Petrachi (24.79) e dell’allievo Giulio Meini (25.99). 25.20 e 26.63 i tempi di Diby Kouassi e Andrea Warin.

Dulcis in fundo, la sfacchinata dei metri 3000. In quella che a tutti gli effetti è apparsa come l’ultima gara in pista di Federico Meini – fino all’ultimo abbiamo sperato che così non 9_05_07_2016fosse – il capitano del nostro mezzofondo termina settimo col cronometro a 9:18.67. Davanti Luca Lemmi aveva preso la testa della corsa scavandosi un bel margine di sicurezza fin dai primi 13_05_07_2016metri. Vittoria quindi per Lule (8:45.46), tutto solo prima di Massimo Mei, che aveva tentato un vano inseguimento. Io (Gianmarco Lazzeri) riservo molte delle cartucce per il giro finale, il che mi vale agile un posto sul podio (8:55.57) ma non il primato personale, sfumato per mezzo secondo. Dario Guidi “scopre” finalmente la disciplina ed è subito a suo agio: con 9:21.78 (11esimo) avvicina il minimo per i campionati allievi del prossimo anno.

Gianmarco Lazzeri

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