MEZZOFONDISTI A TUTTO GAS

1_29_05_2015
Quattordici kilometri di corsa non sono mai troppi, per i nostri mezzofondisti. Nemmeno se conditi con più cavalcavia ed altre salite tra cui la ben nota Chiocciolina. Il Corriprimavera Laviosa si presentava al suo 36° anno con il percorso classico delle passate edizioni. In mezzo a quasi quattrocento partecipanti, otto le casacche societarie. E durante la gara molte di queste hanno saputo ritagliarsi ruoli da protagonista.

SONY DSCCapofila dei nostri è ancora una volta l’esperto Federico Meini, giunto secondo al traguardo. Una gara accorta condotta per molti kilometri assieme al vincitore Marco Baldini non gli ha comunque permesso di agguantare la vittoria, complice un lieve calo fisico nel tratto finale. Un’altra seconda piazza dunque, dopo quella ottenuta al Vivicittà dello scorso mese.SONY DSC

Ancora Atletica Livorno sul podio e immediatamente sotto. Nelle fasi intermedie della corsa, inseguiva la coppia al comando un duo tutto bianco verde, composto da Gianmarco Lazzeri e Lorenzo Bottazzoli. Lorenzo ha un po’ pagato lo strappo di Monte Rotondo, che vivendo a Cecina non conosceva bene come il compagno di squadra. Gianmarco ha potuto così allungare in solitaria, assicurandosi il terzo posto.

SONY DSC Una partenza cauta ed una bella progressione finale sono il marchio di fabbrica di Alessio Ghezzani. Una strategia, quella di Alessio, lodata nelle numerose gare su strada cui ha preso parte quest’anno, e che gli vale ancora una volta un risultato nella top ten: ottavo assoluto e terzo degli over 40. Alta classifica (21°) anche per Manuel Lucioli, che ancora diciottenne mostra una passione podistica fuori dal comune.4_29_05_2015

Chiudiamo con tre assidui frequentatori della strada. Matteo Citti, Filippo Brambilla e Marie Angelique Mori hanno lottato durante tutta la corsa con gli avversari di competenza: Matteo ha chiuso al 94° posto, Filippo è 131°, e Marie la 39a donna. Ancora si completavano gli ultimi arrivi, che per gli esordienti avevano inizio i Farneti Games: la staffetta dello sport passava così il testimone dalle fatiche dei grandi al gioco dei piccini.

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