Professor Marconi sceglie per i suoi ragazzi l’Emilia Romagna: in Toscana si fatica a trovare uno straccio di gara, così il gruppo mezzofondo ha adocchiato per domenica scorsa una bella manifestazione a Reggio Emilia. Meeting dal livello tecnico non eclatante, ma organizzato egregiamente con la passione ed il trasporto tipici delle gare di quella regione. Joao Bussotti, Luca Lemmi, Alessio Ristori, Gianmarco Lazzeri ed Antonio Zapparata gli atleti della spedizione, quest’ultimo alle prese con gli 800 metri, tutti gli altri schierati al via dei 3000.
Ed è stato Antonio Zapparata il primo biancoverde a calcare la pista del “Camparada” di Reggio al Trofeo Tania Galeotti, sei corsie mosse qua e là da qualche radice, e la scelta apparsa un po’ strana di anticipare l’arrivo una decina di metri prima della fine del rettilineo. Antonio faceva parte della serie dei migliori, e nonostante l’allenamento a pezzi e bocconi degli ultimi mesi si è difeso piuttosto bene: in lizza per scendere sotto i due minuti fino ai 600 metri, quando la carenza di preparazione si è fatta un po’ sentire. Anche senza la volata stratosferica a cui ci ha ormai abituato, arriva infine un settimo posto con un 2:02.25 che preannuncia sicuri miglioramenti nei giorni a venire.
Altro atleta ad aver seguito un programma di allenamenti non proprio ortodosso è Joao Bussotti. Dopo la meravigliosa parabola primaverile culminata nella partecipazione agli Europei promesse di Tallinn ed esauritasi ai Campionati italiani di Torino, ci voleva un bel 3000 per approcciare di nuovo le gare in pista. Più e più volte Joao aveva ripetuto che quell’8:33.20 risalente addirittura al 2011 non gli andava giù: bisognava assolutamente ritoccare il personale. Dopo un primo giro piuttosto lento, riceve in testa l’aiuto di Luca Lemmi, anche lui desideroso di segnare un buon tempo. Il ritmo non è forsennato, ma progredisce giro dopo giro. L’ultima tornata è nel segno di una volata per la vittoria con Alessandro Giacobazzi. In condizioni normali Joao se lo sarebbe mangiato, ma stavolta la sfida è stata più ardua del previsto. Alla fine arriva la vittoria, ma per un solo centesimo; quel che è peggio, il primato personale rimane imbattuto per altri tre.
Dietro la coppia al comando, il terzo gradino del podio era oggetto di una sfida tutta toscana tra Infante, Lemmi e Fadda. I tre arrivavano nell’ordine distanziati da poco più di un secondo: un biancoverde nel sandwich di due rappresentanti dell’Atletica Futura. 8:40.96 il risultato di Luca, tempo discreto per una gara d’esordio. L’exploit della serata è ad opera di Alessio Ristori: quando ha visto il gruppetto dei migliori prendere il largo, non ha esitato a lanciarsi tutto solo all’inseguimento. Il più giovane dei nostri ha dimostrato una notevole maturità nella gestione di gara, mentre che con passo regolare recuperava terreno sul sesto classificato. 8:49.62: ancora personal best, per uno – facciamo fatica a ricordarlo – che due anni fa di questi tempi gioiva per un 9:27.
Ancora sotto i nove minuti, ancora dalle parti del miglior stagionale arriva Gianmarco Lazzeri. Il tempo finale di 8:57.60 riassume una gara piuttosto regolare, fondata sul ritmo più che sull’acuto finale. Sicuramente, un’eredità delle gare su strada cui si è dedicato a cavallo tra luglio e agosto, a spasso per decine di kilometri su percorsi spesso collinari, talvolta accompagnato dai biancoverdi che più di altri condividono la sua passione per il podismo: Federico Meini, Alessio Ghezzani, Manuel Lucioli, Matteo Citti e Filippo Brambilla, e poi i cecinesi Lorenzo Bottazzoli e Francesco Fulceri. Quarto classificato alla Diavolo Run (Borgo a Mozzano) e alla Strafossone (vicino Carrara), terzo alla Marcetta di Ferragosto (Donoratico) preceduto in quell’occasione da Meini, Gianmarco ha poi fatto secondo alla Corsa di San Rocco (Pozzi di Seravezza), che in anni recenti si è fregiata più volte delle vittorie dei gemelli Dini.