Ottimo risultato delle nostre atlete che, a una giornata dalla fine delle qualificazioni per il Campionato Italiano di Società, hanno già migliorato, con 16283 punti, quanto fatto in tutto il 2016. E’ sintomo di una crescita di tutto il movimento che ha perso poche atlete (in pratica una sola) ma ha aggiunto linfa nuova dalle ex cadette che si stanno affermando anche nel settore assoluto.
Esaminiamo quanto fatto dal settore velocità nei due giorni trascorsi tra il Mannucci di Pontedera e l’Asics Stadium di Firenze e già si vede che pur non essendoci stati risultati di altissimo valore, quello medio è sicuramente elevato. Nei 100 la migliore è stata la 22enne Caterina Bianchini (l’anno scorso fuori per infortunio) con 12”70, poi Irene Buselli poco dietro con 12”75 e le neo allieve Margherita Del Corona e Alessia Magrini scese rispettivamente a 13”32 e 13”78 (peccato che per loro il PB non valga per il tifone alle spalle) per finire con la volonterosa Matilde Baldanzi che ha fatto fermare i cronometri a 15”24. Il giorno dopo a Firenze Caterina Bianchini confermava il suo buon momento sui 200 con 25”77 seguita dalle allieve Vittoria Marzana (29”21) e Irene Bini (30”57). Eccellente lo standard delle 400iste con Sharon Guerrazzi che, incurante della bufera di vento, correva in 1’01”04, con Giorgia Bono sempre efficace anche se scontenta in 1’01”33, con Chanda Bottino, relegata in una serie debolissima perché senza accredito, correva praticamente da sola in 1’01”33, con Alessia Milani che per la terza volta in 15 giorni chiudeva intorno ai 62” (esattamente 1’02”47) e poi le nuove Virginia Rossi esordio sulla distanza in 1’07”03 e Chiara Celi (1’11”41). Le allieve, dopo l’exploit di Arezzo, si ripetevano nella 4×100 giungendo alle spalle dell’Atletica 2005 confermando un tempo sotto i 50” (49”64) che, visti i cambi e il tempo atmosferico, può essere certamente abbassato e non di poco.
Il mezzofondo ha visto come protagonista nei 3000 siepi Giulia Morelli che, nonostante una certa insicurezza nell’affrontare gli ostacoli per una che un anno fa era la vice campionessa italiana juniores, correva in completa solitudine la distanza in 11’12”16. Negli 800, dietro una Sharon Guerrazzi che pur cambiando tattica non facendosi trascinare come ad Arezzo ma buttandosi subito nella mischia, ha avuto però lo stesso risultato di 2’17”49 lontano dalle sue aspettative, c’è da segnalare i continui mini passi in avanti di Silvia Dini (2’27”49) e Chiara Carbone (2’37”97). I 1500 sono stati affrontati con la solita grinta dalla ex calciatrice Diletta Signori (5’07”40) e dalle mezzofondiste della scuderia Mottola Alessia Baldi (5’16”96) e Elisa Spazzafumo (5’24”87) atlete che in pista si vedono di rado. Enrica Bottoni, è capitata in un 5000 con poche avversarie e di non elevatissimo livello. Ha vinto la gara ma, delusissima del tempo impiegato (20’05”56), si è rifugiata negli spogliatoi, saltando la premiazione, e affermando di non voler correre più in pista. Ci vorrà ora tutta la diplomazia di Michelotti e Milani per farle cambiare opinione.
I salti sono vissuti sulle superbe prestazioni della capitana Ilaria Cariello: prima un 12,03 nel triplo che, anche se ventoso, vale tanto, e poi un podio anche nel lungo con 5,76 nel suo unico salto con vento contrario. Proseguendo nei salti in estensione un 5,25 di Alessandra Demi Pacicca, 5,05 di Valentina Arcamoni e 4,77 di una acciaccata Giulia Favoriti. Nell’asta, poco seguita dal pubblico perché relegata nel punto più lontano dalla zona d’arrivo delle corse, vittoria per Federica Boccia con 3,60 e buona prestazione di Virginia Rossi che per la quarta volta nella sua carriera salta 2,90 a 5 cm. dal suo personale indoor. 2,40 invece per Veronica Domenici. Poca brillantezza per le saltatrici in alto con 1,45 per Francesca Bechere, 1,40 per Chiara Brugnoni e tre nulli alla misura d’ingresso di Melissa Becherini.
Natalia Novi si è arrabbiata, ma senza sbraitare, con un giudice di caduta distratto che le toglieva almeno un metro a un suo lancio e subito dopo lo ripeteva avendo la non piccola soddisfazione di stabilire il suo nuovo PB con 51,14 e la vittoria nel martello. L’obiettivo di Ilaria Sangiacomo era più modesto, appaiare nelle classifiche sociali la sua allenatrice Cristina Sanfilippo; si è migliorata a 37,25 ma mancano ancora alcune decine di cm. al superamento. Un personal best è venuto anche da Letizia Poli nel non consueto per lei lancio del giavellotto (30,92) mettendosi dietro la più titolata compagna Valentina D’Agostino (28,83).
Misure inferiori alle attese nel peso per Eva Guantini (9,28) e soprattutto per Giulia Grossi nel disco (22,02).
Eva Guantini, nonostante il vento contrario oltre i 2 m/s, rosicchiava qualche centesimo al suo miglior tempo stagionale (16”14). Gara in solitudine la mattina per le marciatrici che, sui 5 km., hanno fatto fermare i cronometri a 27’14”00 Sara Perullo e 29’30”54 Lisa Franceschi.