Dopo l’inaugurazione della pista in occasione della fase regionale dei CDS, si è tornati a gareggiare al Campo Scuola di Massa. La pista, le pedane, la tribuna coperta sono ottime ma si sono visti alcuni di quei problemi che attanagliano l’atletica toscana. Risolvibile è quello dell’organizzazione della struttura societaria locale poggiata su 2/3 personaggi che non possono far tutto se non adeguatamente aiutati almeno dai giovani della società massese, un po’ meno quello dei giudici regionali troppo pochi per gestire nel miglior modo possibile tre grosse manifestazioni regionali in due giorni in località come Firenze, Pistoia e Massa. Comunque, con tanta fatica si è arrivati a concludere la giornata di gare massesi.
Oltre un paio di gare giovanili sui 300 ostacoli e i 600 si è andati ad iniziare contemporaneamente nell’asta e nel salto in lungo. Il salto con l’asta, abbastanza complesso nel suo svolgimento, è iniziato con il nostro neo allievo Davide Garzelli che ha tentato il primato personale a m. 3,30 ma si è dovuto accontentare di m. 3,00 essendo l’unico ad iniziare a quelle misure ed avendo solo un minuto tra un tentativo e l’altro. Sono entrati poi in gara Federico Di Napoli e Francesco Peroni a 3,60 superati alla prima prova da Federico e alla terza da Francesco. Federico si prendeva poi un bello spavento rompendo l’asta personale a 3,80 e la sua gara, come quella del compagno di squadra, finiva li. Jacopo Naele Fiorini entrava 3,95 superato al secondo tentativo, proseguiva a 4,10 fatto alla prima e 4,25 fatto alla seconda. Alla misura di 4,35 il pasticcio della giuria che non ha concesso ai due atleti ancora in gara e perfettamente appaiati nella classifica un quarto salto per decidere il vincitore. Sia Jacopo Naele che il piombinese Gabbricci saliranno sul primo gradino del podio come vincitori della gara.
Lunghissimo anche il salto in lungo maschile nonostante un numero abbastanza limitato di gareggianti. Gara disturbata dal vento e lo dimostra anche la difficoltà nelle rincorse di Manaseb Scotto che riusciva ad entrare tra gli otto finalisti con 5,82 ma gli ultimi tre salti della finale erano o modesti o nulli tanto da classificarsi al settimo posto.
Ben otto le serie dei 100 e qui si è avuta la miglior prestazione di un bianco verde. Marco Orsellini ha vagato per tutto il nord Italia alla ricerca del suo primo tempo sotto gli 11 secondi e questa volta c’è riuscito a pochi km. da casa sua. Correndo, finalmente in sesta (gli toccava quasi sempre la prima corsia) poteva spingere guardando solo a sinistra e una volta visto il 10”94 è rimasto in trepidante attesa dell’indicazione del vento. Sentito che era +1,1m/s poteva finalmente gioire per l’agognato miglioramento. Era 19esimo nelle graduatorie sociali all time e diventa in un sol colpo 13esimo piazzandosi tra Stefano Conti 10”93 ed il trio Patrizio Serru, Fabrizio Mori e Daniele Colombo accreditati di 10”95. Proprio Daniele, che correva nella stessa serie, arrivava staccato ma reclamava la cattiva tenuta di un blocco alla partenza. La giuria gli concedeva di ripetere la gara ma il momento magico era passato, vincendo la serie ma solo con 11”32.
Ben quattro le donne bianco verdi nella gara di sprint. Non aveva un accredito sulla distanza Lara Biagi, non avendo mai disputato la gara quest’anno (per la verità l’ha corsa solo due volte nella sua carriera, una nel 2020 e una nel 2021). Vincerà la quarta serie e salirà sul podio come terza assoluta in 12”64. Prima di lei abbiamo visto una buona Benedetta Quarratesi giunta a soli due centesimi dal suo personale con 12”84 e soprattutto Margherita Del Corona che, per la prima volta nella sua carriera, scenderà sotto i 13”secondi facendo fermare i crono in un buon 12”94. Se farà vita da atleta si potrà togliere tante soddisfazioni nella distanza. Non male anche Matilde Baldanzi, ormai avviata all’insegnamento dei piccoli, capace di 14”47.
I velocisti di Agostino Cortopassi si erano già messi in buona luce con Orsellini e si aspettava con attenzione la gara dei 400. Giacomo Bianchini non è ancora quello di qualche anno fa, ma sta lentamente risalendo gratificato dal primo sotto 50”, esattamente 49”74, fatto nella gara massese sfiorando anche il podio. Con il campo di Pietrasanta di nuovo a disposizione per gli allenamenti si augura di ritornare quello del 2020. Nella gara femminile Alessia Milani ambiva a proseguire nei progressi dimostrati recentemente ma la corsia esterna non lo ha favorito. Partita senza punti di riferimento ha avuto problemi iniziali e quando è arrivata sul rettilineo ha visto le altre troppo lontane e ha un po’ mollato. Peccato perché ha corso 1’02”59 e il suo personale e li ad un solo secondo.
La giuria dell’asta, finita la gara si è spostata su quella del giavellotto e qui si è vista la terza vittoria di un bianco verde. L’atleta di Mario Poropat Mario Iengo che, trasferitosi a Pisa, ha più occasioni di venire al campo scuola di Livorno a farsi vedere, inizia non benissimo con 43,77, prosegue sulla stessa falsariga con 41,29 – 43,32 (due volte) per poi, finalmente, allungare a 45,15 e al definitivo 47,82 che gli darà il successo.
Nella pedana del salto in alto le nostre tre bianco verdi, viste le avversarie, sanno di disputarsi tra loro il terzo gradino del podio. La spunterà la più giovane, la sedicenne Aurora Sarti che, sollecitata da Andrea Lemmi, dopo aver visto i sorci verdi alla misura d’ingresso di 1,50, sarà bronzo con 1,55. Le due specialiste di prove multiple, allenate da Fabio Canaccini, la seguiranno entrambe con 1,50.
Coraggiosa gara di testa dell’allievo di Saverio Marconi Antonio Del Vecchio, appena rientrato da una settimana di vacanza in Irlanda. Evidentemente aveva bisogno di una sosta perché non sembrava l’atleta visto in semi-notturna a Pistoia. Ha guidato la gara sempre lui con passaggi interessanti, anche se non comunicati ufficialmente dalla giuria, e ha ceduto solo negli ultimi metri al fiorentino Novi. Ha ritoccato anche il suo personale con 4’12”41 (prec. 4’13”87) e non è cosa di poco conto.
Chiude la giornata bianco verde l’atleta della Volponi Melissa Bastiani che ripeteva a distanza di una settimana la gara di salto triplo già fatta a Prato. La il vento aveva disturbato non poco e anche qui non era certo assente. Sarà quarta con questa successione di salti: 9,44 – 10,00 – X – 9,73 – X – 9,50. E’ sicuramente la più attiva e presente e merita rispetto.
B.G.